Le spese fatte nello studio odontoiatrico non concorrono alla Lotteria, mentre consentono di ottenere il Cashback. L’esperto: meglio essere preparati a spiegare al paziente le varie differenze
Basterebbe il dato che indica in 5,8 milioni gli italiani che si sono registrati nel solo mese di dicembre per partecipare al Programma Cashback, per intuire quanto lo strumento che offre un bonus in base al numero di pagamenti fatti utilizzando strumenti elettronici, interessi gli italiani e anche i pazienti degli studi odontoiatrici.
Può quindi essere utile saperne di più per poter dare informazioni ai pazienti che, magari poco attenti, si stupiranno come mai non ottengono il Cashback su tutta la spesa sostenuta per le cure oppure chiedono il perché, quanto speso, non gli permette di partecipare alla lotteria degli scontrini. Come invece capiterà per le spese fatte in farmacia, ma non per gli acquisti che consentono la detrazione, quindi le spese che vengono inviate al Sistema Tessera Sanitaria. “Il personale di segreteria dello studio è spesso considerato dal paziente un vero e proprio front office al quale vengono poste le domande più disparate, anche su temi che nella pratica non toccano l’attività dello studio”, dice ad Odontoiatria33 Davis Cussotto, esperto di comunicazione ed autore di alcuni libri editi da Edra come “Il passaparola per un Dental team di successo”.
“La mia segretaria mi ha riferito proprio oggi –continua Cussotto- che un paziente saldando la seduta di igiene ha indicato il ‘codice lotteria’ pensando di concorrere alla lotteria degli scontrini di cui oggi se ne parla su tutti i quotidiani. Per questo motivo nella riunione del mattino di domani l’ho incaricata di documentarsi sull’argomento e di relazionare alle colleghe e al sottoscritto. Dare le giuste indicazioni al paziente evita le obiezioni, dimostra professionalità, aiuta a fidelizzare e se tutto questo viene fatto con il giusto ‘tono’ può ‘emozionare’ al punto da far nascere il passaparola. Sono convinto come dice Fabio Tosolin che ognuno ha le obiezioni che si merita”.
Per i nostri lettori, e per la segretaria del dr Cussotto ecco cosa prevedono le norme su:
Cashback
Partito in via sperimentale nel mese di dicembre e chiamato Cashback di Natale, a partire dal 1° gennaio 2021 è diventato definitivo (lo sarà fino al giungo 2022) e consente di ottenere il rimborso del 10% sull’importo degli acquisti effettuati con carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e app di pagamento in negozi, bar e ristoranti, supermercati e grande distribuzione o per artigiani e professionisti.
Ma il 10% di rimborso non è su tutta la cifra spesa per il singolo pagamento, ma consente di ottenere un rimborso del 10% su di un massimo di 1.500 euro spesi nel semestre se vengono effettuati almeno 50 pagamenti elettronici, acquisti online esclusi.
Quindi, se il paziente paga utilizzando bancomat o carta di credito una prestazione del valore di 800 euro, quella spesa concorrerà solo per raggiungere il tetto massimo di spesa (1.500 euro) e si sommerà con le altre transazioni necessarie per raggiungere il numero di 50 ogni 6 mesi.
In sostanza, il paziente non otterrà il 10% della spesa sostenuta per le cure ma al massimo 150 euro se entro fine di giugno 2021 avrà effettuato almeno 50 pagamenti con bancomat e carte di credito e speso almeno 1.500 euro. Quindi ogni transazione viene rimborsata al massimo con 3 euro.
Lotteria degli scontrini
Parte oggi primo febbraio 2021 la “Lotteria degli scontrini”, strumento nato per combattere l’evasione fiscale –invogliando a pagare con strumenti elettronici e chiedere lo scontrino fiscale- introdotto dal Governo Gentiloni nel 2017 e rinviato più volte fino all’avvio ufficiale di oggi.
Le regole sono quelle di una vera e propria lotteria. Il consumatore deve richiedere su di un apposito sito il suo “codice lotteria”, che dovrà mostrare dove effettua il pagamento in modo che venga registrato sullo scontrino fiscale. Per ogni euro pagato il consumatore otterrà un biglietto virtuale che consentirà di partecipare alle estrazioni previste, per ora mensili e da giugno dovrebbero essere settimanali, più una estrazione annuale per ambire ad ottenere un super premio. L’esito delle estrazoni saranno disponibili sul sito della Lotteria degli scontrini.
Per il momento gli studi odontoiatrici sono esclusi in quanto tra la attività non previste (escluse quelle di impresa, arte o professione), oltre che la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi interessa unicamente coloro che effettuano “operazioni di commercio al minuto ed attività assimilate” di cui all’art. 22 del DPR 633/72 (con particolari esoneri). E quindi non gli studi odontoiatrici.
Articolo modificato il 2 febbraio 2021 ore 12:00
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