Obiettivi L’allungamento di corona clinica è una procedura finalizzata a ottenere un migliore risultato estetico nelle riabilitazioni protesiche associato contestualmente a un’assenza di sondaggio parodontale nella guarigione finale.
Esso può essere ottenuto attraverso l’estrusione ortodontica o chirurgicamente (Crown-lengthening surgery, CLS) per mezzo di gengivectomia associabile a chirurgia osteo-resettiva.
Pur nell’efficacia della procedura, non esiste ancora comune accordo in letteratura sui tempi necessari per la realizzazione della protesi definitiva in seguito a procedure chirurgiche.
Scopo del presente lavoro è stato quello di valutare in un follow-up di due anni dalla cementazione definitiva una tecnica già descritta che prevede l’applicazione precoce di un provvisorio adattato ai margini gengivali tre settimane dopo l’intervento, guidando e monitorando la guarigione per un tempo minimo di sei mesi per la protesizzazione definitiva.
Materiali e metodi Un paziente, portatore di protesi fissa sia nell’arcata superiore che in quella inferiore, presentava infiammazione gengivale, sondaggi parodontali patologici e corone con margini protesici che invadevano la componente connettivale del tessuto sovracrestale.
Nell’ottica di realizzare una nuova protesi fissa, è stato sottoposto a chirurgia osteo-resettiva pre-protesica ed è stato applicato dopo tre settimane un provvisorio adattato gradualmente in maniera da guidare il tessuto di guarigione fino a sei mesi; è stato sottoposto a monitoraggio per due anni dopo l’applicazione della protesi fissa definitiva.
Risultati Il paziente ha mostrato un risultato funzionale ed estetico di proprio gradimento, privo di sondaggio parodontale patologico, sia a tempo zero (ovvero in fase di cementazione) sia al follow-up di due anni. Parimenti, oltre al miglioramento dell’estetica dento-gengivale non erano visibili segni di sanguinamento o infiammazione gengivale.
Miglioramenti nell’estetica si sono avuti anche grazie alla sostituzione delle protesi preesistenti in metallo-ceramica con delle nuove metal-free, per avere ridotto l'entità del diastema interincisivo nell’arcata superiore, per le proporzioni più congrue delle nuove superfici coronali protesiche in relazione alla gengiva vestibolare marginale e per il rialzo della dimensione verticale di occlusione (DVO) nell’arcata inferiore eseguito per esigenze funzionali e protesiche.
Conclusioni In letteratura è aperto un dibattito riguardo il tempo adeguato di applicazione del provvisorio in seguito a procedure chirurgiche di allungamento di corona clinica associate a chirurgia osteo-resettiva dovuto alla crescita coronale del tessuto crestale (tissue rebound) che potrebbe determinare variabilità del livello del margine gengivale anche dopo un anno.
La procedura descritta consente di guidare tale crescita coronale in una morfologia e in un risultato estetico vicini all’aspetto naturale in un tempo ridotto rispetto ad altri protocolli descritti.
Significato clinico Tale tecnica chirurgica permette di conseguire risultati funzionali, caratterizzati da assenza di sondaggi patologici, ed estetici che si mantengono stabili a due anni in riabilitazioni protesiche che seguono a una chirurgia osteo-resettiva in un tempo esecutivo ridotto rispetto ad altri protocolli terapeutici proposti in passato per quadri clinici similari.
Il risultato estetico gengivale e protesico, associato al mantenimento della salute parodontale e alla riduzione dei tempi operativi, migliora notevolmente il grado di soddisfazione dei pazienti. Sarà interessante osservare il mantenimento di tali risultati in un follow-up più lungo.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.05.2020.07
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