HOME - Interviste
 
 
16 Dicembre 2016

Protesi fissa con margini di chiusura verticali. I consigli sull'argomento dagli autori del libro ora anche in inglese


"La protesi fissa con margini di chiusura verticali - Un approccio razionale alla clinica e al laboratorio": è un testo di due specialisti italiani, Ezio Bruna e Andrea Fabianelli (nella foto). Dopo il successo ottenuto nel nostro Paese, è stato tradotto in varie lingue e ora ne viene proposta la versione in lingua inglese, presupposto necessario per raggiungere i dentisti di tutto il mondo. Questo testo atlante, rivolto a protesisti e odontotecnici, tratta essenzialmente la realizzazione di protesi fissa con una chiusura marginale verticale. Solo alcune fasi sono sovrapponibili alle tecniche con chiusura orizzontale e tutti i passaggi descritti si intersecano tra di loro per portare a un corretto risultato finale.

Dottor Fabianelli, a chi è rivolto il testo e quali obiettivi si pone?

Il testo si rivolge a un'ampia platea di lettori. Chi non conosce la metodica delle preparazioni verticali trova tutta la procedura da eseguire, con i giustificativi bibliografici e i corretti timing procedurali. Il neolaureato o il collega poco avvezzo a trattare casi estesi troveranno certamente utile la parte riguardante l'occlusione e la gestione di tutti i passaggi clinici, mentre chi ha già frequentato corsi che trattano l'argomento potrà disporre di un utile testo per ripassare e mettere in ordine le cose ascoltate in precedenza. La forma è asciutta e sintetica, priva di eccessivamente sofisticate e ridondanti immagini, e finalizzata alla comprensione delle procedure descritte... insomma un testo base per approcciare in maniera corretta la protesi fissa con margini di finitura verticali. Tale approccio protesico è erroneamente considerato destinato ai casi di perio-protesi, mentre può essere impiegato tranquillamente per la routine protesica quotidiana dei nostri studi. Devo dire che l'idea di scrivere questo testo, nata da numerose chiacchierate con il mio amico e maestro Ezio Bruna, sembra aver portato i suoi frutti. Dopo un inizio un po' difficoltoso per far capire l'importanza del momento e della necessità della presenza di un testo che ci desse delle indicazioni su questo approccio protesico, molti colleghi hanno apprezzato il libro e i dati di vendita sono stati abbastanza buoni. Soprattutto importante è stato il fatto che il libro sia andato oltre i confini nazionali e sia stato tradotto in diverse lingue: spagnolo, portoghese prima di tutto; recentemente è stato tradotto anche in inglese con l'aiuto del collega Jason Smithson, cosa che ci permetterà di raggiungere praticamente tutti i colleghi del mondo.

Quali sono i vantaggi della tecnica protesica con chiusura marginale verticale?

Premesso che non esiste una metodica in assoluto superiore all'altra in termini di successo clinico, i vantaggi vanno cercati nei passaggi e nella personali preferenze del clinico stesso. Preparare un dente a finire è certamente una procedura semplice e veloce, ma non necessariamente facile. Come tutte le procedure necessita quindi di una curva di apprendimento per potere poi diventare fruibile e di facile impiego. Molti passaggi clinici, come la parallelizzazione di più monconi, la ribasatura, la collocazione dei fili retrattori per l'impronta, l'impronta stessa oppure i controlli delle strutture sono molto intuitivi e veloci. L'estetica ottenibile è decisamente gradevole, specialmente se il tecnico sa gestire in maniera ottimale i bordini metallici o se si utilizza una struttura metalfree in zirconia. Tutto il protocollo poi permette di finalizzare in tempi protocollati e certi il manufatto protesico. Insomma, se il protocollo protesico viene eseguito lege artis, l'odontoiatra ha la possibilità di eseguire in maniera predicibile e veloce la gran parte delle terapie protesiche. Gli stessi ampi margini di correzione in laboratorio e in studio utilizzabili nella metodica rendono poi le preparazioni verticali qualcosa di dinamico e attivamente gestibile.

Quali sono gli aspetti più critici e delicati correlati a questo approccio?

