Luci ed ombre dalle anticipazioni dell'indagine Doxa, per conto dell'Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica (AIOP), presentata questa mattina alla stampa e che sarà ampiamente illustrata sabato a Bologna durante il XXXV congresso Internazionale che si apre domani a Bologna.
Attraverso un'intervista telefonica effettuata su di un campione composto da 800 cittadini rappresentativi della popolazione italiana con fascia di età tra i 40 ed i 75 anni, l'indagine ha cercato di capire lo stato della salute orale dei nostri connazionali ed il loro rapporto con edentulia e protesi.
Dai dati presentati nella fascia di età presa in considerazione sono ben 7 su 10 gli italiani a cui mancano uno o più denti naturali: in media, i 40-44enni ne hanno già persi 4 ma si arriva a 10 negli over 65. Percentuali che tradotte in numeri fanno 19 milioni gli italiani a cui manca almeno un elemento dentale e solo uno su 4 ha deciso di ripristinarlo protesicamente.
Solo il 30% degli italiani tra i 40 e i 75 anni può vantare di avere ancora tutti i denti naturali. Gli altri, meno fortunati, sono circa 19 milioni e, in 1 caso su 4, hanno perso almeno 8 denti. Ciononostante, il 27% non è intervenuto per ripristinare gli elementi mancanti, benché la loro perdita venga percepita come un evento molto grave, con serie conseguenze a livello fisico e psicologico. Più penalizzati gli over 65, i soggetti poco scolarizzati e chi non ha seguito una corretta prevenzione, saltando i controlli periodici dal dentista.
"Un problema sociale" ha evidenziato il presidente AIOP Fabio Carboncini ricordando come "l'edentulia, parziale o totale, è un fenomeno con un notevole impatto socio-sanitario: se non opportunamente trattata, ripristinando gli elementi dentari mancanti, può avere serie ripercussioni sulla capacità masticatoria ma anche sulla vita di relazione, sulla salute globale del paziente - specie se anziano - e sulle sue funzioni cognitive".
"La perdita dei denti naturali è un fenomeno pervasivo tra gli italiani over 40, al punto da poterlo definire un vero problema di salute pubblica", ha esordito Massimo Sumberesi, Head of Doxa Marketing Advice. "Al 70% degli intervistati manca almeno un dente: in media, i 40-44enni ne hanno persi 4 e i 65-75enni 10. Proprio nel segmento più agé si riscontra la situazione più critica, con un numero medio di denti naturali residui inferiore a 20. In generale, giocano un ruolo differenziale l'età e la scolarità del campione: più aumentano gli anni e diminuisce il livello di istruzione, più i soggetti tendono a trascurare il problema. La nostra indagine ha rilevato che gli anziani e le persone culturalmente meno evolute sono anche più fatalisti e rassegnati nei confronti dell'edentulia. Paradossalmente, chi ha meno denti si sottopone anche con minore frequenza a visite di controllo. Nel complesso, sebbene la maggioranza degli interpellati dichiari che la perdita della dentatura si possa prevenire, i comportamenti messi in atto non sempre sono coerenti e corretti, ai fini di una reale prevenzione".
Nel dettaglio, la ricerca ha rilevato che, per il 77% del campione, perdere i denti è un evento molto traumatico, soprattutto se riguarda quelli anteriori. Più sensibili al tema le donne, i soggetti più scolarizzati, i 45-64enni e i residenti al Nord Italia. Molteplici le conseguenze citate, di carattere fisico ma anche psicologico: difficoltà di masticazione (33%), senso di vergogna (23%), problemi digestivi (22%), tendenza all'isolamento (15%), minore autostima e difficoltà nel parlare (9%), disturbi mentali e cognitivi (6%).
Benché 1 intervistato su 2 consideri la perdita dei denti qualcosa di ineluttabile, legato all'invecchiamento, alla domanda specifica sulle possibilità di prevenzione il 91% si dice convinto che il fenomeno si possa evitare, ma i comportamenti adottati sono poco in linea con questo scopo: il 20% ritiene sufficienti, infatti, un'attenta igiene orale e sani stili di vita, senza doversi sottoporre a periodiche visite di controllo; 1 su 6 non va dal dentista da oltre un anno e il 30% vi si reca solo se ha una criticità da risolvere. A frequentare poco lo studio odontoiatrico sono soprattutto gli over 65, con pochi denti, bassa scolarità e residenti nel Centro-Sud, ossia le categorie più a rischio di sviluppare problemi di salute causati da una masticazione compromessa.
