HOME - Conservativa
 
 
07 Settembre 2017

Correlazione tra carie e composizione salivare: risultati di una revisione sistematica

di Lara Figini


La carie dentale è la malattia orale più diffusa ed è legata sia a fattori socioeconomici che genetici, oltre allo stile di vita.

La colonizzazione da parte di microrganismi cariogenici sulle superfici dei denti inizia con la loro interazione con le proteine nella pellicola acquisita, e studi in vitro hanno dimostrato che le proteine salivari possono interagire con i batteri orali in diversi modi. Le proteine quali i lisozimi, le interleuchine, le mucine e le proteine come la lattotrasferrina (LTF) possono promuovere l'aggregazione cellulare, l'inibizione e/o l'adesione batterica. Altre proteine, come le beta-defensine, hanno effetti antibatterici diretti.

La domanda quindi è:

Le proteine polimorfe salivari sono un fattore di rischio per la carie dentale?

Negli ultimi decenni questo tema ha dato luogo a controversie e risultati conflittuali e non riproducibili, principalmente dovuti alle differenze nella progettazione degli studi, differenze nell'analisi statistica e nell'interpretazione delle conclusioni.

In una recentissima revisione sistematica pubblicata su Braz. Oral Res.di giugno 2017 si è analizzata la bibliografia mondiale pubblicata su questa tematica e si è potuta constatare un'associazione reale tra polimorfismi genetici e il rischio di carie per la maggior parte delle proteine salivari.

Gli autori hanno condotto una ricerca elettronica tramite PubMed, Scopus e Virtual Health library seguendo una search strategy che comprendesse le seguenti parole chiave: "predisposizione alla carie dentale", "carie dentale", "polimorfismo, genetica", "saliva", "proteine" e "peptidi".

I criteri di inclusione comprendevano:

  • popolazione di umani sani che non assumessero alcun medicinale che potesse influenzare la composizione salivare;
  • articoli che trattassero il tema del coinvolgimento delle proteine salivari nell'insorgenza della carie dentale;
  • individui con e senza carie o individui con elevata o bassa esperienza di carie;
  • carie in dentizione decidua e in dentizione permanente;
  • articoli pubblicati su riviste scientifiche a livello mondiale che fossero studi clinici, studi caso-controllo, studi trasversali o studi di coorte.

Da 338 articoli selezionati inizialmente dalla ricerca delle banche dati elettroniche sono stati inclusi nella revisione finale solo 16. In undici è stata riscontrata un'associazione consistente tra le proteine salivari polimorfe e il rischio di carie dentale, per le proteine ​​legate ad attività antimicrobica (beta-difensina 1 e proteine simil- lisozima), legate al controllo del pH (anidrase carbonica VI) e legate alla colonizzazione e adesione batterica (Lattotrasferrina, mucina e proteine ricche di prolina Db).


A cura di: Lara Figini
Coordinatrice Scientifica Odontoiatria33


Per approfondire:

Salivary protein polymorphisms and risk of dental caries: a systematic review. Lips A, Antunes LS, Antunes LA, Pintor AVB, Santos DABD, Bachinski R, Küchler EC, Alves GG.Braz Oral Res. 2017 Jun 5;31:e41.

Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati

Articoli correlati

La revisione indaga se i nuovi strumenti diagnostici come la fluorescenza, la microradiografia e la microtomografia computerizzata possono guidare il clinico nella scelta del...

di Lara Figini


Lo studio confronta l'efficacia di due vernici al fluoruro di sodio al 5% contenenti caseina fosfopeptide fosfato di calcio amorfo o fosfato tricalcico con quella di una vernice...

di Lara Figini


Lo studio valuta la suscettibilità dei pazienti affetti da asma cronica e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) a sviluppare maggiormente carie dentale

di Lara Figini


La revisione sistematica valuta la coincidenza della presenza di carie dentale tra gemelli monozigoti (che hanno codici genetici identici) e gemelli dizigoti (che condividono...

di Lara Figini


La carie dentale è la malattia orale più diffusa ed è legata sia a fattori socioeconomici che genetici, oltre allo stile di vita.La colonizzazione da parte di microrganismi...


