Il tavolo del dentale di febbraio, esperienze come Groupon, la crisi economica. Sono queste alcune delle tematiche che abbiamo voluto approfondire con Laura Antonia Marino, presidente Unid, l'Unione nazionale igienisti dentali, da poco alla carica dell'associazione. Con lei abbiamo anche fatto il punto sul programma sindacale e culturale.
Dott.ssa Marino, non è da molto che è stata eletta alla guida dell'Unid. Come intende impostare il suo mandato, all'insegna della continuità o dello stacco?
Per seguire tutti i cambiamenti della nostra società ed economia è necessario il rinnovamento, che significa appoggiarsi a idee nuove. Ma è chiaro che occorre trarre beneficio dal passato. Quanto è stato fatto finora è ottimo e mi auguro di essere in grado di proseguire su questa strada.
Quali saranno i principali punti del suo programma?
L'idea è di sviluppare l'attività sindacale e culturale secondo la logica della concretezza, con l'obiettivo di fornire un supporto reale nella quotidianità di ogni igienista dentale. Occorre considerare che una volta terminato il corso di studio, manca un tipo di formazione diretta, basata sulla pratica nello studio. In questo senso uno dei nostri obiettivi è di fornire un supporto soprattutto ai giovani, a chi si affaccia per la prima volta alla professione. L'idea è allora di mettere a disposizione da un lato corsi mirati a sviluppare competenze realmente operative, finalizzate alla gestione del paziente, e dall'altro servizi di consulenza per tutte le necessità legate alla professione, da quelle fiscali, a quelle gestionali. Stiamo anche cercando di avviare una serie di convenzioni per offrire assicurazioni economicamente più accessibili, soprattutto adesso che con la nuova normativa è diventata obbligatoria per tutti l'attivazione di una polizza per responsabilità civile. Certo, la situazione per gli igienisti dentali è diversa da quella di alcuni medici, come per esempio i ginecologi. Le assicurazioni per noi hanno comunque cifre abbordabili. Ma, ora come ora, se non ce l'hai, non lavori. Naturalmente, da un punto di vista sindacale, intendiamo continuare sulla strada dello sviluppo di maggiori opportunità di inquadramento lavorativo, di un sistema più consolidato di tutele, di un maggiore riconoscimento sul territorio della nostra professione.
Riconoscimento quest'ultimo che non è considerato sia nel Sistema Sanitario Regionale o Nazionale per le Strutture Pubbliche ave trovano obbligatoriamente impiego le competenze di altre professioni sanitarie.
Di strutture Odontoiatriche Pubbliche convenzionate ormai ve ne sono molte sul territorio Nazionale, non si comprende il perché si ometta l'obbligatorietà dell'Igienista Dentale appositamente formata e titolare di specifica competenza professionale.
Quali sono le condizioni di lavoro, soprattutto per i più giovani?
In generale, i contratti di dipendenza, a parte i casi di convenzione con il pubblico, che comunque rappresentano non più del 5% di tutti gli igienisti, sono davvero pochissimi. Per lo più le modalità di lavoro sono a prestazione: in sostanza, nella maggior parte dei casi, ci viene data una percentuale sul costo della seduta di igiene dentale. Un grande problema è che di solito è l'odontoiatra a decidere il prezzo al pubblico e la tendenza di questi ultimi tempi è di aumentare il numero di sedute offerte tenendo basso il prezzo. In generale, la copertura previdenziale è irrisoria e per di più carente di manca il trattamento per la maternità per la compagine femminile.
Che cosa si potrebbe fare al riguardo?
Credo che alla base ci sia un problema culturale. La nostra figura è un ganglio fondamentale del processo di prevenzione primaria, ma nel nostro paese si dà molta più importanza a quella secondaria, che si effettua su chi è già malato, come mantenimento. Occorrerebbe invece una nuova visione, che restituisse la giusta importanza al nostro ruolo, anche all'interno dello studio, in struttura e nel tessuto sociale . Non bisogna dimenticare che creiamo salute, sensibilità sanitaria e indotto all'odontoiatra: siamo noi a intercettare i bisogni di salute e a segnalare se ci sono situazioni sospette.
