I liberi professionisti devono indicare il reddito annuo conseguito nel 2019. Le Società devono versare lo 0,5% del fatturato, oltre 4milioni di euro quanto versato lo scorso anno
L’Ente previdenziale di medici e dentisti chiama, ed entro il 30 settembre gli iscritti alla Quota B, ma anche le società odontoiatriche, dovranno rispondere. Se la scadenza è la stessa gli adempimenti sono diversi ma altrettanto importanti.
Società odontoiatriche
Per il secondo anno, le Società odontoiatriche devono versare lo 0,5% del fatturato ad ENPAM alla gestione Quota “B” come previsto dal l'art. 1, comma 442, della legge di bilancio 2018.
Le società tenute a versare il contributo, secondo l’interpretazione di ENPAM fornita lo scorso anno, sono “le società in qualunque forma costituite e, pertanto, le società di persone (società semplici, società in nome collettivo, società in accomandita semplice), quelle di capitali (società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata), nonché le società cooperative e mutue assicuratrici. Sono escluse le StP e gli studi associati.
Per quanto riguarda il fatturato da considerare, sul quale calcolare lo 0,5% da versare, questo dovrà essere quello riferito al 2019 per le sole prestazioni odontoiatriche di cui all'art. 2 della legge n. 409/1985. (a questo link un nostro approfondimento normativo)
Secondo quanto riferito ad Odontoiatria33 da ENPAM, al 31 dicembre 2019 hanno versato il contributo 2.420 società per un totale di 4.672.736 euro.
Difficile capire con precisione quale sia il numero delle società interessate dall’obbligo contributivo, stando alla ricerca di Odontoiatria33 presso le Camere di Commercio le società attive iscritte con il codice ATECO 86.23 erano a giugno 2020 5.882 di cui poco meno di 600 StP.
L’Agenzia delle Entrate, nel rapporto sugli studi di settore degli studi odontoiatrici, al 31 dicembre 2019 (redditi 2018), indica in 2.745 le società di capitale attive.
Per effettuare il versamento la Società deve entrare nell’area riservata del sito ENPAM (se già registrati) ed effettuare la dichiarazione per ottenere gli estremi per effettuare il pagamento. E’ possibile, in alternativa, scaricare un modulo da inviare ad EMPAM, a questo link informazioni e modulistica. Nelle scorse settimane ENPAM ha inviato alle società censite una informativa ricordando la scadenza e le modalità per effettuare il versamento.
Per le società che verseranno oltre la scadenza (30 settembre) saranno soggette alle sanzioni previste in base all’articolo 116, commi 8 e seguenti della legge n. 388 del 23 dicembre 2000: ovvero (il calcolo è un po’ più complicato) il 5% annuo dell’importo dovuto ma non oltre il 40% totale.
Il contributo, aveva spiegato ad Odontoaitria33 il Vice presidente ENPAM Giampiero Malagnino viene destinato per finanziare le spese del Fondo dei liberi professionisti portando un risparmio ai singoli contribuenti.
Professionisti e dichiarazione reddito 2019
Per via della pandemia, la scadenza che solitamente era prevista per il 31 luglio è stata posticipata al 30 settembre. Entro questa data i liberi professionisti iscritti al fondo Quota “B” dovranno compilare il modello “D” indicando il reddito prodotto nel 2019 da lavoro professionale.
Per chi non effettua l’invio entro la scadenza indicata scatta una sanzione di 120 euro.
In attesa dell’approvazione definitiva, ed il conseguente rimborso delle ritenute versate agli iscritti, AIO ed ANDI plaudono la decisone del Parlamento
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