A oggi la sindrome di Aarskog, denominata anche sindrome di Aarskog-Scott o displasia facio-genito-digitale, viene identificata come un disordine dello sviluppo geneticamente...


La genetica molecolare ha dimostrato che la placca dentale non è un’entità unica ma strettamente individuale alla pari dei fattori legati all’ospite che pure influiscono in modo determinante...


Un campione di cellule raccolto nell’ambito del Progetto genoma umano ha fornito ai ricercatori il materiale di partenza per una nuova scoperta: l’identificazione di uno dei geni che, se...


Lo studio esamina un nuovo sistema per la diagnosi dell’iposalivazione utilizzando un cubetto di zucchero e ne confronta l'affidabilità con altri metodi di test convalidati ...

di Lara Figini


Conoscere i potenziali fattori di rischio come il pH salivare o la velocità del flusso e la loro dinamica potrebbe essere rilevante per monitorare l'usura dei denti e intervenire...

di Lara Figini


Altri Articoli

Da Sx: Gianmario Fusardi; Matteo Zanin

Fusardi (ANDI Lombardia): un sistema che offre semplicità rispondendo alle esigenze dei datori di lavoro e di chi vuole diventare ASO


Dal Congresso un richiamo alla politica a impegnarsi nella prevenzione e contro il turismo odontoiatrico, la necessità dell’unità della professione e la centralità dei giovani odontoiatri,...


La decisione alla COP6 Minamata di Ginevra. FDI e IADR scelgono un approccio più graduale per aiutare le popolazioni a basso reddito. Ancora più centrale il ruolo dell’odontoiatra nella decisione...


La prof.ssa Nardi sollecita gli igienisti dentali a considerare un approccio trasversale e di approfondimento delle conoscenze sugli aspetti psicologici delle persone assistite, per non mettere a...

di Prof.ssa Gianna Maria Nardi


Uno studio norvegese evidenzia l’importanza di considerare le esperienze infantili avverse ed integrare la dimensione psicologica nella pratica clinica per agevolare l’accesso alle cure


Dall'eziologia intrinseca ed estrinseca al sistema BEWE: da Curasept una guida clinica per l'intercettazione e la terapia quotidiana con prodotti ad azione tampone


Aumenti economici e arretrati anche per gli odontoiatri del SSN. La (parziale) soddisfazione del SUMAI le critiche del UILFP


Perché frequentare il corso che fornisce competenze salvavita e quali sono gli obblighi normativi. Deve essere coinvolto anche il personale di studio?


Pintus (Confartigianato): “La nostra categoria non chiede privilegi, ma riconoscimento, regolamentazione e chiarezza”


L’attività sarà volontaria ma è previsto un rimborso e la copertura assicurativa. Le domande devono essere inviate all’APSS di Trento entro il 20 novembre


Statement sulla somministrazione di fluoro ai bambini sotto i tre anni in risposta alla decisione della Food and Drug Administration


La Corte di Cassazione francese conferma la condanna del sindacato CDF per aver invitato i dentisti a non aderire. “Una decisione grave, ricorreremo alla Corte europea dei diritti dell’uomo”


Matteo Rosso a Sanità33: “L’intelligenza artificiale può essere un aiuto importante per la sanità, ma non deve mai sostituire il medico. Serve una sanità umana e centrata sulla persona”


La Federazione nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie, tra cui gli igienisti dentali, chiede al Ministero della Salute di rivedere la norma 


 
 
 
 
IDI Evolution

Il Podcast
dell'Innovazione
Odontoiatrica

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 

Corsi ECM

 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

Integrazione tra scanner facciale e tracciati mandibolari

 
 
 
 
 
 
 
 
chiudi