Complice una prevenzione non adeguata, restano al massimo 20 denti naturali al 43% dei soggetti tra i 65 e i 75 anni, al 25% dei 55-64enni ma anche al 13% dei 40-54enni. Il 15% degli over 65 ne è del tutto privo. Un risultato che vede l'Italia in ritardo rispetto agli obiettivi OMS: l'Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, consapevole dello stretto rapporto tra capacità masticatoria e qualità di vita, si è riproposta di ridurre entro il 2020 il numero di pazienti edentuli e aumentare la percentuale di 80enni con almeno 20 denti naturali residui.
Non solo: la ricerca ha anche evidenziato un approccio sbagliato alle cure. Oltre un quarto dei soggetti (27%) che hanno sperimentato la perdita di elementi dentari non si è rivolto al dentista, per reintegrarli con una protesi. Di questi, metà rivela di non averne "sentito la necessità" ma anche gli aspetti economici (28%) e il timore di provare dolore (17%) sembrano aver influito.
"Nel 2003 l'OMS ha dichiarato che lo stato di salute orale rappresenta un elemento determinante nel mantenimento del benessere generale, riconoscendo per la prima volta l'influenza che l'apparato masticatorio può esercitare sul resto dell'organismo", ha spiegato Fabio Carboncini. "Facendo una proporzione in base ai dati rilevati nel sondaggio, 5 milioni di italiani fra i 40 e i 75 anni hanno deciso di non reintegrare i denti mancanti. Nel gruppo dei 65-75enni, un terzo del campione ha perso oltre 10 denti, con serie ripercussioni sulla funzione masticatoria. Recenti lavori scientifici hanno fatto il punto sulle attuali conoscenze circa il rapporto tra masticazione e funzioni cerebrali superiori. Oggi sappiamo che l'atto masticatorio favorisce l'afflusso di sangue al cervello e agisce positivamente su memoria, apprendimento e stato di veglia. Una masticazione ridotta, invece, costituisce un fattore di rischio epidemiologico per lo sviluppo di deficit cognitivi, demenza e sindromi depressive. La riabilitazione protesica di pazienti parzialmente e totalmente edentuli rappresenta quindi un intervento indispensabile non solo per contribuire a un bel sorriso e a migliori condizioni di nutrizione, ma anche per rallentare i processi d'invecchiamento del sistema nervoso centrale negli anziani. Questo sarà uno dei temi al centro del nostro Congresso; oltre a discuterne in contesti scientifici, tuttavia, è necessario sensibilizzare i cittadini sulle possibili conseguenze della perdita dei denti e sulla necessità di ripristinare la funzione".
Funzione masticatoria a parte, per la maggioranza del campione - soprattutto le donne, i soggetti più scolarizzati e under 54 - anche la componente estetica ha notevole rilevanza. In presenza di elementi dentari sani ma brutti, infatti, secondo il 55% degli interpellati è sempre necessario intervenire mentre il 18% prenderebbe in considerazione questa ipotesi solo per i denti anteriori.
"Una percentuale superiore al 50% degli intervistati mostra attenzione alla condizione estetica dei denti", ha commentato Carlo Poggio, Consigliere AIOP. "In passato, nelle situazioni in cui questo aspetto risultava molto compromesso, la possibilità di miglioramenti tramite terapie protesiche era molto difficile. Oggi l'evoluzione sia dei materiali, sempre più estetici e con caratteristiche meccaniche migliori, sia delle tecnologie - con i sistemi di produzione digitali, dall'impronta alla realizzazione delle protesi - consente di trattare queste situazioni, quando indicato, con semplicità e prevedibilità. Il fattore umano resta ovviamente fondamentale, per la definizione della diagnosi e delle priorità di trattamento di ogni singolo paziente. Per questo motivo, AIOP da quasi 40 anni si occupa di formazione e aggiornamento culturale in ambito protesico: solo nelle mani di operatori qualificati i sistemi più avanzati possono essere utilizzati per garantire trattamenti finalizzati al mantenimento e al miglioramento della salute orale".
Infine, secondo la ricerca Doxa, le protesi più diffuse tra chi ha scelto di rimpiazzare i denti mancanti sono i ponti (42%) e gli impianti (38%); scheletrati (13%) e protesi totali rimovibili (8%). La quasi totalità dei pazienti (99%) ha preferito rivolgersi a un professionista in Italia, sfatando così il mito dei viaggi nell'Est Europa per cure low lost. Il grado di soddisfazione è decisamente elevato, sia per il lavoro del dentista (molto soddisfatti 64%) sia per la soluzione protesica utilizzata (molto soddisfatti 60%), che mediamente dura da 11 anni. Un dato positivo, a conferma del livello di alta specializzazione che oggi contraddistingue l'odontoiatria italiana.
Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati
Si terrà dal 15 e 16 marzo 2024 a Riccione. Obiettivo: esplorare le frontiere emergenti della disciplina clinica e della ricerca ortodontica applicate alla protesi
“Il restauro dell’elemento singolo in protesi fissa: dal caso semplice alla riabilitazione estesa”, è il titolo dell’edizione numero 15 del Meeting Mediterraneo di AIOP che si terrà a...
