Se per medicina si è raggiunto la parità tra gli esercenti, anche in odontoiatria è in corso una lenta ma inesorabile femminilizzazione della professione, ma non ai tavoli ini cui si decide
Come consuetudine, alla vigilia dell’8 marzo la FNOMCeO pubblica i dati della presenza femminile nella categoria: oramai maggioranza tra i medici del SSN, tra gli iscritti all’Albo under 65, ma ancora in leggera minoranza (45,5%) se si considerano tutti gli iscritti.
“Una femminilizzazione della professione medica, dunque, che diventerà ancora più evidente nei prossimi cinque anni, quando, secondo le proiezioni, avverrà il ‘sorpasso’ vero e proprio, anche sul totale dei medici”, va notare la FNOMCeO. Ma nonostante questo la professione è ancora “monopolio” dei maschi: solo 11 le presidenti donne su 106 presidenti OMCeO, mentre le donne vice presidente sono 26.
Un sistema pensato per gli uomini, dove le donne fanno fatica ad emergere, ci aveva detto Elena Boscagin, presidente CAO Verona e prima donna ad entrare nella CAO Nazionale.
Anche per l’odontoiatria la presenza delle donne cresce di anno in anno. Le iscritte all’Albo sono il 28% ma se si considerano solo gli under 44, le iscritte salgono al 44,5%.
Tornano, invece, ad essere “rare” tra i presidenti CAO: 7 su 106 le presidentesse, anche se tre anni fa era ancora peggio visto che erano solo 5. Anche sul versante “scientifico” le cose non vanno meglio, una recente ricerca del Journal of Prosthetic Dentistry ha rilevato che nel 2019 negli USA su 781 relatori presenti nei vari congressi, solo 88 (l’11.3%) erano donne.
Non ci sono dati italiani ma sul fronte scientifico, forse, le cose vanno leggermente meglio, anche se non di molto. Certamente l’elezione della prof.ssa Antonella Polimeni a Magnifico Rettore della Sapienza di Roma è un segnale importante, poi ci sono le presidenti donne di importanti Società ed Associazioni scientifiche come il COI-AIOG con Maria Grazia Cannarozzo, la SIPRO con Costanza Micarelli, la presidente dell’Associazione che raggruppa alcune tra le principali società scientifiche (ASSO) Federica Fonzar, mentre ha appena concluso il suo mandato in SIDO la prof.ssa Letizia Perillo.
Rimane, l’8 marzo, certamente ancora una data in cui sottolineare la scarsa rappresentatività delle donne nel settore odontoiatrico ma non si può non cominciare a notare, e ricordare, come anno dopo anno, l’odontoiatria è sempre più una professione al femminile. E prima o poi, questo, lo si dovrà considerare per rendere le regole che la governano più “gestibili” anche da chi sarà tra non molto sarà maggioranza nell’esercitare la professione.
Le cifre ed i trend dall’11° Congresso Internazionale AIO. La rappresentanza femminile in odontoiatria è in continua crescita a livello mondiale specie nei paesi occidentali
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