Obiettivi L’emergenza sanitaria causata da SARS-CoV-2 sta creando un radicale cambiamento nelle procedure operative negli ambulatori odontoiatrici. Gli operatori sanitari del settore dentario lavorano a stretto contatto faccia a faccia con i pazienti e questo aumenta drasticamente il rischio di contagio. Le normali procedure operative portano alla formazione di grandi volumi di spray e droplet (goccioline) attorno al riunito che risulta quindi contaminato dalla saliva del paziente e dalle particelle espirate. Allo stato attuale delle conoscenze, per il principio di massima precauzione, ogni paziente presente in ambulatorio deve essere considerato come asintomatico, ma potenziale portatore del virus.
Materiali e metodi Tutti i dispositivi presenti nel riunito comportano la produzione di spray e quindi la formazione di droplet fluttuanti. In particolare, la turbina ad alta velocità, la siringa aria-acqua e i dispositivi a ultrasuoni producono grandi quantità di spray che possono essere rapidamente contaminate dalle secrezioni del paziente, quali il muco, la saliva e, almeno in teoria, sangue e placca/ tartaro. Questi droplet – del diametro variabile da 200 micron a meno di 2 micron – possono fluttuare nell’aria (da qualche minuto a ore) e depositarsi anche a notevole distanza nell’ambiente circostante. Tutti questi spray possono contaminare anche le mascherine, i camici e le visiere degli operatori.
Per tale motivo sono stati introdotti alcuni innovativi dispositivi finalizzati alla riduzione della diffusione dello spray. Un primo dispositivo sviluppato consiste in un archetto doppio della diga in plastica con un aspiratore scorrevole lungo l’arco e quindi posizionabile vicino alla turbina o al naso/bocca. Anche altri dispositivi tipo aspiratori labiali sono stati sviluppati. Inoltre, gli operatori potranno disporre di specifici elmetti/caschetti con sprayhood e visiera trasparente stagna per impedire il diffondersi dei droplet fino agli occhi (congiuntiva) degli operatori e proteggere ulteriormente la mascherina (tipo FFP2 o FFP3). Ovviamente, tute in tessuto Tynek e altri dispositivi che coprano integralmente gli operatori saranno assolutamente importanti. Tutte le procedure idonee alla prevenzione dei droplet e alla loro rimozione dalle superfici sono e dovranno essere rimodulate e riviste alla luce delle conoscenze di diffusione del coronavirus.
Conclusioni La diffusione del coronavirus all’interno della popolazione e l’elevato numero di asintomatici rende necessario considerare ogni paziente potenzialmente positivo. Tutte le procedure cliniche dovranno pertanto essere modulate in tale direzione. In questo position paper vengono valutati i rischi connessi con il contatto face-to-face fra paziente e operatore e vengono proposti alcuni accorgimenti e nuove procedure. Da qui la necessità da parte degli studi dentistici, delle università e degli ospedali/cliniche odontoiatriche di proteggere gli operatori, gli studenti e i pazienti con nuove procedure operative e cliniche su misura.
Significato clinico La situazione attuale e futura ha imposto (e impone) l’introduzione di innovative misure di prevenzione della diffusione del virus in ambiente odontoiatrico. Nuove innovative cannule di aspirazione e l’utilizzo di dispositivi tipo sprayhood spray-protettivi e di tute da lavoro sono stati progettati per la protezione degli operatori e per una corretta e sicura attività negli studi dentistici. Tutte le altre procedure di detersione superfici, sterilizzazione dei circuiti e dei dispositivi devono essere riviste e ampliate anche alla luce delle nuove conoscenze relative al virus.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.06.2020.06
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