Sarà il Governo a decidere se gli studi odontoiatrici e quelli medici dovranno dotarsi della sorveglianza sanitaria in merito al rischio di ferite dovute dall'utilizzo di strumenti da taglio ed aghi emanando il testo definitivo del recepimento della Direttiva europea (che non lo prevede, almeno in modo così esplicito).
Le Commissioni riunite Lavoro e Affari Sociali della Camera nella seduta del 28 gennaio e quelle Lavoro ed Igiene Sanità del Senato nella seduta del 30 gennaio hanno infatti dato il parere favorevole al testo presentato ma con alcune osservazioni.
Al Senato, fa notare ANDI in una nota, nel testo licenziato dalle Commissioni Lavoro ed Igiene Sanità si chiede al Governo "di valutare l'opportunità di riformulare la disposizione concernente l'obbligo di sorveglianza sanitaria di cui all'articolo 1, comma 1, capoverso 286-sexies dello schema di decreto legislativo, al fine di chiarire che tale misura di prevenzione specifica deve essere adottata qualora risulti necessaria in funzione dei risultati della valutazione dei rischi, in aderenza a quanto previsto dall'articolo 14 della direttiva 2000/54/CE".
"Ovvero, come avevamo richiesto, di non rendere obbligatoria l'adozione per gli studi medici ed odontoiatrici della sorveglianza sanitaria per i dipendenti", sottolinea ANDI.
Meno attenzione per le richieste dei dentisti dalla Camera dove le Commissioni riunite di Lavoro ed Affari sciali pur sottolineando la richiesta di ANDI (lo ha fatto il relatore Andrea Cecconi) volta a "mitigare l'obbligo tassativo per tutti i datori di lavoro di adottare la sorveglianza sanitaria per i dipendenti all'interno degli ambulatori dentistici o, comunque, di limitarla ai soli casi ritenuti necessari", non hanno ritenuto di mettere nero su bianco la richiesta, anzi si chiede ai parlamentari di " non abbassare l'attenzione su un tema delicato come quello della vigilanza medica e della sicurezza sui luoghi di lavoro".
La decisione passa al Governo che dovrà emanare il testo definitivo.
"Si tratta ora di far recepire al Governo -commenta ANDI- l'osservazione formulata del Senato e l'azione di ANDI sarà quindi concentrata su questo delicato passaggio"
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