03 Giugno 2020

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“Se c’è una categoria professionale che il Covid-19 ha messo nell’angolo sin dal primo giorno della sua comparsa, è l’attività del dentista e di tutto il mondo che le ruota attorno. Le ragioni sono intuitive: i dentisti non possono mantenere il metro di distanza dai pazienti e lavorano a stretto contatto con le vie respiratorie”. Comincia così l’articolo dal titolo “Dentisti, troppe spese di gestione. Crisi di vocazione tra i giovani”, scritto da Isidoro Trovato per la versione online de Il Corriere della Sera del 2 giugno.

E per raccontare la situazione che gli studi odontoiatrici italiani stanno vivendo viene sentito il presidente ANDI Carlo Ghirlanda che ricorda come “le nostre attività si siano fermate tra le prime e siano ripartite tra le ultime e la fase 2 per noi ha comportato un impegno economico e di incombenze previste dalle linee operative: avremo bisogno di camice e sopra camice, di occhiali protettivi e visiere da fornire a tutti coloro che lavorano in studio e da cambiare praticamente a ogni cliente. Il ricambio d’aria per gli impianti di ventilazione forzata prevede la sostituzione ogni 5 cicli invece che ogni 15. Insomma abbiamo aumentato in modo esponenziale gli oneri per mantenere il livello massimo di sicurezza”. 

Presidente Ghirlanda che accusa il Governo di non interessarsi a settore nonostante “I professionisti in generale e i dentisti in particolare vedono l’impiego di 280 mila addetti, il coronavirus produrrà un calo di fatturato stimato del 56%”. “Professionisti che non possono chiedere il bonus per due mesi e gli unici a essere esclusi dai contributi a fondo perduto”. “Andremo incontro a nuove contrazioni perché la gente ha paura e inoltre per motivi di sicurezza siamo costretti a dare appuntamento alla metà dei clienti rispetto alle agende pre Covid. Le difficoltà si moltiplicano ogni giorno come i costi ma al governo non sembra interessare”, continua il presidente ANDI. 

E la prova delle difficoltà che il mercato odontoiatrico avrà, per il presidente Ghirlanda, arriva anche dal “fatto che le catene internazionali stiano scappando dall’Italia”.   

Bollando come “pregiudizio vecchio e datato”, le frasi del Ministro Gualtieri, Ghirlanda ipotizza il reddito medio dei dentisti italiani “sarà dimezzato da questa pandemia” e come l’80% dei dentisti under 35, come rilevato durante il convegno organizzato da Odontoiatria33, non intende aprire uno studio di proprietà. 

Articolo che si conclude con un appello al Ministro Roberto Speranza: “Il ministro della Salute non ci ha mai incontrati e allora rivolgiamo proprio a lui il nostro appello: ci dica quali valori vuole salvaguardare il governo: la nostra è una categoria in forte crisi, che si è battuta durante l’emergenza (ci sono 15 dentisti tra i medici morti operando da volontari) eppure siamo esclusi da qualsiasi forma di aiuto. Non è un buon segnale per il paese. 

A questo link l’articolo integrale.