Il Consiglio dei Ministri, ha approvato nella tarda serata di ieri, martedì 15 ottobre, il decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia fiscale, un decreto con misure per la “deburocratizzazione”, la tutela della salute, le politiche attive del lavoro e altre esigenze indifferibili e la legge di Bilancio 2019. Testi che potranno subire modifiche durante i vari passaggi parlamentari e che, per quanto riguarda Decreto Fiscale e Legge di Bilancio dovranno essere approvati entro il 31 dicembre 2018.
Queste le norme che posso interessare il settore dentale.
Flat Tax
Viene introdotta come estensione dell’attuale regime forfettario portando il massimo dei ricavi, per ottenere il 15% della tassazione, a 65 mila euro annui. Dal 2020 questa cifra dovrebbe aumentare a 100 mila. Se verrà confermata come modifica al regime forfettario (confermandone le attuali regole) non potranno usufruire gli autonomi che sono, anche, soci in società di persone o studi associati. Rimarrebbe anche confermata la tassazione al 5% per 5 anni per le nuove attività.
Saltano invece le agevolazioni per le imprese introdotte dai governi precedenti. La manovra abolisce l’Ace, ovvero l’aiuto alla crescita economica che era stato introdotto nel 2010 per poter far dedurre dall’imponibile parte dell’incremento di capitale proprio dell’impresa. Cancellata anche l’Iri, l’imposta sul reddito d’impresa per autonomi e per società di persone che prevedeva una aliquota fissa al 24% che doveva entrare in vigore nel 2019.
Entra invece nella Legge di bilancio l’Ires scontata dal 24% al 15% per la spesa effettuata dalle imprese in assunzioni e beni strumentali, ma solo se incrementale rispetto ai costi sostenuti nel 2018. Aliquota del 20% invece per chi introduce processi produttivi che hanno un basso impatto sull’ambiente.
Stando alle anticipazioni, non sarebbe più prorogato il superammortamento fiscale del 130% per gli investimenti effettuati fino 31 dicembre 2018 mentre verrebbe confermato l’iperammortamento di Impresa 4.0, quello sui beni digitali certificati con aliquota ridotte rispetto all’attuale 280%.
Fatturazione elettronica
Viene confermata la data del 1 gennaio 2019 per l’entrata in vigore anche se nei primi mesi saranno concesse sanzioni ridotte o nulle per eventuali ritardi. Dovrebbero essere invece esentati i contribuenti che aderiscono la regime forfettario, quindi anche gli interessati dalla Flat Tax.
Confermato anche l'obbligo di pagare la benzina con carta di credito o strumenti tracciabili per chi volesse dedurre i costi dell'auto.
Photocredit: Governo.it
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