Consigliare terapie endodontiche per prevenire un infarto può sembrare una forzatura, ma un giorno potrebbe essere la realtà. Questo è quanto emerge da un recente studio clinico pubblicato su Journal of Dental Research da John M. Liljestrand ricercatore presso l'Università di Helsinki (Finlandia). Lo studio ha evidenziato il legame tra le lesioni endodontiche e le patologie cardiovascolari.
"La nostra ricerca - fa notare l'autore- evidenzia il ruolo scatenate delle infiammazioni croniche nella malattia cardiovascolare".
Molti studi hanno da tempo evidenziato lo stretto legame tra parodontite e malattia cardiovascolare.
Visto che le lesioni endodontiche e parodontali hanno origine dagli stessi ceppi di batteri, il team di Liljestrand ha studiato il rapporto tra le lesioni endodontiche apicali e la malattia cardiovascolare.
La ricerca si è svolta in Finlandia tra il 2006 e il 2008 e ha coinvolto 508 pazienti sottoposti a coronarografia suddivisi in 3 gruppi:
I dentisti hanno poi suddiviso gli stessi pazienti in ulteriori tre gruppi sulla base delle viste e degli esami radiografici:
Nonostante i pazienti siano stati profilati anche in base a sesso, età, diabete, fumo, indice di massa, la risposta è stata univoca per tutti:
L'Odds Ratio, un indice utilizzato in epidemiologia per misurare l'associazione tra due fattori, è molto più elevato nei pazienti con lesioni endoparodontali non trattate; il che potrebbe suggerire che l'endodonzia possa avere un effetto di attenuazione sulle associazioni studiate. Tuttavia questo deve essere ulteriormente studiano prima di giungere a conclusioni.
Un possibile legame tra le due patologie potrebbe essere il Porphyromonas endodontalis un microrganismo presente nelle lesioni endoparodontali e che si collega alla malattia coronarica in quanto in grado di invadere le cellule muscolari liscie e le pareti vascolari.
Due i suggerimenti che il dott. Liljestrand ci lascia:
Davis Cussotto
agora-del-lunedi 14 Dicembre 2020
Perché questa metodica ricostruttiva non sembra incontrare i favori della gran parte dei clinici? Alcune considerazioni sul tema del prof. Massimo Gagliani nel suo Agorà del Lunedì
agora-del-lunedi 09 Novembre 2020
Quando la CBCT permette di salvare più denti e mettere meno impianti. Lo spiega il prof. Massimo Gagliani nel suo Agorà del Lunedì commentando una ricerca del BDJ
O33conservativa 04 Settembre 2020
Una ricerca italiana pubblicata sul Journal of Dentistry prende in esame le prestazioni cliniche dei restauri indiretti parziali in disilicato di litio utilizzate per restaurare premolari e...
O33endodonzia 04 Marzo 2020
Gli strumenti rotanti in nichel-titanio (NiTi) possono presentare un rischio maggiore di frattura intra-operatoria all’interno del canale radicolare.Si può affermare che:la...
di Lara Figini
O33endodonzia 05 Febbraio 2020
In questi anni sono stati creati diversi tipi di strumenti rotanti per la sagomatura del canale radicolare. Lo scopo dell’utilizzo di questi strumenti era quello di rispettare...
Cronaca 19 Gennaio 2021
Il fondo sanitario del settore metalmeccanico punta alla gestione diretta delle prestazioni sanitarie rese ai propri iscritti lasciando Rbm
Approfondimenti 19 Gennaio 2021
Leonardi: trasformare il distanziamento sociale in socializzazione a distanza, oggi è possibile. Questi alcuni consigli
Cronaca 19 Gennaio 2021
Possibile iscriversi ai testi entro il 12 aprile, i test a fine aprile a Milano, Roma, Napoli, Bari, Catania, Palermo e Cagliari
Normative 19 Gennaio 2021
Possono utilizzarlo non solo le aziende ma anche i singoli professionisti, esclusi gli investimenti su radio e televisione
Partendo da una ricerca italiana il prof. Gagliani pone alcune riflessioni sul ruolo centrale dell’odontoiatra nel “monitoraggio della salute del cittadino e quello della...