Obiettivi Nella prassi medico-legale si è osservato negli ultimi anni un incremento progressivo di casi di responsabilità professionale in ambito odontoiatrico, la cui ricorrenza in passato era piuttosto rara. Con il presente lavoro, si è voluto procedere a un approfondimento del danno iatrogeno correlato ai trattamenti implantologici.
Materiali e Metodi Gli autori hanno effettuato un'analisi di 58 doglianze in ambito odontoiatrico pervenute nell'arco di dieci anni.
Risultati Dall'analisi del campione è emerso che le doglianze erano relative, con frequenza decrescente, a prestazioni odontoiatriche di tipo protesico, estrattivo, ortodontico, endodontico, di chirurgia ossea e, infine, di tipo conservativo.
Conclusioni Un'accurata pianificazione del trattamento pre-operatorio, una corretta tecnica chirurgica e un'adeguata selezione del paziente concorrono e non poco al successo del trattamento.
Considerato quanto evidenziato con riferimento allo specifico settore della casistica esaminata e tenuto conto delle peculiarità dell'attività implantologica, è indubbio che la valutazione dell'errore professionale, e poi dell'errore colposo, non possa che essere demandata a professionisti che abbiano specifica competenza in ambito odontoiatrico forense. Tale valutazione incontra spesso non poche difficoltà nella carenza o nell'inesistenza di riscontri documentali comprovanti l'attività svolta dal professionista.
Da qui la necessità di una corretta tenuta delle cosiddette schede odontoiatriche, complete di ogni dato documentativo.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.08.2017.07
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