Obiettivi
La progressione della parodontite è estremamente variabile tra individui sia in termini di decorso spontaneo sia in corso di trattamento. Solo alcuni dei determinanti del rischio sono rilevanti per la formulazione della diagnosi parodontale. Lo scopo del presente lavoro è illustrare, con l'ausilio di due casi clinici paradigmatici, come l'applicazione di un metodo semplificato per la valutazione del rischio parodontale (UniFe), elaborato e proposto dal Centro di Ricerca per lo Studio delle Malattie Parodontali e Peri-Implantari dell'Università di Ferrara, possa consentire di discriminare diversità nel rischio parodontale in pazienti con sovrapponibile severità della parodontite.
Materiali e metodi
L'applicazione del metodo di valutazione del rischio UniFe è stata descritta nei suoi step operativi. Il livello di rischio parodontale in accordo al metodo UniFe è stato poi calcolato in due pazienti affetti da parodontite di grado severo.
Risultati
Nonostante la stessa severità della parodontite, i due pazienti sottoposti a valutazione prognostica hanno mostrato livelli di rischio diversi. Il metodo UniFe ha permesso di evidenziare come la prognosi più sfavorevole fosse determinata dall'esposizione a fattori di rischio ambientali (fumo) e da una maggiore prevalenza del sanguinamento gengivale.
Conclusioni
Dati preliminari sembrano indicare che, tra i metodi attualmente disponibili, UniFe rappresenti uno strumento semplice e affidabile per la valutazione del rischio parodontale. L'utilizzo del metodo UniFe consente di discriminare livelli di rischio diversi in pazienti che hanno la stessa severità della malattia.
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