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24 Gennaio 2011

Una fotografia delle sperimentazioni in alcune città dello Stivale

di Norberto Maccagno


L’esperienza di Firenze
Una delibera regionale della Toscana, la 163 del 2003, ha stabilito l’universalità delle cure odontoiatriche, suddividendole in tre livelli.
Primo livello: estrazioni, da urgenze a casi gravi, garantite gratuitamente al pubblico o con ticket massimo di 36 euro per otto prestazioni;
Secondo livello: otturazioni, cure canalari, ablazione tartaro, igiene dentaria (per citare le prestazioni più importanti) gratuite o con ticket per le fasce deboli individuate dai Lea e a pagamento per tutti gli altri assistiti;
Terzo livello: implantologia, ortodonzia estetica, protesi fisse (ponti, corone, e via di seguito) a pagamento per tutti.
Poi, nel 2005, grazie a un’altra delibera regionale, la 861, c’è stata una svolta: per le prestazioni di terzo livello e per quelle di secondo necessarie a chi non rientra nella fascia degli esenti stabilita dai Lea, è stata prevista la possibilità di rivolgersi agli studi privati convenzionati dalla regione con tariffe scontate della metà. Da allora, solo a Firenze hanno accettato il nuovo tariffario nove studi privati, che nell’ultimo anno sono riusciti a offrire agli assistiti dell’azienda sanitaria di riferimento circa 10mila prestazioni odontoiatriche, per un valore di quasi 400mila euro. Uno sforzo che si somma a quello della struttura pubblica, che marcia comunque al ritmo di 50mila prestazioni l’anno. I 17 dentisti impiegati a tempo pieno svolgono al 60% attività di primo livello, al 30% di secondo e al 10% di terzo livello.
Si è venuta a creare, insomma, un’alleanza tra pubblico e privato che, però, pur accorciandole, non è ancora riuscita ad abbattere le liste d’attesa per i cittadini “solventi” - mentre sono nettamente diminuite per i soggetti “deboli”.
Il percorso per chi si rivolge all’azienda sanitaria di Firenze è questo: si ottiene una visita di ricognizione nella struttura pubblica che, se del caso, dà una risposta immediata alle emergenze o garantisce alle fasce deboli le prestazioni di primo e secondo livello.
Poi, portata a termine la diagnosi, viene rilasciata l’autorizzazione ad accedere a uno degli studi privati convenzionati, dove le tariffe sono più che concorrenziali rispetto a quelle oggi comunemente praticate nel privato non convenzionato. Su questi studi privati, l’azienda esercita comunque un rigoroso controllo di qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate.
L’azienda fiorentina garantisce, infine, cure odontoiatriche gratuite a domicilio ai malati terminali e controlli odontoiatrici agli anziani residenti nelle Rsa.
Un modello di convenzione analogo a quello fiorentino è stato praticato anche dalla Asl di Empoli dove però ci si può rivolgere direttamente agli studi privati convenzionati anche per la prima visita.
Questo sistema permette all’Asl di ricevere, come forma di sconto, dai laboratori odontotecnici convenzionati una protesi gratis ogni 10 realizzate - cosa che permette di offrirla senza pagamento ai pazienti socialmente deboli.
Ecco qualche esempio:
Otturazione semplice: 45 euro; ablazione tartaro: 30 euro; corona in ceramica: 150 euro (più 170 di laboratorio); estrazione: 20 euro; terapia canalare: 70 euro.

L’ospedale di Esine (Brescia) punta sull’intramoenia
La strategia adottata dall’Ospedale di Esine, in provincia di Brescia, punta sull’intramoenia. La conseguenza è la nascita all’interno della struttura pubblica di un centro odontoiatrico privato accreditato, che opera in affiancamento a due studi dentistici convenzionati. In entrambi i casi le tariffe sono ribassate di un buon 50% per gli assistiti paganti.
Il centro ospedaliero garantisce quasi tutte le prestazioni essenziali: chirurgia estrattiva, igiene e profilassi, endodonzia, implantologia, terapie d’urgenza, pedodonzia, chirurgia avanzata maxillo facciale, riabilitazione protesica mobile combinata e fissa, terapia ortodontica mobile e fissa per bambini e adulti.
L’accesso alle prestazioni di odontoiatria avviene sempre solo previa prenotazione della prima visita, telefonicamente o presso lo sportello Cup dedicato. Dopo la prima visita, in base al piano di trattamento, saranno indicate le prestazioni prioritarie da prenotare tramite il Cup. Per gli appuntamenti viene data la precedenza ai bambini fino a 10 anni. Nel 2009 il centro dell’Ospedale di Esine ha erogato oltre 3700 prestazioni in regime gratuito o di ticket e oltre 2700 a cittadini solventi.

A Mantova dati gratuitamente i locali pubblici
Ad Asola (MN) si è partiti da un’idea semplice: individuare una società privata o un gruppo di professionisti che, a fronte della concessione gratuita dei locali dell’azienda ospedaliera, provvedessero a erogare, da un lato, le prestazioni previste dai Lea (gratuite o con ticket), dall’altro quelle non a carico del servizio pubblico a tariffe calmierate.
Ecco qualche esempio:
Prima visita odontoiatrica: 23,5 euro; estrazione complessa: 35 euro: protesi totale superiore e inferiore: 1.124 euro; ablazione tartaro più igiene orale: 60 euro.

La convenzione è andata a una società che ha vinto un appalto pubblico ed è riuscita a offrire ai cittadini servizi economicamente competitivi e garantiti dal punto di vista della qualità e della sicurezza, grazie al rispetto dei protocolli ospedalieri. Nel 2008 sono state offerte 3.657 prestazioni, per un fatturato di 512mila euro.
Analoga esperienza è stata proposta quest’anno dall’azienda ospedaliera “Carlo Poma” di Goito (MN) dove, a ottobre, è stato inaugurato il centro di Odontostomatologia gestito da una società di Milano. Grazie a quattro postazioni odontoiatriche la struttura eroga prestazioni di: igiene e profilassi; ricostruzioni; terapie canalari e altri interventi conservativi; implantologia e chirurgia; protesi tradizionale, fissa, mobile e impiantare; ortodonzia mobile e fissa; pedodonzia. L’accesso alle cure avviene tramite una prima visita effettuata dal medico del centro, che emette poi un preventivo. Per i pagamenti esiste anche la possibilità di ricorrere a finanziamenti agevolati. Anche in questo caso le tariffe sono comunque ridotte di un buon 50%.

GdO 2011;1

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