L’incontro organizzato dall’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica ruota attorno agli aspetti clinici e tecnici per il benessere generale del paziente. Approfondiamo i...
di Lorena Origo
Prove tecniche di ripresa dopo la pandemia, del nuovo corso societario AIOP - Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica - che il 2 e 3 luglio ha proposto nel sontuoso Palazzo di Varignana (BO) il...
cronaca 26 Aprile 2021
Eletta la nuova squadra che affiancherà il presidente Del Lupo fino a fine mandato. Paolo Smaniotto dirigente della sezione odontotecnica
interviste 25 Novembre 2016
Tra i tanti quesiti che la ricerca Doxa-AIOP ha posto agli italiani c'era anche quello che cercava di capire se fossero chiare le differenze tra dentista ed odontotecnico.Questo il quesito posto:...
inchieste 24 Novembre 2016
Tra le tante informazioni interessanti emerse dalla ricerca DOXA-AIOP sulla salute orale degli italinai, quelle legate alla mancanza degli elementi dentali ed alla protesizzazione rappresentano un...
O33ricerca 12 Settembre 2024
Lo studio ha valutato la concordanza tra le decisioni di trattamento tra dentisti che hanno effettuato esami tradizionali di persona utilizzando apparecchiature mobili e altri...
di Lara Figini
Il Ministero della salute pubblica sul proprio sito il Protocollo di intesa che disciplina la collaborazione tra il Ministero della salute e tutti gli attori coinvolti
O33approfondimenti 02 Agosto 2024
Da FDI una serie di utili strumenti per tutelare la salute orale nelle persone anziane. In particolare un questionario per capire la fragilità clinica ed una serie di esercizi...
approfondimenti 19 Luglio 2024
La guida degli esperti sulla connessione tra salute orale e salute neurologica: ecco perché lavarsi i denti è un’abitudine essenziale
L’Ordine dei dentisti spagnoli indica alcuni semplici consigli che potrebbero essere utile trasferire ai pazienti prima delle vacanze estive
DiDomenica 06 Ottobre 2024
“Il mio è stato un lavoro di ripiego, ormai posso dirlo. A vent’anni volevo studiare giornalismo, ma non ho avuto nemmeno il coraggio di chiederlo ai miei. Si sarebbero...
Aziende 04 Ottobre 2024
Promuovere l'igiene orale tra i più giovani: un progetto educativo per sensibilizzare gli studenti sulla salute dentale.
Cronaca 04 Ottobre 2024
Le nuove composizioni delle CAO di Agrigento; Brindisi; Genova; Modena; Palermo; Pordenone, Roma
“L'esercizio della professione sanitaria in forma d'impresa: La Società Tra Professionisti: principi e adempimenti normativi”, il titolo del libro
Cronaca 04 Ottobre 2024
Chi può richiederlo, per quali scopi può essere utilizzato, come fare a richiederlo. Sul sito ENPAM la guida
Cronaca 03 Ottobre 2024
Con l’assoluzione perché il fatto non sussiste si chiude una vicenda giudiziaria durata tre anni
Approfondimenti 03 Ottobre 2024
Un'occasione per ricordare ai propri pazienti l'importanza di sorridere ma anche di sorridere con un sorriso sano, e non solo per un fattore estetico
Approfondimenti 03 Ottobre 2024
Denise Calzolari, igienista dentale, ricorda i consigli che possono essere dati ai pazienti sull’importanza di prendersi cura dei propri denti ogni giorno
In occasione del World Smile Day, ecco il decalogo a firma di Straumann Group e del Dott. Carosi con curiosità sulla salute orale e consigli per un sorriso bello e sano
Cronaca 02 Ottobre 2024
Il Ministro della Salute fa il punto sulla legge 33 del 2023 che rappresenta “uno dei capisaldi dell'azione di Governo e Regioni sulla quale misureremo anche la capacità e la lungimiranza del...
Nasce un progetto per spiegare che la masticazione è uno stimolo fondamentale per lo sviluppo delle piene potenzialità̀ intellettive e della memoria del bambino
Cronaca 02 Ottobre 2024
Due i corsi attivati, uno in provincia di Belluno ed uno tra Venezia e Treviso. Un terzo partirà nel 2025 a Vicenza
Dentisti e pediatri di libera scelta uniscono le forze per promuovere la prevenzione come stile di vita fin dai primi mesi di vita, per garantire una salute orale e generale duratura
O33Approfondimenti 01 Ottobre 2024
Dentisti e pediatri di libera scelta uniscono le forze per presentare il primo Manifesto per la salute orale dei più piccoli