Si svolgerà il 19 e 20 novembre, a Bologna, con il titolo “Attualità in protesi: alla ricerca di risposte”. Ne abbiamo parlato con il Presidente dell’Accademia, Riccardo Del Lupo, e con il Dirigente della Sezione Odontotecnica, Paolo Smaniotto
In vista del 40° Congresso Internazionale AIOP che si svolgerà a Bologna il 19 e 20 novembre, abbiamo sentito il presidente dell'Accademia Italiana Odontoiatria Protesica il dott. Riccardo Del Lupo e Paolo Smaniotto dirigente della sezione odontotecnici.
AIOP è arrivata al suo 40° Congresso Internazionale: un traguardo che assume, oggi, un significato ancora più rilevante. Che risposta vi aspettate?
P.S. Sono già stato Dirigente dell’Accademia e assieme al Presidente dottor Gaetano Calesini abbiamo festeggiato il 30° Congresso Internazionale AIOP.
Ora a distanza di 10 anni i Colleghi Soci Attivi mi hanno rinnovato la loro fiducia in questo biennio nel rieleggermi Dirigente con Presidente il dottor Riccardo Del Lupo.
Un decennio ricco di cambiamenti sostanziali per le nostre professioni di protesisti tecnici e clinici; un’evoluzione definita “transizione analogico/digitale” ricca di proposte e di stimoli.
Come se non bastasse, negli ultimi 2 anni siamo stati “travolti” da una infopandemia senza precedenti nella storia umana.
Poter tornare a confrontarci di persona al prossimo 40° Congresso Internazionale AIOP è già un enorme risultato. Purtroppo le normative di legge impediscono l’abituale afflusso di colleghi all’evento e per questo motivo, nel voler garantire l’aggiornamento di qualità offerto da AIOP, abbiamo realizzato una coinvolgente formula di assoluta novità alla quale i partecipanti potranno dire “io c’ero”.
Avete deciso di optare per una formula “ibrida” e un format innovativo: questo aprirà le porte a un diverso, e maggiore, target di partecipanti?
R.D.L. La nuova formula proposta in realtà intende soddisfare primariamente chi, conoscendo AIOP, sa che ciò che proponiamo è “aggiornamento di qualità”. Certamente la formula renderà l’evento del 40° anno unico ma non irripetibile, anzi siamo certi che come in molte altre occasioni AIOP verrà presa ad esempio e “altri” cercheranno di imitarla.
Ciò non di meno AIOP sarà sempre riconosciuta come “l’unica originale casa dei protesisti clinici e tecnici”.
Tra i numerosi temi scientifici multidisciplinari che verranno affrontati, quali delineeranno maggiormente nuovi scenari in ambito protesico?
R.D.L. Il programma messo a punto dalla Commissione Scientifica AIOP come sempre è frutto di un’attenta analisi di quanto tocca più da vicino le nostre professioni. Nello specifico, ci siamo posti delle domande cercando di dare risposte chiare e concrete attraverso le quali poter affrontare ciò che quotidianamente ci viene chiesto.
Le risposte verranno date da un parterre di relatori internazionali di grande livello. Si presentano nuovi scenari all’aprirsi di rinnovate conoscenze: questa è la missione AIOP.
La giornata di sabato è focalizzata su estetica e digitale, due temi centrali nella moderna protesi: quali le novità?
R.D.L. Sappiamo che estetica è “interazione di fattori culturali e socio-economici”. Oggi abbiamo strumenti digitali raffinati che arricchiscono quest’interazione in modo globale e l’avvento dell’informatica ci dà nuove possibilità operative e durante le giornate congressuali verranno sviscerate le novità di maggior interesse, dalla previsualizzazione clinica della prescrizione protesica alla progettazione e realizzazione tecnica CAD/CAM con l’utilizzo di materiali metallici e non metallici.
Significativa la presenza degli odontotecnici: quale il loro ruolo futuro? Che rilevanza ha la sinergia odontoiatra-odontotecnico?
P.S. La determinante e irrinunciabile sinergia “odontoiatra-odontotecnico” è sempre più evidente. Ora più che mai è necessario che le competenze delle due professioni vengano implementate e gestite da enti, università, accademie di riconosciuta autorevolezza scientifica.
In momenti di transizione come quelli che stiamo attraversando è necessario filtrare/selezionare le numerosissime proposte cliniche e tecniche che emergono, implementandole ma rimanendo all’interno del “solco di qualità” da sempre espresso in AIOP dove la figura professionale dell’odontotecnico, arricchita delle necessarie competenze informatiche, ha nuove e avvincenti possibilità di affrontare ciò che da sempre è il nostro obiettivo: “la realizzazione di dispositivi protesici” non standard ma ad personam, dispositivi unici e irripetibili come lo è ciascuno di noi.
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