Lo scandalo sanità che ha toccato l'odontoiatria pubblica lombarda non si discosta molto da quelli che negli anni hanno interessato altre branche della medicina. La magistratura non sta indagando su di un servizio inefficiente ma sulle presunte tangenti che un gruppo di persone avrebbero accettato per favorire imprenditori a discapito di altri.
In questo clima che mette, giustamente, sotto osservazione un certo modello di odontoiatria pubblica in Lombardia, la CISL Medici Milano Metropoli ha "deciso di offrire un proprio contributo mettendo a punto una proposta di riordino del sistema odontoiatrico pubblico lombardo" ed attraverso una nota si dicono pronti al confronto con le istituzioni, gli enti e le forze politiche che vorranno prenderla in considerazione.
La proposta di CISL Medici Milano è quella di creare un Sistema Odontoiatrico Lombardo (S.O.L.) che dovrà avere come obiettivo principale "l'assistenza e la cura di soggetti con fragilità sanitaria sociale ed economica nonchè la profilassi e la cura nelle scuole dell'obbligo (di concerto con il dipartimento scolastico per quanto attiene corsi specifici di formazione per insegnanti ed allievi)".
Il modello punta alla creazione di un Polo Odontoiatrico Regionale con funzioni di organizzazione e controllo.
"Di concerto con le ATS si dovrà garantire -spiegano dalla CISL Medici Milano- attività di profilassi collettiva obbligatoria e individuale nonché di diagnosi e prestazioni di cura (conservativa e ortodonzia) nelle scuole dell'obbligo mediante l'istituzione di un servizio odontoiatrico scolastico con cartella informatizzata individuale archiviabile sia su FSE che nei Documenti Sanitari aziendali dove monitorare le condizioni di salute orale nel tempo e l'osservanza delle misure profilattiche (in particolare le tecniche di igiene orale e la limitazione del consumo di dolciumi nonché l'abitudine a una sana alimentazione) impartite da operatori di prevenzione che abbiano seguito un corso di formazione specifico regionale da istituire".
Il Polo, di concerto con le ATS, avrà anche funzione di controllo delle strutture pubbliche e private convenzionate con la Regione con periodiche ispezioni e reports .
Oltre all'attività preventiva e di controllo, il modello di odontoiatria pubblica proposto dal sindacato dei medici milanesi intende riorganizzare gli ambulatori odontoiatrici pubblici "in un'ottica di riduzione dei costi e di ottimizzazione dei risultati".
La proposta è quella di eliminare le strutture piccole, quelle con 1-2 riuniti, ed obsolete facendole convergere in strutture più grandi e strutturate, con almeno 5 riuniti.
Ogni ambulatorio/servizio avrà un responsabile medico odontoiatra assunto con contratto di dirigenza il quale dovrà occuparsi, secondo le disposizioni del Polo Regionale, del coordinamento e dell'operato degli Odontoiatri che esercitano con modalità simili a una unità ospedaliera.
Il personale paramedico sarà composto da assistenti di studio odontoiatrico con specifica formazione (art.18 comma 3C) e da igieniste assunti con contratto da definirsi in sede regionale.
L'attività odontoiatrica pubblica sarà rivolta in particolare a soggetti affetti da particolari patologie; per ora la CISL Medici Milano non indica quali siano.
I presidi odontoiatrici delle ASST avranno almeno una sede all'interno dell'Ospedale di appartenenza per poter usufruire del servizio di emergenza per i soggetti a rischio e dove necessario l'intervento degli anestesisti; sarà inoltre possibile l'interazione con i vari reparti in primis con le Chirurgie maxillo facciali.
Il servizio pubblico potrà attivare un servizio di assistenza odontoiatrica on demand sia domiciliare che presso le RSA od altre strutture di assistenza.
"Le prestazioni erogate dal servizio pubblico già previste nell'attuale nomenclatore tariffario spiegano dalla CISL Medici- dovranno mirare alla semplicità e alla funzionalità specie per quanto riguarda la realizzazione dei manufatti protesici, evitando riabilitazioni particolarmente complesse in ossequio al principio che quello che non c'è non si rompe".
I rapporti contrattuali degli Odontoiatri con le ASST saranno come già attualmente organizzati, o di dirigenza o di convenzione o di libera professione.
Le prestazioni extra LEA potranno essere svolte in libera professione con tariffe concordate (e/o unificate per tutta la Regione ).
Norberto Maccagno
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