Il problema principale che vedo attualmente è quello della tendenza a semplificare e a banalizzare la metodica proponendola come "facile e per tutti" e la tendenza a scordare gli eventuali problemi parodontali dei pilastri, che nell'immediato post-preparazione sembrano aver risolto tutte le problematiche perio... e che invece devono essere assolutamente affrontate! Importante poi è collaborare con un tecnico che sappia perfettamente gestire tutti i passaggi di laboratorio peculiari di questa metodica. Come sempre l'odontotecnico è il vero copilota delle nostre terapie protesiche e, senza il suo valido e dotto apporto, tutta la nostra terapia protesica va a farsi benedire. Bisogna poi stare molto attenti alle procedure cliniche, specialmente durante la preparazione, al fine di non ledere l'attacco connettivale e magari successivamente impedendo la guarigione perché ci abbiamo messo un bordo protesico. Al fine di evitare preparazioni decisamente traumatiche all'interno del parodonto, il dottor Bruna ed io abbiamo messo a punto delle frese con dei markers a due, quattro e sei millimetri che ci informano visivamente di quanto si stia entrando all'interno del solco stesso, utilizzando la fresa come una sonda parodontale.

Quali sono le indicazioni e le controindicazioni?

Le indicazioni sono principalmente quelle della protesi fissa tradizionale, dalla corona singola a lavori estesi, come ponti e arcate splintate complete. Certo attualmente dobbiamo fare una discriminante sulle indicazioni della protesi. Molte potenziali corone singole oggi vengono sostituite nel piano di terapia da restauri parziali adesivi in ceramica mentre gli impianti spesso e volentieri sostituiscono i più tradizionali ponti. Tuttavia dove necessario, nei rifacimenti, nei casi di estrema perdita di sostanza e di impossibilità di applicare la diga di gomma e nei casi estesi di perio-protesi, tale metodica è assolutamente indicata. Vista la impossibilità di poter applicare la diga di gomma in un moncone preparato a finire, io preferisco non utilizzare le preparazioni a finire se prevedo una cementazione adesiva in associazione, per esempio, a un disilicato di litio, e nessuno mi impedisce di preparare con un chanfer, decisamente adatto all'utilizzo della diga di gomma!

Si tratta di una procedura complessa oppure è alla portata di tutti?

La procedura non è più complessa di altre procedure protesiche, ma necessita di una curva di apprendimento e di una rigorosa applicazione per poter ottenere risultati predicibili e soddisfacenti. Questa considerazione vale per tutte le procedure mediche, che hanno nella predicibilità e nella ripetibilità uno dei maggiori punti di forza. Mi spiego: se decidiamo di seguire questo protocollo, non dobbiamo poi metterci del nostro creando a caso delle variabili che appunto deviano, non sempre in maniera positiva, l'iter protesico. Quindi conoscenza e applicazione sono indispensabili per poter ottenere ottimi risultati clinici.

È una tecnica che viene adeguatamente insegnata al corso di laurea in odontoiatria oppure esiste una necessità formativa a cui questo libro risponde?

Questa metodica non è l'unica ad essere insegnata in università. Dipende proprio dal titolare dell'insegnamento e dalle sue scelte protesiche dare spazio a questa o ad altre procedure protesiche che, ripeto, se ben eseguite daranno comunque ottimi risultati. Certamente questo libro può illustrare in maniera esaustiva tutte le procedure della protesi con margini di chiusura verticali, e quindi essere di ausilio nello studio delle stesse. Inoltre la presenza di video e la ricca letteratura presente rendono agevole ulteriori approfondimenti personali.

Adelmo Calatroni

 

A questo link è possibile acquistare il testo in lingua italiana

Articoli correlati

8 relatori di fama internazionale, 8 moduli videoregistrati per un totale di 16 ore formative per valutare le varie scelte di come approcciare un caso mono e pluri-disciplinare in un corso unico di...


