Intervenuto al congresso AIO indica le possibili mosse in tema di assistenza delle fasce di popolazione più deboli. Si punta a sinergia tra strutture pubbliche, università ed industria
Una revisione dei LEA in tema di salute orale e un piano per l’odontoiatria sociale. Sono le due misure allo studio del Ministro della Salute, prof. Orazio Schillaci, annunciate oggi nel corso dell’evento organizzato a Roma dall’AIO, in occasione della Giornata Mondiale di Promozione della Salute Orale.
“Stiamo valutando iniziative di tipo sociale incentrate sulla sinergia tra strutture pubbliche, Università e industria che preveda sia campagne di prevenzione che campagne terapeutiche, come ad esempio il ripristino di elementi dentali con protesi, con l’obiettivo di garantire e consentire l’accesso alle cure odontoiatriche in particolare alle fasce deboli della popolazione come i bambini e gli anziani”, ha spiegato Orazio Schillaci aggiungendo che “la salute orale è un tema dell'agenda di Governo”.
“Stiamo anche valutando una prima proposta di revisione delle attuali prestazioni LEA in tema di salute orale, portata alla mia attenzione dal Consiglio Superiore di Sanità – ha aggiunto il Ministro della salute – dove è stato istituito un Gruppo di lavoro, coordinato dal professor Enrico Gherlone, che vede coinvolte tutte le principali componenti dell’Odontoiatria Italiana”.
In Italia il 36,1 % dei bambini, oltre 1 milione e 800mila, è portatore di carie non trattata dei denti decidui. Una percentuale, ha spiegato ancora il ministro Schillaci, solo leggermente inferiore negli adulti, che si attestano al 29,6%. Inoltre sono circa 6,3 milioni gli adulti in Italia, al di sopra dei 20 anni, che non hanno denti o gliene restano almeno 8 su 32. Nelle scorse settimane FederAranziani aveva denunciato le difficoltà per gli over 65 di poter ottenere una protesi.
“Per questo è importante tenere alta l’attenzione – ha spiegato il Ministro – Le patologie orali hanno impatti rilevanti sulla qualità della vita. E’ necessaria la prevenzione ma anche garantire l’accesso alle cure”.
Il punto critico è la limitata copertura delle prestazioni odontoiatriche da parte del Servizio Sanitario Nazionale e la necessità di mettere in campo un programma di odontoiatria sociale.
Ad entrare nel merito della proposta allo studio del ministero della Salute è stato il prof. Enrico Gherlone, nella doppia veste di componente del Consiglio Superiore di Sanità e consigliere per l’odontoiatria del Ministro della Salute.
“In Italia sei persone su 10 non possono permettersi di andare dal dentista per motivi economici – ha detto Gherlone – Mentre il 95% delle prestazioni odontoiatriche sono erogate in regime privato e solo il 5% in regime pubblico. La spesa odontoiatrica delle famiglie italiane nel 2022 è stata pari a -14% rispetto al 2018. Inoltre il 48% ricorre a rateizzazione. Da qui la necessità di prevedere un programma di odontoiatria sociale”.
Gherlone ha dunque spiegato: “Con la laurea abilitante, ad ogni studente sono richieste almeno 161 prestazioni da eseguire come primo operatore sotto tutoraggio, in tutte le branchie specialistiche odontoiatriche. Considerando il numero dei posti previsto con D.M. del 10 febbraio 2023, per il Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria, dovranno essere effettuate ogni anno in Italia almeno 223mila prestazioni a scopo didattico formativo. Se immaginiamo una sinergia tra strutture pubbliche, università e industria, il sistema universitario potrà erogare circa 700mila prestazioni l’anno con scopo sociale, oltre a quelle già eseguite in ambito istituzionale, che andranno a sommarsi a quelle già erogate in ambito pubblico”.
"Chiaramente in Consiglio Superiore di Sanità – ha poi proseguito Gherlone - abbiamo proposto la revisione dei LEA e siamo riusciti a capire quanto costerebbe migliorare quello che già c’è come sociale nei LEA: fornendo tutto, costerebbe più di un miliardo”.
Una cifra importante, ha detto il consulente del ministro Schillaci, sottolineando come tuttavia “si sta sempre più notando una maggiore consapevolezza da parte di studi privati verso questa forma di odontoiatria sociale che può aiutare la popolazione a migliorare la qualità della vita”.
"E' tempo – ha detto il presidente Aio Gerhard K. Seeberger - di collaborare, governo e dentisti, per offrire prevenzione, sigillature ai bambini fra 5 e 10 anni, e di parlare di offerta di dispositivi protesici ai profili vulnerabili in età evolutiva ed over 65. Non solo cura di carie e gengive, i dentisti possono avere un ruolo chiave nella prevenzione dei tumori orali: portarla nello studio del dentista "di famiglia", è l'obiettivo del progetto di formazione dei professionisti "Oral care total care" di AIO”.
Sotto alcune dichiarazioni del Ministro della Salute Orazio Schillaci e del prof. Enrico Gherlone raccolte da Odontoiatria33 a margine dell’evento AIO.
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