Un paziente di 46 anni si presentava alla nostra attenzione nel pronto soccorso odontoiatrico della clinica universitaria Giorgio Vogel (ASST Santi Paolo e Carlo, presidio ospedaliero San Paolo - Università degli studi di Milano) inviato dal medico curante per la presenza di una lesione gengivale persistente da circa 8 mesi, asintomatica e con segni di sanguinamento intermittente.
Il paziente, ex fumatore, presentava in anamnesi un infarto cardiaco avvenuto circa 3 anni prima, operato con il posizionamento di 4 stent cardiaci ed era, inoltre, affetto da ipertensione arteriosa. L’anamnesi farmacologica riportava l’assunzione di acido acetilsalicilico a basse dosi, atorvastatina, patoprazolo, bisoprololo e amlodipina.
All’esame obiettivo si rilevava la presenza di una lesione in sede gengiva aderente nel versante linguale del III quadrante, in corrispondenza degli elementi 3.3-3.4. La lesione si presentava esofitica, papillomatosa, a base di impianto sessile, di consistenza molle, di colore roseo-biancastro, non dolente alla palpazione e di diametro di circa 1 cm.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.10.2018.03
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