HOME - Approfondimenti
 
 
28 Giugno 2019

Con sanità integrativa rischio privatizzazione della sanità. I dati Gimbe e la preoccupazione FNOMCeO


L'espansione incontrollata del cosiddetto "secondo pilastro" rientra tra le determinanti della crisi di sostenibilità del Ssn. Lo evidenzia in una nota Fondazione Gimbe ribadendo quanto confermato nel Rapporto GIMBE sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.

“In un momento di gravissima difficoltà della sanità pubblica - afferma Nino Cartabellotta (nella foto) Presidente della Fondazione Gimbe - pesantemente segnata dalla carenza e dalla demotivazione del personale, non è accettabile che le agevolazioni fiscali destinate a fondi integrativi e welfare aziendale favoriscano la privatizzazione del Ssn. I dati documentano infatti che siamo di fronte alla progressiva espansione di un servizio sanitario "parallelo" che sottrae denaro pubblico per alimentare anche profitti privati, senza alcuna connotazione di reale "integrazione" rispetto a quanto già offerto dai livelli essenziali di assistenza”. Ma al di là della tipologia di prestazioni offerte, chi paga oggi la sanità integrativa, continuamente sbandierata come win-win solution e proposta come àncora di salvataggio per il SSN? si chiede la nota Gimbe.

“Finalmente da quest'anno - spiega il Presidente - sono disponibili i dati ufficiali dell'Anagrafe dei Fondi Sanitari Integrativi mantenuta dal Ministero della Salute e soprattutto gli importi relativi alle detrazioni e deduzioni di imposta presentati dall'Agenzia delle Entrate nel corso di un'audizione parlamentare e ripresi dal Rapporto della Corte dei Conti 2019 sul coordinamento della finanza pubblica”.  Le analisi effettuate dalla Fondazione GIMBE su varie fonti documentano per l'anno 2017:

  • 322 fondi sanitari integrativi attestati dal Ministero della Salute·      10.616.847 di iscritti ai fondi di cui il 73% lavoratori, il 22,3% familiari e il 4,7% pensionati;
  • 85% dei fondi sanitari riassicurati e/o gestiti da compagnie assicurative;
  • 40% dei contributi versati erosi da costi amministrativi, oneri di riassicurazione e utili delle assicurazioni;
  • € 2.329 milioni le risorse utilizzate per rimborsare prestazioni agli iscritti;
  • 32% la percentuale di risorse destinate a prestazioni integrative quali odontoiatria e long term care;
  • € 11.164 milioni l'ammontare dei contributi versati ai fondi portati in deduzione da persone fisiche per una spesa fiscale complessiva di € 3.361 milioni, considerando un'aliquota IRPEF media del 30%;
  • € 2.053 milioni l'ammontare dei contributi versati da datori di lavoro/società di capitali, per una spesa fiscale complessiva di € 493 milioni, considerando l'aliquota IRES del 24%;


Ai 3.854 milioni di euro di spesa fiscale per fondi sanitari bisogna aggiungere il mancato gettito fiscale per i premi di risultato previsti dal welfare aziendale. Su questo, in assenza di dati ufficiali dall'Agenzia delle Entrate, la Fondazione GIMBE ha stimato per il 2017 un importo di circa € 311 milioni sulla base dei seguenti dati:

  • 2.038.647 lavoratori hanno percepito premi di risultato;
  • € 1.270 stima del premio di risultato individuale medio;
  • 40% dei servizi di welfare aziendale riguardano forme di sanità integrativa;
  • € 1.036 milioni il totale dei premi di risultato, per una spesa fiscale complessiva di € 311 milioni, considerando un'aliquota IRPEF media del 30%.

