Per gli odontotecnici l’unico che può fabbricare la protesi è il laboratorio, per i dentisti quanto realizzato in studio non è un dispositivo protesico
Un recente editoriale pubblicato sulla rivista spagnola Capital Dental a firma del Protésicos Dentales de la Comunidad de Madrid, afferma che l’odontotecnico è l’unico legalmente autorizzato e formato per la progettazione, la preparazione, la fabbricazione e riparazione di protesi dentarie.
La presa di posizione, si legge, arriva a causa dell’aumento all’interno degli studi odontoiatrici dell’utilizzo di sistemi Cad-Cam per la realizzazione di dispositivi protesici. “Il fatto che i dentisti eseguano lavorazioni di competenza esclusiva degli odontotecnici è un attacco alle legittime e giuste attribuzioni professionali degli stessi odontotecnici in termini di progettazione e fabbricazione, mentre i dentisti dovrebbero solo prescrivere le protesi ma non progettarle e fabbricarle”, scrive l’Associazione degli odontotecnici spagnoli.
A stretto giro di “stampa” risponde il presidente del Consejo General de Dentistas che ricorda che L’Agencia Española de Medicamentos y Productos Sanitarios (AEMPS) approva l'uso dei sistemi CAD-CAM da parte dei dentisti negli studi.
“Il comitato di ispezione tecnica dell'Agenzia stessa ha indicato che i dentisti, nell’abito della loro attività di prevenzione, diagnosi e trattamento di anomalie e malattie di bocca e denti possano eseguire un restauro diretto nella cavità dentale attraverso il sistema CAD-CAM) ”. Sempre l’Ordine spagnolo ricorda come una sentenza del Contencioso-administrativo del Tribunal Superior de Justicia de Madrid (TSJM) nel 2018 abbia accolto l'appello presentato da un Centro odontoiatrico che era stato chiuso per l'utilizzo di un sistema CAD-CAM senza autorizzazione amministrativa da laboratorio. Per il TSJM non ci sarebbe stato alcuna vera attività di produzione di dispositivi medici ma solo un adattamento meccanizzato di materiali fabbricati in serie, vale a dire, spiegano, precedentemente preparati e non progettati per il paziente. Secondo la sentenza, questi dispositivi che vengono indicati come “pezzi provvisori” fabbricati con i fresatori da studio, non sarebbero "dispositivi medici su misura” ai sensi della direttiva sui dispositivi medici spagnola.Inoltre, continua l’Ordine Spagnolo, sulla base del Real Decreto 1/2015, del 24 luglio: “Il posizionamento o la consegna di prodotti sanitari su misura da parte di un medico, nell'esercizio delle sue funzioni professionali, non è considerato come una commercializzazione, vendita, distribuzione, fornitura o immissione sul mercato degli stessi, ai fini degli articoli 4.1 e 111”. Di conseguenza, i dentisti non commercializzano o rivendono prodotti sanitari, ma invece li mettono in servizio.
A rendere ancora più evidente questo, sottolinea il Consejo General de Dentistas è il nuovo Regolamento europeo sui prodotti sanitari che entrerà in vigore anche in Italia nel maggio 2020, che nel suo articolo 5.4 afferma: "I prodotti fabbricati e utilizzati nei centri sanitari saranno considerati messi in servizio".Per il presidente dell’Ordine spagnolo “i dentisti sanno perfettamente quali sono i nostri poteri e competenze. Le professioni si stanno evolvendo grazie alle nuove tecnologie al fine di migliorare il servizio ai pazienti, cosa che dovrebbe essere assunta dall’Associazione degli odontotecnici”.
Una lettura delle norme che per gli odontotecnici spagnoli è di parte supportata delle autorità sanitarie, in quanto in realtà i dentisti stanno implementando sempre più sistemi CAD-CAM per la fabbricazione di protesi dentali con false argomentazioni come ad esempio sostenendo che non si tratta di una produzione di protesi dentarie, ma di un restauro diretto. Tuttavia, sostengono gli odontotecnici, “tutti sanno che i sistemi CAD-CAM non consentono di realizzare restauri diretti”.
Peraltro anche la lettura della stessa normativa è differente tra le due professioni, infatti a differenza dell’Ordine spagnolo, gli odontotecnici evidenziano come il fatto che sia l'odontotecnico a sviluppare le funzioni di fabbricante, e non il dentista, sia una tutela per il paziente utilizzatore delle protesi dentarie, garantendo il principio di indipendenza sancito dall'articolo 4.1 della Royal Decreto 1/2015, del 24 luglio.
Questo principio, sostengono, “garantisce che il dentista non possa avere interessi diretti derivati dalla fabbricazione e dalla commercializzazione di protesi dentarie, quindi prescriverà ai suoi pazienti il miglior trattamento possibile a seconda delle circostanze”.
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