E poi c'è anche una questione di comunicazione e di valorizzazione dell'atto professionale: occorre innanzitutto far capire ai cittadini l'importanza della qualità. Deve essere chiaro ai pazienti che tra una prestazione di un'ora e una di dieci minuti c'è una grande differenza.
In questo senso, credo che il riconoscimento della nostra professione, attraverso un albo o anche un registro a livello regionale o nazionale, sia un buon punto di partenza per garantire le giuste tutele. Come Unid, siamo riusciti ad avviare qualche esperienza, per esempio in Lombardia e presto seguirà anche il Lazio. Ma credo che la chiave di tutto sia l'aggregazione, all'interno della professione, innanzitutto, ma anche nell'intero comparto odontoiatrico ma anche delle professioni sanitarie che non concorrono nel favorire la crescita delle nuove professioni. Opportunità di lavoro e occupazione per i giovani. È solo così che si potrebbe diventare un interlocutore più forte nei confronti delle istituzioni.
A febbraio si è tenuto il tavolo del dentale, che ha visto riuniti i rappresentanti delle varie professioni. Come giudica l'esperienza? Può essere un buon punto di partenza?
In passato c'era stato già un tentativo di avviare un tavolo del settore che però era fallito. Ma le condizioni di oggi sono sostanzialmente mutate rispetto a qualche anno fa. Credo che la crisi economica stia rappresentando una sorta di collante tra le varie professioni del settore. Al momento, uno dei risultati ottenuti è quello di portare alle istituzione la richiesta di pensare a sistemi fiscali che facilitino il nostro lavoro ma che non ricadano sulla sola operatività e prestazione dell'Igienista dentale , come di sovente avviene. Ognuno dovrebbe pensare a cambiamenti nel proprio ambito e poi discuterli all'interno del comparto e non chiedere solamente sacrifici agli altri che nel settore sono più deboli per presenza e rappresentanza politica.
Tuttavia le posizioni e gli interessi tra odontoiatra, datore di lavoro, e igienista dentale, sono spesso contrastanti. Come è possibile trovare punto di incontro?
Quello che ho visto al tavolo è stata proprio la disponibilità a creare aggregazione, ad abbandonare vecchi pregiudizi. I punti di incontro vanno certamente trovati, ma l'atteggiamento è stato più propositivo, più disponibile a elaborare strategie comuni. I tempi siano maturi per sviluppare una maggiore sinergia del settore e perché la categoria possa proporsi insieme. Credo comunque che l'unione sia una conseguenza, in un certo senso. E la spinta è quella di far fronte a grossi investitori che non sempre dimostrano un grande interesse per la salute dei cittadini.
Si riferisce a gruppi come Groupon?
Anche. Quello che esperienze di questo tipo hanno mostrato è proprio un problema di qualità. Il meccanismo della quantificazione delle cure può portare a una distorsione degli obiettivi reali della prestazione sanitaria, che sono e devono essere soltanto clinici. Probabilmente sarà la realtà del futuro, con cui dovremo fare i conti, e, quel che è peggio, potrebbe rivelarsi solo una moda del momento, che potrebbe sparire nel giro di pochi anni. Ma il rischio che intravedo dietro a esperienze di questo tipo è che possono distruggere un modulo che ha funzionato e ha realizzato davvero la tutela della salute orale per i cittadini, quello, cioè, basato sullo studio monoprofessionale, dove a fare da garante è il professionista, una persona. Un modello che di fronte alle difficoltà economiche, in molti casi, ha reagito proprio con l'investimento in tecnologia e in aggiornamento. L'odontoiatria è sempre stato un settore che ha cercato di essere al passo con i tempi.
