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20 Giugno 2016

Autorizzazioni sanitarie. AIO Roma commenta l'accordo Stato Regioni ed annuncia azioni di contrasto


"Delle due l'una: o l'intesa raggiunta nei giorni scorsi in Conferenza Stato-Regioni per definire i requisiti minimi per l'autorizzazione all'apertura ed all'esercizio delle strutture odontoiatriche non vale per gli studi odontoiatrici privati, o probabilmente cadrà sotto la scure del sindacato giurisdizionale, con oneri economici e degni di ben altra causa".

E' questo il commento di Stefano Colasanto segretario AIO Roma, affidato ad un lungo comunicato stampa attraverso il quale viene ricordato il suo impegno, con quello presidente Giovanni Migliano, nel battersi affinché la normativa nella regione Lazio venisse cambiata, cosa successa "dopo anni di carte bollate e procedimenti giudiziari verso i dentisti disciplina la materia in modo da sollevare i professionisti da indebiti adempimenti".

L'allarme di AIO Roma è verso il rischio, spiega, che le intese nelle singole Regioni vengano "cancellate da nuova burocrazia unificata a livello nazionale".

A non essere chiaro, in realtà, è se l'accordo approvato dalla Stato Regioni andrà ad incidere sulle autorizzazioni già rilasciate o ancora di più, andrà ad modificare le attuali regole stabilite dalle singole Regioni forti dell'art. V della Costituzione che demanda proprio ai "parlamenti" regionali il potere di legiferare in tema di Sanità.

Sulla questione AIO Nazionale sta verificando gli scenari ma si dice pronta "ad agire in tutte le sedi per rappresentare il diritto degli Odontoiatri italiani a non essere penalizzati rispetto ad altri professionisti sanitari e rispetto ai loro colleghi stranieri. Perché non vinca l'Italia dei mille intralci e delle carte inutili su quanto di buono aveva fatto la professione per avvicinare un po' di più le cure ai pazienti".

A questo link il testo integrale del comunicato AIO Roma.

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