Le algie dentali rappresentano, da sempre, un problema assai complesso da risolvere, specialmente se queste insorgono in periodi dell'anno o della giornata in cui il paziente non può accedere a una visita odontoiatrica.
In aggiunta, le algie possono essere una fastidiosa sequela di un intervento odontostomatologico e, come tali, debbono essere dominate, nel modo migliore, da una terapia farmacologica mirata.
E' noto che l'efficacia dei farmaci per queste situazioni dolorose spesso è modesta ma tale risulta essere anche per la difficoltà nell'effettuare una diagnosi a distanza precisa.
Nell'articolo apparso su JADA, autorevole rivista "voce" dell'Associazione degli Odontostomatologi Statunitensi, gli autori hanno esaminato una serie di patologie dentali e una serie di studi che hanno analizzato l'efficacia, attraverso scrupolosi trial clinici, di alcuni schemi farmacologici impiegati per lenire dolori causati da patologie dentali legate alla polpa stessa.
Dopo un'accurata disamina di una consistente parte della letteratura contemporanea è emerso quanto segue:
a) Le algie di origine endodontica sono dominabili al meglio con associazione di farmaci, ovvero somministrando ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI (FANS) in associazione con PARACETAMOLO.
b) Tra i FANS i più impiegati sono stati: ibuprofene nei dosaggi da 400 e 600 mg, il Ketorolac e il Naprossene.
c) Nei casi particolarmente difficili, l'associazione con Tramadolo ha fornito i risultati migliori.
d) Dopo il trattamento endodontico è emersa una modesta efficacia nell'uso degli steroidi (desametasone 4 o 8 mg) soprattutto nelle fasi post-operatorie.
e) Il trattamento endodontico è risultato in alcuni casi meglio tollerato dal paziente sia in fase intraoperatoria sia in fase post-operatoria quando veniva effettuata una pre-medicazione con FANS e Paracetamolo.
In definitiva, la sinergia tra più farmaci sembra essere importante per lenire dolori dentali di origine endodontica, tuttavia, sia i dosaggi sia i tempi di somministrazione sono ancora oggi oggetto di scelte empiriche.
A cura di: prof. Massimo Gagliani, Coordinatore Scientifico EDRA per l'Odontoiatria
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