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01 Dicembre 2022

Allineatori trasparenti conto terzi: la CAO richiama al rispetto delle norme e della deontologia

Iandolo: “il responsabile è sempre l’odontoiatria”. Ai presidenti provinciali CAO l’invito a vigilare e richiamare gli iscritti sul rispetto della deontologia e delle norme su pubblicità e dispositivi medici


La CAO Nazionale torna sulla questione delle campagne informative di aziende che promuovono direttamente ai cittadini allineatori trasparenti e propongono accordi con odontoiatri per la rilevazione dell’impronta digitale ed invita i presidenti provinciali delle Commissioni Albo Odontoiatri a vigilare. 

Con una nota inviata nei giorni scorsi ai presidenti provinciali, la CAO nazionale ha ritenuto necessario trasmettere nuovamente tutta una serie di documenti diffusi in questi mesi sul tema “invitando le Commissioni Albo Odontoiatri, nell’ambito della loro competenza territoriale, a darne la massima diffusione e a svolgere quella funzione di vigilanza e controllo nei confronti dei propri iscritti, volta a garantire la tutela dei principi etico-deontologici di libertà e indipendenza del sanitario, che ha la responsabilità di seguire il paziente nell’intero percorso di cura comprensivo di diagnosi e terapia”. 

La questione, da tempo sotto la lente della CAO Nazionale, segnalata anche al Ministero della Salute, è quella della promozione e realizzazione di allineatori trasparenti direttamente ai cittadini da parte di aziende che si appoggiano ad odontoiatri compiacenti per la sola presa dell’impronta. 

Questa pratica viola tutta una serie di norme legislative e deontologiche a cominciare del venir meno del rapporto medico paziente sia dal punto di vista professionale che giuridico, oltre a quelle sulla pubblicità sanitaria, sui dispositivi medici fino ad ipotizzare il reato di esercizio abusivo della professione e concorso nello stesso reato”, ricorda ad Odontoiatria33 Raffaele Iandolo (nella foto). 

Presidente Iandolo che oltre al rispetto delle Leggi, richiama gli odontoiatri al rispetto di Etica e Deontologia ricordando che diagnosi e terapia fanno capo all’odontoiatra

Queste aziende fanno credere agli odontoiatri che non hanno responsabilità giuridica. Invece, in realtà, accogliendo il paziente e rilevando l’impronta prendono di fatto in carico il paziente assumendosi tutte le responsabilità”, sottolinea il presidente Iandolo. 

Spetta solo all’odontoiatra definire, in accordo con il paziente, la terapia da adottare, anche se si affida ad un professionista abilitato esterno per la valutazione del caso, e seguire nel tempo l’evoluzione della terapia”, dice Iandolo richiamando anche sulla necessità che “chi progetta il caso sulla base dell’impronta inviata dal professionista sia un odontoiatra abilitato, oltre al fatto che l’azienda in qualità di fabbricante non può avere rapporti diretti con il paziente tanto meno per seguire l’evoluzione del caso anche se a distanza. Altrimenti si incorre nel reato di esercizio abusivo della professione e per l’odontoiatra nel concorso nel medesimo reato”, dice Iandolo. Ma non solo, il presidente CAO richiama anche al rispetto delle norme sulla privacy (il file con l’impronta del paziente contiene dati sensibili) e quelle sui (l’odontoiatra deve prescrivere l’allineatore che è un dispositivo medico su misura e l’azienda, in qualità di fabbricante, deve rilasciare la dichiarazione di conformità). 

Infine l’invito ai presidenti CAOnell’ambito della loro competenza territoriale, a svolgere una funzione di vigilanza e controllo nei confronti dei propri iscritti rispetto ai rischi derivanti dalla suddetta iniziativa in termini di lesione dei principi etico- deontologici della libertà e indipendenza del sanitario, che ha dunque la responsabilità di seguire il paziente in tutto il percorso concernente la diagnosi e la terapia”.


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