In attesa di indicazioni governative e ministeriali, l’Ente di previdenza di medici ed odontoiatri ipotizza gli interventi possibili e anticipa le azioni che metterà in campo
L’unica certezza, per ora, sembra essere che lo Stato si farà carico dei contributi previdenziali dovuti dai liberi professionisti, anche di quelli che versano alle Casse private, che hanno subìto un calo del fatturato del 33% con un reddito dichiarato nel 2019 inferiore ai 50 mila euro.Per capirne importi e modalità per ottenerli, si dovrà aspettare decreti attuativi e circolari esplicative.
Necessità di chiarimenti confermata anche da ENPAM che in una nota pubblicata sul sito dell’Ente di previdenza di medici e dentisti, cerca di mettere in “ordine le certezze” e le azioni che già si possono attivare.Per quanto riguarda gli importi, ENPAM conferma che, per ora, “la legge non dice esplicitamente quale sarà l’importo massimo a carico dello Stato, però lo stanziamento (che è di 2,5 miliardi di euro per tutti i lavoratori autonomi italiani) è stato calcolato ipotizzando uno sconto di 3mila euro per ciascun libero professionista”.“Non è chiaro -viene spiegato- se l’esonero potrà essere totale o parziale. Cioè, se devo pagare all’ENPAM 3mila euro, se ne farà carico integralmente lo Stato? Oppure dovrò comunque pagarne una parte?”.
Per avere risposte si dovrà attendere un Decreto attuativo.
Per queste risposte occorrerà aspettare un Decreto attuativo. Anche su quali contributi saranno “pagati” dallo Stato non è ancora chiaro e serviranno indicazioni governative.ENPAM evidenza che “nella legge di bilancio 2021 è scritto che la misura è stata fatta per ridurre gli effetti negativi causati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 sul reddito dei lavoratori autonomi e dei professionisti e di favorire la ripresa della loro attività”.
Quindi, ipotizza ENPAM, "il beneficio potrebbe riguardare i contributi (Quota A, Quota B e sperabilmente il contributo di maternità) dovuti nel 2021".
In attesa dei chiarimenti, ENPAM informa che l’Ente “si sta organizzando per individuare i beneficiari, in modo da non spedire nemmeno eventuali bollettini a chi avrà il diritto di non pagarli”.
“Nelle prossime settimane –continua la nota- l’Ente metterà online un questionario per permettere ai medici e agli odontoiatri di dichiarare, all’interno della propria area riservata, se hanno i requisiti previsti (reddito complessivo 2019 non superiore a 50 mila euro e calo di fatturato di un terzo nel 2020)”.
In attesa del Decreto con modalità operative, l’ENPAM ha dato il via libera alla procedura online per individuare i medici e gli odontoiatri potenzialmente beneficiari dell’esonero
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