Una statistica sui bisogni non soddisfatti in termini di salute è stata recentemente prodotta da Eurostat, l'Ufficio statistico dell'Unione europea. Molti dati riguardano nello specifico la salute orale, a partire dalla media complessiva dei cittadini che in Europa non si sottopongono ai controlli o alle cure odontoiatriche di cui avrebbero bisogno: circa otto su cento nel 2014.
Scorrendo i diversi Paesi si scoprono comunque differenze notevoli e le situazioni migliori si registrano in Austria, Slovenia e Malta, dove la percentuale di cittadini adulti con bisogni non soddisfatti di cure odontoiatriche è rispettivamente dello 0,9%, 1,5% e 2,5%. Anche Paesi Bassi e Lussemburgo presentano valori molto bassi (intorno al 3%); tra i Paesi più popolati la Germania (3,8%), il Regno Unito (4,5%) stanno al di sotto della media complessiva, ma non la Francia (9,3%) e l'Italia (11,6%). Peggio di noi fanno solo la Grecia (14,3%), il Portogallo (18,8%) e la Lettonia (21,2%).
Così come le cure mediche in generale, anche quelle odontoiatriche risentono delle condizioni economiche dei cittadini e la ragione principale dei mancati trattamenti sta nella difficoltà ad affrontarne i costi. Questa motivazione, da sola, spiega circa i due terzi dei controlli e dei trattamenti dentistici che non sono stati effettuati sebbene fossero opportuni. Dopo la spesa, che risulta determinante per il 5,1% dei cittadini europei, le altre motivazioni sono, nell'ordine, la classica paura del dentista e la mancanza di tempo disponibile, citati rispettivamente dallo 0,8% e della 0,5% della popolazione. Ancora meno spesso accade che si rinunci alle visite odontoiatriche a causa dei tempi d'attesa, per la distanza o per il fatto che non si conosca un bravo specialista.
Per ciò che riguarda il nostro Paese, la difficoltà di affrontare la spesa è stata indicata come ragione di bisogni odontoiatrici non soddisfatti da parte del 10% della popolazione: detto in altri termini: un italiano su dieci non si prende adeguatamente cura della propria salute orale a causa delle difficoltà economiche, dato che dovrebbe senz'altro indurre a riflessioni visto che si tratta di una percentuale pressoché doppia rispetto al resto dell'Europa.
Adelmo Calatroni
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