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26 Febbraio 2016

Standardizzazione europea dei trattamenti odontoiatrici. Il CED ribadisce il suo no


Lo scorso 12 febbraio, Stefaan Hanson (Chair del gruppo di lavoro sugli sbiancanti del CED) e Sara Roda (Senior Policy Officer CED), hanno partecipato a un incontro organizzato dall'Advisory board for healthcare standards (Abhs) focalizzato sulla standardizzazione dei servizi sanitari. È stata l'occasione per ribadire l'opposizione dei dentisti europei del Council of European Dentists (presieduto dall'italiano Marco Landi) allo sviluppo di norme che andrebbero a contrastare le esistenti competenze professionali, limitando l'autonomia dei professionisti, mentre solo l'adattamento dei trattamenti alle particolari esigenze di ciascun paziente può garantire l'outcome clinico migliore e la sicurezza.

"La standardizzazione europea nel settore sanitario - sostengono i dentisti del CED - è stata tradizionalmente utilizzata per sviluppare specifiche tecniche per i dispositivi medici e per le applicazioni e-health, allo scopo di assicurarne la sicurezza e l'universale applicabilità. Tuttavia, l'adozione del regolamento 1025/2012 dell'Unione europea sulla standardizzazione in Europa ha aperto la strada verso la definizione di norme standard per i servizi. Questo ha portato a iniziative all'interno dell'Unione europea finalizzate allo sviluppo di questi standard per i trattamenti offerti dai professionisti che operano nell'ambito sanitario".

In particolare, fonte di crescente preoccupazione per i dentisti europei sono state: la pubblicazione della EN 16372, una norma europea sui servizi si chirurgia estetica, del prEN 16844, il progetto per una norma sulle procedure mediche non chirurgiche, e la creazione del gruppo ad hoc Cen Sags-Abhs, che ha ricevuto il mandato di sviluppare una strategia sulla standardizzazione dei servizi sanitari: proprio quello che ha organizzato il meeting di febbraio, a cui i dentisti europei sono intervenuti confermando le proprie posizioni.

"La pratica odontoiatrica - affermano - si affida a linee guida cliniche basate sulle evidenze scientifiche e sulle raccomandazioni elaborate dagli esperti, ma anche alla relazione diretta dei dentisti con i propri pazienti. I dentisti europei sono convinti che la sicurezza e la qualità delle cure dentali possano essere assicurate al meglio attraverso professionisti adeguatamente formati e attraverso la combinazione di leggi nazionali, regolamenti professionali e codici etici, che non possono e non dovrebbero essere sostituiti da standard europei".

Adamo Calatroni


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