In Italia le professioni odontoiatriche appaiono in crisi? Oltreoceano la situazione sembra molto diversa: per il terzo anno consecutivo, infatti, i professionisti che si dedicano alla cura dentale guidano la classifica delle migliori attività lavorative negli Stati Uniti. L'elenco dei "best jobs" è stilata annualmente da U.S. News & World Report's, che dal 1983 pubblica notizie, commenti, analisi e sondaggi sulle tendenze in corso nella società statunitense.
In particolare, sono proprio gli odontoiatri che si collocano al primo posto della classifica, salendo dalla seconda posizione che occupavano nel report dello scorso anno. L'ortodonzia è considerata una professione a se stante e gli ortodontisti, che erano al vertice nel 2016, scendono in quinta posizione; anche i chirurghi maxillo-facciali si trovano nella top ten, precisamente al nono posto.
Le occupazioni sono state classificate in base a un punteggio complessivo calcolato sulla base di diversi fattori, che vengono combinati con un algoritmo che porta a un valore riassuntivo compreso tra zero e dieci.
Le componenti considerate sono: la crescita in termini di volumi negli ultimi dieci anni, le percentuali di crescita (sempre nell'ultimo decennio), il guadagno medio, le prospettive di lavoro, il tasso di occupazione, i livelli di stress e l'equilibrio tra attività lavorativa e la complessiva qualità della vita.
In base a questo sistema di valutazione, i dentisti raggiungono un punteggio complessivo di 8,2; gli ortodontisti 8,1 e i chirurghi maxillo-facciali 7,7.
Appaiono particolarmente significative e ottimistiche le previsioni che il rapporto formula riguardo ai livelli occupazionali; le stime indicano infatti una crescita del 18% tra il 2014 e il 2024, con 23.300 aperture di nuovi studi odontoiatrici. Inoltre, i buoni guadagni, il basso tasso di disoccupazione e un gradevole equilibrio tra lavoro e vita sono i fattori che portano la professione dell'odontoiatra al primo porto tra i migliori lavori negli Usa.
Anche la crescita degli ortodontisti e dei chirurghi maxillo-facciali sarà significativa, con l'apertura, rispettivamente, di 1.500 e 1.200 nuove attività professionali.
Adelmo Calatroni
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