Intanto il Mef attiva il tavolo tecnico per ridurre i costi. Difficilmente inciderà su quelli sostenuti dagli studi odontoiatrici, l’obiettivo dichiarato è mitigare le spese per i pagamenti fino a 30 euro
“Come previsto dalla legge di bilancio è stato istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze il tavolo tecnico per individuare soluzioni per contenere i costi delle transazioni elettroniche, tra i quali i pagamenti attraverso i POS”.
Lo ha reso noto il 4 marzo il MEF con un comunicato.
“L'obiettivo del tavolo è mitigare le spese fino a 30 euro a carico degli esercenti di attività di impresa, arti o professioni con ricavi e compensi relativi all’anno precedente non superiori a 400.000 euro, favorendo con il coordinamento del MEF il confronto tra istituzioni, associazioni di categoria e altri soggetti interessati”, spiega il comunicato.
Per questo motivo difficilmente quanto sarà attivato potrà interessare, nel pratico, gli studi odontoiatrici che ricevono i pagamenti tramite Bancomat, carte di credito visto gli importi medi pagati. Pagamenti traccita, peraltro obbligatori se il paziente vuole portare in detrazione la spesa sostenuta.
Da ricordare che anche per il 2023 le “partite iva” hanno la possibilità di ottenere un credito d’imposta pari al 30% sulle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con pagamenti tracciabili, POS, carte di credito, carte di debito, prepagate. Anche in questo caso l’unico limite e non aver superato 400.000 euro di ricavi durante il 2022.
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