La gestione del dolore è uno dei problemi primari che deve affrontare l'odontoiatria. Subire dei trattamenti odontoiatrici senza avvertire dolore è il principale desiderio del paziente e il principale, se non in alcuni casi anche l'unico, criterio che condiziona la soddisfazione del paziente nei confronti del lavoro del dentista e dello studio. Il controllo del dolore spesso risulta difficile nei casi per esempio di pulpiti irreversibili, ove diventa necessario adottare misure che aumentino la probabilità di un'anestesia di successo.
Un articolo pubblicato su JADA di maggio 2017 che presenta e commenta una revisione sistematica comparsa su Clin Oral Investig di gennaio evidenzia come una premedicazione con analgesici quali ibuprofene o oxicam aumenti il livello di anestesia nei molari inferiori con pulpite irreversibile.
In questa revisione gli autori hanno ricercato, mediante 5 banche dati elettroniche (Cochrane Databases for Systematic Review, Pub Med, Science Direct, Scopus, e Google Scholar, fino a marzo 2015) studi clinici randomizzati sull'argomento. Di tutti gli studi rintracciati ne sono stati inclusi 16 nella revisione in quanto incontravano i criteri di inclusione. Sono stati quindi arruolati 1.900 partecipanti, di età compresa tra 23 e 39 anni. Sono state somministrate varie combinazioni diverse di analgesici e in molti studi è stata riscontrata un'elevata eterogeneità. Gli analgesici sono state somministrati come singola dose orale, a diversi intervalli di tempo a seconda dello studio, che potevano essere 30, 45 e 60 minuti preoperativamente.
Gli analgesici somministrati nei vari studi inclusi nella revisione sono stati: ibuprofene, indometacina, ketorolac, meloxicam, acetaminofene, diclofenac potassio, aceclofenac, iornoxicam, piroxicam, etodolac e paractamolo. Il dosaggio di ibuprofene variava da 200 a 800 mg, quello di acetaminophen da 325 a 1000 mg. Quattro studi comprendevano la co-somministrazione di analgesici (NSAID e acetaminofene o due NDSAID).
11 studi hanno valutato i FANS come monoterapia. In tre studi i pazienti hanno assunto solo acetaminofene e in due studi i pazienti hanno ricevuto la somministrazione contemporanea di acetaminofene e oppioidi.
Gli anestetici locali usati sono stati la mepivacaina in 1 studio, l'articaina in un altro e la lidocaina in 14 (quindi il più utilizzato).
Dai risultati della revisione si è potuto constatare che in media nei partecipanti che hanno ricevuto una premedicazione con analgesici orali preoperatori la probabilità di ottenere un'anestesia di successo era 3,33 volte maggiore rispetto a quella dei partecipanti che hanno ricevuto un placebo.
Tra coloro che hanno assunto solo ibuprofene si è evidenziata una probabilità di 2,27 volte più elevata di avere un'anestesia di successo rispetto ai partecipanti che hanno assunto placebo. La somministrazione di oxicam come analgesico addirittura ha aumentato la probabilità di ottenere successo di anestesia di 10 volte rispetto al placebo.
L'acetaminophen invece non ha dato risultati maggiori rispetto al placebo.
Nonostante i limiti di questa revisione, che possono essere costituiti dall'elevata eterogeneità e dal ridotto numero di studi inclusi e di campioni considerati, dai risultati della metanalisi ottenuti si può affermare che una strategia per migliorare il successo anestetico nei casi di pulpite irreversibile a carico di molari inferiori è adottare come protocollo una premedicazione con analgesici. Per massimizzare l'effetto dell'anestesia e non intercorrere in complicazioni di carattere algico durante il trattamento canalare è consigliabile prescrivere alcuni tipi di NSAIDs (indometacina, meloxicam e piroxicam e Diclofenac potassio), oppure provvedere alla somministrazione contemporanea di acetaminofene e oppioidi. In base ai risultati di questa revisione l'articaina sembra essere l'anestetico locale più efficace in queste circostanze.
A cura di: Lara Figini, Coordinatore Scientifico Odontoiatria33
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