Per la diagnosi di carie interprossimali e per valutare il livello di osso crestale l'esame radiografico maggiormente utilizzato e considerato affidabile è rappresentato dalle bite-wing intraorali.
Negli ultimi 10 anni però sono state sviluppate alcune unità radiografiche panoramiche che generano radiografie bitewing extraorali (EB) utilizzando sensori digitali, e diversi studi in letteratura in vivo e in vitro ne hanno evidenziato risultati promettenti per la diagnosi di carie interprossimale (Gaalaas 2016; Abdinian 2015; Kamburoglu 2012).
Secondo un recentissimo studio comparso su Jada di gennaio 2018 la radiografia bite-wing EB è una tecnologia promettente, che presenta numerosi vantaggi rispetto alla radiografia bite-wing IB tradizionale. Gli autori di questo studio però sottolineano anche che gli odontoiatri devono essere a conoscenza che con la metodica extraorale si hanno più falsi positivi di carie interprossimali e di perdita ossea.
In questo studio in vivo si è confrontata l'accuratezza delle radiografie bitewing intraorali (IB) a paragone con quella ottenuta con le radiografie bitewing extraorali EB reclutando 116 pazienti.
I 5 autori dello studio hanno condotto una diagnosi radiografica per la presenza di carie interprossimali e perdita di osso crestale. Per tutti i 116 pazienti sono state scattate prima le tradizionali radiografie IB e successivamente le radiografie bitewing extraorali EB calcolandone la sensibilità, la specificità e il tasso di falsi positivi.
I risultati ottenuti dagli autori hanno rivelato che le radiografie EB hanno evidenziato un numero significativamente maggiore di carie interprossimali e di diagnosi di perdita ossea crestale rispetto alle tradizionali bitewing intraorali IB. Nello studio in questione le radiografie EB sono risultate ad alta sensibilità (71,91%) e moderata specificità (61,99%) per la diagnosi di carie interprossimale. Inoltre le radiografie bitewing EB hanno dimostrato una sensibilità elevata (94,50%), bassa specificità (26,86%) e un tasso di falso positivo di 73,14% per la diagnosi della perdita ossea.
Considerando le radiografie IB come riferimento, il tasso di falsi positivi per le radiografie EB è risultato essere moderato per quanto riguardava le carie interprossimali e elevato per la diagnosi di perdita ossea.
In base ai risultati di questo studio le radiografie EB generano meno immagini di superfici prossimali sovrapposte, e hanno il vantaggio di rilevare più lesioni cariose e più diagnosi di perdita ossea rispetto alle radiografie tradizionali IB con lo svantaggio però di offrire maggiori falsi positivi. Sono necessarie ulteriori ricerche a conferma di questi dati.
Gli odontoiatri dovrebbero anche ricordare che le radiografie IB tradizionali non sono altamente sensibili per la rilevazione di lesioni cariose precoci, e spesso questo tipo di indagine radiografica sottovaluta la profondità delle lesioni cariose stesse (Wenzel 2014; Sansare 2014).
L'uso delle radiografie EB offre numerosi vantaggi rispetto alle radiografie IB, ma ha un costo maggiore per l''attrezzatura e maggiore rischio di sperimentare falsi positivi.
I medici dovrebbero quindi valutare da caso a caso i vantaggi e gli svantaggi di entrambe le metodiche per decidere a quale affidarsi in ogni singola circostanza.
A cura di: Lara Figini, Coordinatore Scientifico Odontoaitria33
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