Le analisi della Fondazione GIMBE confermano che una normativa frammentata e incompleta ha favorito l'involuzione dei fondi sanitari ri-assicurati in strumento di privatizzazione del SSN in quanto: 

  • I contributi versati ai fondi sanitari integrativi iscritti all'anagrafe del Ministero della Salute sono deducibili, da parte dell'iscritto e/o dell'impresa, sino a € 3.615,20.
  • Per l'iscrizione all'anagrafe ministeriale il fondo deve solo autocertificare che "impegna" almeno il 20% delle risorse in prestazioni extra-LEA, ovvero sino all'80% delle risorse possono essere destinate a prestazioni già offerte dal SSN pur mantenendo le agevolazioni fiscali.
  • Le compagnie assicurative, oltre a riassicurare i fondi, svolgono sempre più il ruolo di gestori "propositivi": offrono una rete capillare di erogatori privati accreditati e propongono "pacchetti" di prestazioni che alimentano il consumismo sanitario, facendo leva sulle inefficienze del SSN (tempi di attesa) e su un concetto distorto di prevenzione (più esami = più salute).
  • Le imprese stipulano polizze collettive con le compagnie assicurative che selezionano un fondo sanitario iscritto all'anagrafe; il fondo, dal canto suo, assume la gestione del contratto ai fini fiscali e contributivi e riversa alla compagnia assicurativa i contributi dei dipendenti sotto forma di premio.
  • La normativa sul welfare aziendale ha ridotto ulteriormente il gettito fiscale con il benestare dei sindacati che hanno barattato una quota di salario e TFR con agevolazioni minime per i lavoratori. 

“Alla Commissione Affari Sociali della Camera - spiega Cartabellotta - va riconosciuto il merito di aver riportato al centro del dibattito politico il ruolo dei fondi sanitari con l'avvio dell'indagine parlamentare. Tuttavia, con il Decreto crescita il Governo del Cambiamento ha riconosciuto la natura non commerciale dei fondi sanitari nonostante oltre 4/5 dei fondi sanitari siano gestiti da compagnie assicurative, permettendo così alle agevolazioni fiscali concesse ad enti non commerciali di alimentare i profitti di imprese commerciali”.

“Come organizzazione indipendente impegnata da anni nella tutela di un servizio sanitario pubblico, equo e universalistico - conclude il Presidente - abbiamo il dovere morale di informare politica, sindacati, professionisti sanitari, lavoratori e cittadini che, a legislazione vigente, fondi sanitari integrativi e welfare aziendale costituiscono un sofisticato strumento di privatizzazione che erode sempre più risorse alla finanza pubblica, le redistribuisce in maniera iniqua, aumenta la spesa sanitaria totale senza ridurre quella delle famiglie ed alimenta il consumismo sanitario aumentando i rischi per la salute delle persone legati a fenomeni di sovra-diagnosi e sovra-trattamento”. 


La posizione di FNOMCeO 

“Oggi, in un momento di crisi economica duratura, con un servizio sanitario definanziato, con carenze importanti di personale, non ci si può permettere di utilizzare risorse pubbliche per servizi che non siano realmente essenziali e anzi siano potenzialmente forieri di disuguaglianze tra la popolazione”. Questo il commento del presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri Filippo Anelli in merito alle stime fornite dalla Fondazione Gimbe sulle agevolazioni fiscali per la sanità integrativa e il welfare aziendale, agevolazioni che ammonterebbero a 4 miliardi di euro.  Nella nota dell'Ordine viene inoltre sottolineato come l'articolo 14 del Decreto crescita, relativo agli enti associativi assistenziali, riconosca ai fondi integrativi sanitari una natura non commerciale, e come nel Patto Salute sia previsto un incremento dell'erogazione di prestazioni integrative, seppur con clausole di salvaguardia.

“Invitiamo il Governo e il Parlamento a riesaminare la questione - prosegue il numero uno FNOMCeO - valutando l'appropriatezza delle prestazioni erogate e riconvertendo quelle risorse a favore del Servizio Sanitario Nazionale, adeguando i contratti di lavoro e aumentando il numero di medici e personale sanitario, la cui carenza oggi è la causa principale delle lunghe liste di attesa”. 

Articoli correlati

Ricerca UniSalute: tra le preoccupazioni degli italiani i costi delle cure dentistiche. Un terzo di chi acquisterebbe una polizza sanitaria chiede che contemplino anche le cure odontoiatriche


Il dott. Usoni si è fatto i calcoli di quanto costa trattare un paziente proveniente da un fondo. Calcoli alla mano lui, sembra, non starci dentro. Questo il suo racconto 


Sotto di tutti i limiti di un sistema che va profondamente riformato e che non ha trovato l’attenzione della Politica. I perché del dott. Damilano


In attesa di capire se e come l’Antitrust si interesserà dell’esposto promosso da ANOMeC, l’iniziativa ha già raggiunto un primo obiettivo: coinvolgere i media. Almeno il Data Room di Milena...

di Norberto Maccagno


La fotografia della sanità integrativa per le cure odontoiatriche attraverso i numeri e le criticità per pazienti e dentisti e la proposta di spostare i 4 miliardi di defiscalizzazione per...


