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07 Aprile 2016

Spesometro: è caos interpretativo. Un comunicato stampa sconfessa la legge di Stabilità e la prima interpretazione delle Entrate. Ora si deve inviare. ANDI: situazione assurda


"I soggetti che inviano al Sistema tessera sanitaria i dati relativi alle prestazioni erogate nel 2015 sono i seguenti: le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, i policlinici universitari, le farmacie, pubbliche e private, i presidi di specialistica ambulatoriale, le strutture per l'erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa, gli altri presidi e strutture accreditati per l'erogazione dei servizi sanitari e gli iscritti all'Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri".

Questo quanto contenuto in un comunicato stampa diffuso ieri 6 Aprile dall'Agenzia delle Entrate.

Comunicato con il quale si informa del provvedimento con il quale l'Agenzia esclude, anche per il 2015, le amministrazioni pubbliche e quelle autonome dall'invio dello Spesometro e va incontro alle richieste di commercianti al dettaglio e tour operator limitando anche per quest'anno l'obbligo di comunicazione delle operazioni IVA.

Ma nel provvedimento oggetto del comunicato non c'è traccia della precisazione sul parziale obbligo per chi ha inviato i dati attraverso il Sistema Tessera Sanitaria.

Cerchiamo di mettere un po' d'ordine

A fine 2015 viene approvato nella legge di Stabilità uno specifico comma che sancisce che dal 1 gennaio 2016 "Al fine di semplificare gli adempimenti dei contribuenti, in via sperimentale, per l'anno 2016, l'obbligo di comunicare le 2 operazioni di cui al comma 1 è escluso per coloro i quali trasmettono i dati al Sistema tessera sanitaria ai sensi dell'articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175".

Non a caso tutti i media, Odontoaitria33 compresa, evidenziavano l'esonero dello Spesometro per dentisti e medici che avevano inviato i dati delle fatture emesse ai propri pazienti attraverso il STS.

I problemi nascono quando, in vista della scadenza dell'invio dello Spesometro, alcuni commercialisti hanno chiesto chiarimenti agli Uffici territoriali delle Entrate che hanno deciso di interpretare che l'esonero fosse solo "oggettivo, ovvero per i soli dati inviati attraverso il STS e non "soggettivo", ovvero per il contribuente e quindi per tutti i dati.

Una interpretazione del tutto "illogica e contraria alla ratio di semplificazione e sburocratizzazione degli adempimenti fiscali l'imporre ai dentisti libero professionisti un adempimento duplicato in uno stesso anno solare" ha scritto venerdì 1 aprile ANDI all'Agenzia delle Entrate chiedendo di inviare una comunicazione ufficiale alle sedi territoriali, indicando di rispettare quanto previsto dalla legge di Stabilità.

Poche ore dopo, sul sito dell'Agenzia delle Entrate, compare un comunicato stampa con il quale si preannuncia l'emanazione di un provvedimento in cui vengono esonerate dall'invio dello Spesometro le PA ed altre categorie. In quel comunicato, come se fosse stato inserito all'ultimo momento in quanto non c'erta con l'oggetto del comunicato stesso, viene riportato: "le Entrate ricordano che, in base a un'altra semplificazione prevista in via sperimentale per l'anno 2016 dalla legge di Stabilita, sono esclusi dallo Spesometro anche i soggetti che trasmettono i dati relativi alle spese sanitarie al sistema Tessera sanitaria".

Ieri 6 aprile viene pubblicato il provvedimento sull'esonero della PA, preannunciato nel comunicato del 1 aprile, ma nessun cenno agli obblighi per medici e dentisti.

Verso sera, sempre sul sito delle Entrate, compare il comunicato stampa dove si informa delle novità contenute nel provvedimento e nel quale viene specificato, anche, l'obbligo per medici e dentisti diverso da quanto previsto, o supposto, nella legge di Stabilità.

Cose prevede questa ultima interpretazione dell'ufficio stampa delle Entrate?

Secondo quanto riportato nel comunicato stampa, gli iscritti all'Ordine degli odontoiatri devono inviare attraverso lo Spesometro "solo" i dati non inviati attraverso il STS (per esempio quelli riferiti alle fatture d'acquisto). Se questo crea però problemi (per esempio molti commercialisti hanno caricato tutti i dati nel loro software e non riescono a separarli), possono inviare anche i dati già inviati. Quindi, di fatto, la semplificazione prevista dalla Stabilità non ha nessun effetto, anzi complica ancora di più la vita di medici e dentisti.

Come devono comportarsi gli studi odontoiatrici?

"Non so cosa dirle", risponde ad Odontoiatria33 il presidente ANDI Gianfranco Prada, "in un Paese normale una legge dovrebbe valere di più di un comunicato stampa e quindi lo Spesometro non va inviato. Ma a quanto pare non siamo in un Paese normale".

"Questa mattina abbiamo inviato l'ennesima richiesta al Direttore dell'Agenzia delle Entrate, al Viceministro del MEF ed al sottosegretario del MEF chiedendo di mettere fine a questa paradossale situazione nella quale un giorno le Entrate confermano quanto previsto dalla Legge di Stabilità ed il giorno dopo ricambiano idea. Con i nostri consulenti stiamo anche studiando come muoversi per tutelare i Soci".

Norberto Maccagno

Sul'argomento leggi anche:

4 Aprile 2016: Spesometro, nascono dubbi sull'esonero totale per i dentisti. ANDI scrive alle Entrate e dice: la norma è chiara e va applicata

6 Aprile 2016: Spesometro i chiarimenti per i dentisti arrivano da un comunicato stampa ma non si trovano nella circolare annunciata. Prada: "non è un Paese normale"

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