I restauri dentali tendono ad avere durata limitata e nello specifico i restauri in composito, prevalentemente per la contrazione da polimerizzazione, subiscono col tempo microperdite con la conseguente comparsa di carie secondaria.
Motivazioni biologiche, meccaniche ed estetiche possono portare al fallimento della ricostruzione in resine composite, generando la necessità di una sostituzione o riparazione. Quando i restauri in composito difettosi richiedono un intervento, i dentisti sono spesso chiamati a decidere se è meglio eseguire la sostituzione totale della vecchia otturazione oppure procedere alla riparazione parziale di questa stessa. Sulla base di approcci didattici tradizionali, qualora i restauri non fossero stati più in grado di soddisfare i rigorosi requisiti di qualità veniva indicata la completa sostituzione degli stessi. Tuttavia, negli ultimi anni c'è stata un' inversione di tendenza e cioè, qualora ovviamente sia possibile, eseguire la riparazione di materiali compositi difettosi in alternativa alla classica rimozione completa.
I motivi per conservare parti sane del vecchio restauro sono principalmente di ordine biologico e finanziario. Questo approccio, oltre a includere la riduzione dei costi, permette di evitare la rimozione inutile di struttura dentale sana e di evitare traumi ripetuti prodotti durante le procedure di rifacimento del restauro. La decisione tra la sostituzione o la riparazione di un restauro in composito difettoso è a discrezione del clinico, e spesso è basata su ciò che gli è stato insegnato .
Gli approcci attuali tendono ad essere il più conservatori possibili e di conseguenza molte scuole dentali in tutto il mondo insegnano agli studenti a riparare i restauri, differentemente da decenni fa ove invece veniva insegnata solo la sostituzione integrale.
In uno studio pubblicato sul Journal of Dentistry di aprile 2017 viene riportata un'indagine sullo stato attuale dell'insegnamento delle tecniche operative di riparazione e sostituzione di restauri in composito diretti (RCD ) nelle scuole di odontoiatria in Oceania.
Quest'indagine consiste in un questionario di 14 domande inviato ai responsabili di odontoiatria di 16 scuole dentali in Oceania (Australia, Nuova Zelanda, Fiji e Papua Nuova Guinea). Nel questionario veniva chiesto se la riparazione di RCD venisse insegnata all'interno del programma universitario; quale fosse la logica alla base dell'insegnamento; come venivano insegnate le tecniche, quali fossero le indicazioni per la riparazione, le tecniche operative, i materiali utilizzati, quale fosse la soddisfazione del paziente, e quale fosse la durata di queste riparazioni.
Tutte le 16 scuole hanno partecipato allo studio. Tredici (81%) hanno riportato di insegnare la metodica delle riparazioni composite in alternativa alla sostituzione. La maggior parte delle scuole hanno riportato di insegnare gli aspetti teorici e pratici di riparazione solo a livello clinico. Tutte le 13 scuole (100%) hanno concordato sul fatto che la conservazione di sostanza dentale è la ragione principale per insegnare la metodica di riparazione. Le indicazioni principali per la riparazione sono risultati essere: difetti marginali (100%), carie secondaria (69%). Tutti i responsabili delle 13 scuole hanno riportato una elevata soddisfazione dei pazienti nei confronti delle riparazioni, tanto da considerarle una misura definitiva. Solo tre scuole (23%) hanno affermato di avere un sistema di richiamo in atto a seguito delle riparazione di RCD per il controllo delle stesse a distanza.
Da quest'indagine si può concludere che la riparazione di restauri diretti in composito sembra essere una valida alternativa alla sostituzione integrale, sia in termini di durata che di soddisfazione del paziente. I vantaggi risultano essere i seguenti:
Tuttavia, è necessario sviluppare delle linee guida standardizzate e devono essere sviluppati studi clinici a lungo termine a conferma di questi dati.
A cura di: Lara Figini, Coordinatore Scientifico Odontoiatria33
Per approfondire:
J Dent. 2017 Apr;59:62-67. Repair vs replacement of direct composite restorations: a survey of teaching and operative techniques in Oceania. Brunton PA, Ghazali A, Tarif ZH, Loch C, Lynch C, Wilson N, Blum IR.
O33conservativa 22 Febbraio 2021
Dati di una recente revisione sistematica
di Lara Figini
O33conservativa 19 Ottobre 2020
Compositi nanoriempiti/nanoibridi vs compositi ibridi: dati di una recente revisione sistematica
O33conservativa 07 Ottobre 2020
Nonostante i materiali compositi abbiano molti vantaggi – tra cui rapida polimerizzazione, buona adesione al tessuto dentale, facile manipolazione, facilità di riparazione,...
di Lara Figini
agora-del-lunedi 05 Ottobre 2020
CR7, l’otturazione, la scelta tra indiretta e diretta, l’influenza del materiale sul risultato e della differenza tra la realizzazione manuale e quella attraverso una macchina. Tutto...
O33conservativa 28 Aprile 2020
I perni endodontici sono ampiamente utilizzati quando vi è una struttura coronale insufficiente per garantire la ritenzione di un restauro adeguato e durevole. I perni possono...
di Lara Figini
Cronaca 04 Marzo 2021
Una circolare del Ministero indica la somministrazione unica ai soggetti con pregressa infezione da Covid-19
Evento raro ma possibile. Queste alcune delle cause scatenanti: come prevenirle e quali le azioni da intraprendere in caso di emergenza
La matrice sezionale di Garrison Dental Solutions selezionata da The Dental Advisor
Interviste 04 Marzo 2021
Dal titolo del primo Editoriale di Sleep Medicine in Dentistry Journal prende spunto la nostra chiacchierata con il direttore scientifico Antonio Luigi Gracco
O33Normative 03 Marzo 2021
Rimangono in vigore sia le indicazioni operative che quelle per prevenire la legionella nei riuniti. Fino al 6 aprile stretta sulla scuola, si attendono interventi sui congedi parentali anche per i...