10 ore di aggiornato valido per l’assolvimento dell’obbligo annuale. Update circa la gestione delle attrezzature ed i macchinari presenti in uno studio odontoiatrico


Corso FAD EDRA da 5 moduli ECM per un totale di 25 ore formative, coordinatore scientifico il prof. Giovanni Maria Gaeta


cronaca     09 Aprile 2024

Endocrown, il nuovo libro EDRA

Già un best-seller il libro Di Spreafico. Chirico e Gagliani che approfondisce una nuova via per la ricostruzione dei denti trattati endodonticamente


Il prof. Massimo Gagliani ha (video) incontrato Alessando Preti autore del libro EDRA sul tema 


A pochi giorni dalla firma dell'accordo Stato Regioni sul profilo dell'ASO ANDI ed in particolare ANDI Como, sezione che da sempre si dedica alla formazione degli ASO è stato presentato al...


Una guida destinata a professionisti e clinici per rispondere alle esigenze della pratica quotidiana, che non solo fornisca strumenti per individuare il corretto approccio chirurgico, ma affronti il...


Dalla diagnosi strumentale radiologica utilizzata per ricavare immagini della testa del paziente, all'anatomia del cranio, fino alla presentazione dei sei metodi di analisi cefalometrica maggiormente...


Il web brulica di persone alla ricerca di informazioni sanitarie per risolvere un problema personale o di un loro congiunto. Per il dentista, oggi, è indispensabile essere presente là...


Il test è un innovativo supporto per l’odontoiatra e l’igienista dentale per la prevenzione, l’individuazione precoce e il trattamento personalizzato di malattie correlate...


Offrono un altissimo grado di precisione perché sono progettati digitalmente su software, in base alle indicazioni derivanti dalla diagnosi del paziente


Altri Articoli

In vista della Giornata nazionale della salute della donna, la prof.ssa Nardi riflette sulla medicina personalizzata al genere applicata alla salute orale

di Prof.ssa Gianna Maria Nardi


È stato nominato nel corso della recente Assemblea Generale dell'EFP. Espandere la leadership della Federazione, incentivare la formazione dei clinici,...


E’ possibile recuperare le ore mancanti e in attesa di recuperarle l’ASO può comunque essere assunto? Il parere di ANDI, IDEA e del SIASO 


La fotografia dall’indagine dell’Osservatorio Sanità di Unisalute: Un italiano su tre non fa una visita odontoiatrica o una seduta di igiene orale da oltre tre anni


Nuova puntata del podcast Dentechstry di IDI Evolution. Protagonisti di questa puntata, l’odontoiatra Gabriella Grassi e lo psicologo Feliciano Lizzadro. Il tema la medicina...


Immagine d'archivio

Dopo la sentenza del Tar era tornato il “concorsone”,  ma adesso i giudici del Consiglio di Stato hanno riabilitato il TolC test online. Cosa potrà cambiare?


Obiettivo: formare in real time i professionisti del dentale attraverso la realtà aumentata attraverso un'esperienza di apprendimento personalizzata con consulenze live a distanza


Tra abbuoni ed atre riduzioni, un odontoiatra che lo scorso triennio ha raccolgo almeno 120 crediti può assolvere l’obbligo formativo di questo triennio recuperando 46 crediti in tre anni, ecco...


Intervista con Karim Boussebaa, Executive Vice President and Managing Director, iTero Scanner and Services Business di Align Technology


La norma contenuta nel Decreto PNRR non convince il Sindacato Italiano Medici di Medicina Ambulatoriale e del Territorio (SIMMAT)


A poche settimane dalla scadenza per la re-iscrizione al Registro dei fabbricanti, una utile guida di ANTLO per capire e determinare la classe di rischio dei dispositivi fabbricati


Le tempistiche e le indicazioni per presentare domanda per essere iscritto nell’elenco presso i Tribunali. Ma chi è il CTU e quali le sue funzioni ed i suoi compiti?


8 relatori di fama internazionale, 8 moduli videoregistrati per un totale di 16 ore formative per valutare le varie scelte di come approcciare un caso mono e pluri-disciplinare in un corso unico di...


Sovente, direi sempre, le lotte sindacali contro le norme che impongono nuovi adempimenti si concentrano sulla burocrazia, sulle responsabilità, sull’opportunità, quasi mai sulle sanzioni. Forse...

di Norberto Maccagno


Corsi ECM

 
 
 
 
 
 

Il Podcast
dell'Innovazione
Odontoiatrica

TUTTI GLI EPISODI
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

La lezione di storia dell’odontoiatria del prof. Guastamacchia

 
 
 
 
chiudi