HOME - Approfondimenti
 
 
21 Febbraio 2019

Odontoiatria protagonista della sanità integrativa, da Fondi prestazioni per mezzo miliardo di euro

Evio Pasca

Nella sanità integrativa, l’odontoiatria ha la parte del leone. Quanto suggerisce la logica, vista l’esclusione della maggior parte delle prestazioni odontoiatriche dai Livelli essenziali di assistenza del Sistema Sanitario Nazionale, è confermato ora anche dai numeri del Ministero della Salute, secondo i quali la spesa privata per la salute orale che passa per questo canale già supera mezzo miliardo di euro l’anno. Il primo Report System sull’Anagrafe dei fondi sanitari è stato reso pubblico il 19 febbraio in occasione dell’audizione di Andrea Urbani, Direttore Generale della Programmazione sanitaria, davanti alla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, impegnata in un’indagine conoscitiva sui fondi integrativi del Ssn. Qui il testo integrale LINK http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2822_allegato.pdf

La fotografia scattata dal Ministero è aggiornata al 2017, quando all’Anagrafe risultavano iscritti 322 fondi, 9 dei quali di tipo A, che erogavano esclusivamente prestazioni integrative, cioè extra Lea, e ben 313 di tipo B, il 97% del totale, che erogavano sia prestazioni integrative, sia prestazioni sostitutive del Ssn. Sono numeri in costante crescita, se si considera che nel 2010 i fondi iscritti all’anagrafe, presupposto per accedere ai sempre più generosi vantaggi fiscali e contributivi, risultavano 267. Si allarga anche la platea degli iscritti, con un’impennata negli ultimi anni: nel 2015 erano 7 milioni 494 mila, nel 2017 già 10 milioni 616 mila, tra lavoratori dipendenti e autonomi (7 milioni 754 mila), i loro familiari (2 milioni 161 mila), e pensionati e familiari di pensionati (701 mila).  

Nel 2016 (ultimo anno fiscale disponibile), i fondi sanitari di tipo B hanno erogato complessivamente prestazioni per circa 2,3 miliardi di euro, destinando il 38% della spesa, circa 754 milioni di euro, a prestazioni extra Lea. Tra queste, un peso preponderante lo hanno avuto proprio le prestazioni di assistenza odontoiatrica, costate 509 milioni di euro, contro i 154 milioni delle altre “prestazioni sociale e sanitarie” e i 90 milioni di quelle “finalizzate al recupero della salute”. Un ruolo ancora più evidente se si considerano i fondi di tipo A: su 1,3 milioni di euro di prestazioni, quelle odontoiatriche valevano 1,2 milioni.  L’Anagrafe del Ministero classifica le prestazioni extra Lea in 4 categorie: prestazioni odontoiatriche, prestazioni sociali a rilevanza sanitaria, prestazioni sanitarie a rilevanza sociale e prestazioni finalizzate al recupero della salute. Nel 2016, ben il 33% degli oltre 300 enti, casse e società di mutuo soccorso iscritti hanno svolto fuori dai Lea esclusivamente assistenza odontoiatrica (con una spesa media di 343 mila euro) e appena il 2% non l'ha inserita nella sua offerta. 

Bisogna tenere presente anche che da quei numeri resta fuori parte del boom conosciuto dalla sanità integrativa negli ultimi anni, grazie a contrattazione collettiva e incentivi statali sul fronte del welfare aziendale. Basti pensare all’estensione delle coperture Fondo Mètasalute a tutti i metalmeccanici italiani, scattata nell’autunno 2017: oltre il 33% delle risorse impiegate nel primo anno di attività, quasi 50 milioni di euro, hanno riguardato proprio l’area odontoiatrica. (LINK http://www.odontoiatria33.it/inchieste/17447/da-metasalute-50-milioni-l-anno-in-prestazioni-odontoiatriche-per-una-media-di-75-euro-l-una.html) Intanto, però, le regole potrebbero cambiare: il ministero della Salute, ha spiegato Urbani nel corso dell’audizione, “sta lavorando a una proposta di ammodernamento in senso evolutivo e sistemico della normativa dei fondi sanitari e integrativi”. 

Il problema è che la sanità integrativa non è gratis per lo Stato. “Tutti questi fondi godono di benefici fiscali e contributivi incrementati con la legge di bilancio 2016 e 2017, estesi anche ai fondi di welfare aziendale fino a una decontribuzione o defiscalizzazione di 3600 euro a iscritto. Chiaramente questo è un costo della collettività legato alla missione che si chiede a questi fondi di realizzare”, ha ricordato il DG della Programmazione sanitaria, spiegando che “è al momento allo studio del Ministero della Salute un’ipotesi di rivalutazione della missione dei fondi sanitari integrativi nel più ampio ragionamento della sostenibilità del Ssn nel complesso”. 