Nel dibattito politico estivo, la sanità pubblica ed i problemi del nostro Servizio Sanitario Nazionale hanno occupato in più occasioni le pagine dei maggiori quotidiani nazionali (Corriere,...

di Norberto Maccagno


Il sindacato degli specialisti ambulatoriali UILFPL SAI scrive al presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità per chiedere interventi e denuncia: “l’odontoiatria sociale è allo sbando”


Una domanda di servizio odontoiatrico domiciliare esisterebbe, dice il prof. Gagliani che aggiunge: basterebbe un piccolo programma fatto seriamente e una nuova odontoiatria “accessibile” 

di Massimo Gagliani


Tra i temi toccati nella video intervista quello delle specialità odontoiatriche, della medicina estetica con le questioni che dovranno essere chiarite a cominciare dalla formazione e dalla tutela...


Con il dott. Attanasi (SUMAI) abbiamo cercato di capire le possibilità per gli odontoiatri di lavorare negli ambulatori pubblici e come poterlo fare


ECM che dovrà formare i sanitari anche sulle nuove competenze necessarie ad utilizzare le nuove tecnologie che stanno affacciandosi in sanità


Alcune anticipazioni di Roberto Monaco (COGeAps), intanto la Commissione ECM non si riunisce da oltre un anno


Altri Articoli

Le tempistiche e le indicazioni per presentare domanda per essere iscritto nell’elenco presso i Tribunali. Ma chi è il CTU e quali le sue funzioni ed i suoi compiti?


Lo prevede il Decreto PNRR. L’assunzione sarà a discrezione delle Aziende e per fini didattici. Il contratto potrà essere prorogato fino alla acquisizione del titolo


8 relatori di fama internazionale, 8 moduli videoregistrati per un totale di 16 ore formative per valutare le varie scelte di come approcciare un caso mono e pluri-disciplinare in un corso unico di...


Sovente, direi sempre, le lotte sindacali contro le norme che impongono nuovi adempimenti si concentrano sulla burocrazia, sulle responsabilità, sull’opportunità, quasi mai sulle sanzioni. Forse...

di Norberto Maccagno


Sfogliando l’innovativo e importante strumento è possibile conoscere la gamma di prodotti offerta, ma anche approfondire gli aspetti clinici grazie alla presentazione di casi e...


Dall’evento SEPA le raccomandazioni sul ruolo di alcuni collutori nell'igiene orale, e nel trattamento della gengivite e nella prevenzione della parodontite


Cronaca     12 Aprile 2024

Abusivo scoperto a Ferrara

Finanza denuncia odontotecnico che curava pazienti in uno studio medico. Avviate le indagini per verificare gli eventuali reati fiscali


Un approfondimento EFP evidenza perchè i più recenti purificatori d’aria interni dotati di filtri HEPA dovrebbero essere installati in studi dentistici, ed ambienti sanitari...


Rimborsi in arrivo, scadenze e altri avvisi personalizzati. L’Agenzia comunica con i cittadini anche sull’App IO


10 ore di aggiornato valido per l’assolvimento dell’obbligo annuale. Update circa la gestione delle attrezzature ed i macchinari presenti in uno studio odontoiatrico


Accompagnamento assistenziale odontoiatrico alla mamma per il periodo di gestazione e al bambino fino ad età scolare e oltre


Corso FAD EDRA da 5 moduli ECM per un totale di 25 ore formative, coordinatore scientifico il prof. Giovanni Maria Gaeta


Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di ASO a tempo indeterminato. Le domande dovranno essere inviate entro il 5 maggio 2024


Le due Associazioni hanno promosso un webinar informativo con la senatrice Erika Stefani sulla legge sull’equo compenso evidenziando la necessità che l’attuale legge sia estesa anche ai rapporti...


 
 
 
 

Il Podcast
dell'Innovazione
Odontoiatrica

TUTTI GLI EPISODI
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 

Corsi ECM

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

La lezione di storia dell’odontoiatria del prof. Guastamacchia

 
 
 
 
chiudi