Pubblicati sul Journal of Clinical Periodontologyi dati del primo studio SIdP sugli effetti della parodontite nei pazienti con Covid-19: l’infiammazione gengivale aggrava gli esiti del contagio
Se le gengive sono molto infiammate Covid-19 può avere un decorso più grave. In chi soffre di parodontite e viene contagiato da SARS-CoV-2, la probabilità di decesso è 8.8 volte più alta rispetto a chi ha la bocca sana. Più alto anche il pericolo di complicanze, con un rischio 4.5 volte maggiore per la necessità di ventilazione assistita e di 3.5 volte più alto di un ricovero in terapia intensiva.
Lo dimostra per la prima volta un ampio studio appena pubblicato sul Journal of Clinical Periodontology, secondo cui chi ha le gengive infiammate non è più a rischio di contagio ma, una volta contratta l’infezione virale, può avere conseguenze più gravi per colpa dell’alta carica batterica presente nel cavo orale, che potrebbe favorire sovra-infezioni polmonari, e per l’infiammazione sistemica cronica, che potrebbe rendere più suscettibili alla tempesta infiammatoria scatenata da SARS-CoV-2.
I dati, come sottolineano gli esperti della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), confermano l’importanza di prevenire, diagnosticare e trattare la parodontite ma anche di ritenere una priorità l’igiene orale dei pazienti contagiati.
Lo studio caso-controllo ha coinvolto 568 pazienti con diagnosi confermata di Covid-19 fra febbraio e luglio 2020, per i quali era disponibile la cartella clinica integrata medica e odontoiatrica; lo studio è stato condotto in Qatar, uno dei pochi Paesi dove questa risorsa è disponibile, utilizzando la piattaforma dell’Hamad Medical Corporation che complessivamente gestisce 14 ospedali e l’85% dei posti letto del Paese. Per tutti i pazienti erano quindi disponibili informazioni dettagliate circa l’eventuale presenza di fattori di rischio associati a complicazioni da Covid-19 e l’eventuale diagnosi di parodontite.
“Fra i 40 pazienti che hanno avuto complicazioni, ben l’80% aveva la parodontite –spiega Luca Landi, presidente SIdP– La probabilità di una qualsiasi complicazione da Covid-19 è risultata 3.7 volte più alta in chi aveva le gengive infiammate con un effetto evidente in particolare sui decessi, quasi 9 volte più probabili. Questo rischio elevato è stato confermato anche dopo aver effettuato l’analisi statistica escludendo ogni fattore confondente come la contestuale presenza di altri elementi di pericolo noti, come età, diabete e fumo. Quindi i pazienti con una parodontite di stadio più avanzato avevano un rischio maggiore di complicanze rimarcando come la prevenzione e la cura precoce delle malattie gengivali proteggono dalle forme più gravi di Covid-19 e sono fondamentali per la salute generale”.
Nei pazienti senza complicazioni da Covid-19 la prevalenza della parodontite è risultata del 43%, in linea con la percentuale nella popolazione generale del Qatar. Le malattie gengivali sono molto diffuse e gli italiani con parodontite sono circa 8 milioni: questa infiammazione cronica del sistema di supporto del dente, che si manifesta con gengive che si arrossano e sanguinano, è la causa principale della perdita dei denti e comporta anche un’infiammazione generale che può contribuire all’insorgenza e al peggioramento di altre patologie sistemiche.
“Proprio l’infiammazione sistemica cronica indotta dalla parodontite potrebbe essere uno dei meccanismi alla base dell’aumento del rischio di complicanze da Covid-19, perché potrebbe rendere i pazienti più suscettibili alla tempesta infiammatoria scatenata dal contagio –commenta Maurizio Tonetti, Editor del Journal of Clinical Periodontology– Anche l’alta carica batterica nella bocca dei pazienti con parodontite potrebbe giocare un ruolo, perché potrebbe aumentare la probabilità di sovra-infezioni bronco-polmonari specialmente nei pazienti che hanno bisogno di ventilazione meccanica. Questi dati iniziali, che dovranno essere confermati da studi successivi sottolineano l’importanza di prevenire, diagnosticare e trattare la parodontite, oggi più che mai: durante la pandemia molti pazienti hanno trascurato la prevenzione orale e la cura di denti e gengive, ma mantenere una bocca sana attraverso una corretta igiene orale e visite periodiche dal dentista è fondamentale anche per la salute generale. Inoltre, i risultati dello studio sottolineano come sia essenziale ritenere una priorità la cura della bocca di chi è stato contagiato da SARS-CoV-2: occorre promuovere un’igiene orale accurata dei pazienti autosufficienti e occuparsi adeguatamente della pulizia orale di coloro che non lo sono, specialmente se intubati”.
A cura di: Ufficio Stampa SIdP
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