“Vogliamo capire come tutte quante le risorse che a qualunque titolo vengono impiegate nella erogazione di assistenza sanitaria trovino spazi complementari ed evitino sovrapposizioni. In molti casi, tra le prestazioni erogate dai fondi sanitari c’è molta inappropriatezza, quindi ci sono delle prestazioni che potrebbero non essere erogate nell’interesse del cittadino, mentre ce ne sono altre che il Servizio Sanitario Nazionale è interessato a vedere erogate in una logica di complementarietà. Sul presupposto che, comunque, determinati soldi vengono spesi a favore dei cittadini - ha concluso Urbani - è bene che lo si faccia in una logica sistemica e unitaria”.


Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati

Articoli correlati

Presentato al IX workshop di economia in odontoiatria ANDI il progetto FAS. Un nuovo modello di sanità integrativa basato sulla premialità e la libera scelta dell’odontoiatra curante 


Fondazione GIMBE in Commissione al Senato: deregulation e scarsa trasparenza li hanno resi strumenti di privatizzazione e sostitutivi della sanità pubblica


Nel dibattito politico estivo, la sanità pubblica ed i problemi del nostro Servizio Sanitario Nazionale hanno occupato in più occasioni le pagine dei maggiori quotidiani nazionali (Corriere,...

di Norberto Maccagno


Monaco: la sanità integrativa non deve entrare in concorrenza con quella pubblica. Servono nuove regole in modo che il cittadino possa scegliere il medico da cui farsi curare


A colloquio con il neo presidente dott. Alberto di Feo: serve una regolamentazione diversa per tutelare i cittadini ma anche gli studi odontoiatrici


Ricerca UniSalute: tra le preoccupazioni degli italiani i costi delle cure dentistiche. Un terzo di chi acquisterebbe una polizza sanitaria chiede che contemplino anche le cure odontoiatriche


Il dott. Usoni si è fatto i calcoli di quanto costa trattare un paziente proveniente da un fondo. Calcoli alla mano lui, sembra, non starci dentro. Questo il suo racconto 


Sotto di tutti i limiti di un sistema che va profondamente riformato e che non ha trovato l’attenzione della Politica. I perché del dott. Damilano


In attesa di capire se e come l’Antitrust si interesserà dell’esposto promosso da ANOMeC, l’iniziativa ha già raggiunto un primo obiettivo: coinvolgere i media. Almeno il Data Room di Milena...

di Norberto Maccagno


La fotografia della sanità integrativa per le cure odontoiatriche attraverso i numeri e le criticità per pazienti e dentisti e la proposta di spostare i 4 miliardi di defiscalizzazione per...


Il fondo sanitario del settore metalmeccanico punta alla gestione diretta delle prestazioni sanitarie rese ai propri iscritti lasciando Rbm


Il Progetto del Prof. Pietro Ichino ha raccolto il sostegno di alcune CAO e dei principali sindacati, Società Scientifiche, Associazioni del settore odontoiatrico.


Altri Articoli

“Il mio è stato un lavoro di ripiego, ormai posso dirlo. A vent’anni volevo studiare giornalismo, ma non ho avuto nemmeno il coraggio di chiederlo ai miei. Si sarebbero...

di Norberto Maccagno


Promuovere l'igiene orale tra i più giovani: un progetto educativo per sensibilizzare gli studenti sulla salute dentale.


Le nuove composizioni delle CAO di Agrigento; Brindisi; Genova; Modena; Palermo; Pordenone, Roma


“L'esercizio della professione sanitaria in forma d'impresa: La Società Tra Professionisti: principi e adempimenti normativi”, il titolo del libro


Chi può richiederlo, per quali scopi può essere utilizzato, come fare a richiederlo. Sul sito ENPAM la guida


Con l’assoluzione perché il fatto non sussiste si chiude una vicenda giudiziaria durata tre anni


Un'occasione per ricordare ai propri pazienti l'importanza di sorridere ma anche di sorridere con un sorriso sano, e non solo per un fattore estetico


Denise Calzolari, igienista dentale, ricorda i consigli che possono essere dati ai pazienti sull’importanza di prendersi cura dei propri denti ogni giorno


In occasione del World Smile Day, ecco il decalogo a firma di Straumann Group e del Dott. Carosi con curiosità sulla salute orale e consigli per un sorriso bello e sano


Il Ministro della Salute fa il punto sulla legge 33 del 2023 che rappresenta “uno dei capisaldi dell'azione di Governo e Regioni sulla quale misureremo anche la capacità e la lungimiranza del...


Nasce un progetto per spiegare che la masticazione è uno stimolo fondamentale per lo sviluppo delle piene potenzialità̀ intellettive e della memoria del bambino


Due i corsi attivati, uno in provincia di Belluno ed uno tra Venezia e Treviso. Un terzo partirà nel 2025 a Vicenza


Dentisti e pediatri di libera scelta uniscono le forze per promuovere la prevenzione come stile di vita fin dai primi mesi di vita, per garantire una salute orale e generale duratura


Dentisti e pediatri di libera scelta uniscono le forze per presentare il primo Manifesto per la salute orale dei più piccoli


 
 
 
 

Il Podcast
dell'Innovazione
Odontoiatrica

TUTTI GLI EPISODI
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 

Corsi ECM

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

La lezione di storia dell’odontoiatria del prof. Guastamacchia

 
 
 
 
chiudi