Un'ipotesi per contrastare tale fenomeno, o meglio moda, potrebbe essere quella di coprire aree di mercato, incentivando e consentendo l'apertura di studi di prevenzione e igiene orale da parte di Igienisti Dentali che possano realizzare convenzioni e accordi con gli studi odontoiatri presenti nell'area inibendo e divenendo forma deterrente all'insediamento di tali gruppi e società di capitale.
Parlando di studio, come vede la possibilità che anche gli igienisti dentali possano aprirne uno?
Perché no? Credo che sia un diritto per tutti. Dopo di che ciascuno dovrà valutare il rischio di impresa e la tenuta economica dell'esperienza. Ma non vedo nulla di male nell'avviare percorsi di collaborazione tra odontoiatra e igienista dentale. D'altra parte, come dicevo, è già parte della nostra competenza individuare se c'è una problematica di salute orale e indirizzare il paziente all'odontoiatra. Se questo avvenga in uno studio odontoiatrico in collaborazione o in uno studio di Prevenzione ed Igiene Orale non vi è differenza.
GdO 2012;3:2-3
Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati
approfondimenti 06 Aprile 2017
Lunedì 10 Aprile, oppure il 20 dello stesso mese a seconda che si tratti di soggetti IVA mensili o trimestrali, scadrà il termine entro cui inviare, attraverso lo Spesometro, i dati...
approfondimenti 06 Marzo 2017
La notizia della sentenza della Corte di cassazione che ha accolto il ricorso dell'ENPAM, imponendo alle società che svolgono attività medica o odontoiatrica in regime di accreditamento...
interviste 13 Gennaio 2017
Secondo una recente inchiesta di Odontoaitria33 sono circa 400 i dentisti che negli ultimi 10 anni lavorano stabilmente come dentisti in Inghilterra. Certamente le norme europee in questi anni hanno...
interviste 24 Gennaio 2014
Cesare Robello, uno dei "motori" dell'Associazione Amici di Brugg, un passato da Presidente dell'Accademia Italiana di Conservativa è una figura prestigiosa nel panorama della Restaurativa...
cronaca 14 Febbraio 2011
L’ultimo caso che ha riportato le lesioni da morso nella cronaca nera è un delitto per il quale è stata appena emessa la sentenza di primo grado. Il 7 agosto del 1990 una giovane impiegata,...
cronaca 15 Marzo 2011
Di una riforma dell’università, sono tutti concordi, ce n’era bisogno. Resta da capire quanto quella recentemente varata dal Parlamento e che porta la firma di Mariastella Gelmini, ministro...
cronaca 06 Marzo 2011
Rilanciare l’immagine dell’odontoiatra presso il pubblico, trasmettendo l’idea di un professionista che segue il codice deontologico e rispetta la legislazione nella gestione quotidiana dello...
cronaca 28 Novembre 2010
Il presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco, è tra coloro che sono riusciti a convincere il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a far scorporare la riforma dell’Ordine da quella delle...
cronaca 20 Ottobre 2010
Francesco Scarparo, classe 1953, professionista a Padova, dal 4 febbraio è il presidente del Comitato Intersocietario di Coordinamento delle Associazioni Odontostomatologiche Italiane (Cic). Da...
igienisti-dentali 26 Settembre 2024
Per la prof.ssa Nardi è un percorso complesso poiché richiede particolare attenzione alla personalizzazione delle indicazioni in base alla tipologia di manufatto protesico
di Prof.ssa Gianna Maria Nardi
O33ricerca 24 Settembre 2024
La revisione indaga se i nuovi strumenti diagnostici come la fluorescenza, la microradiografia e la microtomografia computerizzata possono guidare il clinico nella scelta del...
di Lara Figini
igienisti-dentali 11 Settembre 2024
Se ne parlerà questo fine settimana al Congresso dell'Accademia Chirone a Roma. La prof.ssa Nardi sintetizza cosa si intende per sostenibilità e dove intervenire
di Prof.ssa Gianna Maria Nardi
DiDomenica 06 Ottobre 2024
“Il mio è stato un lavoro di ripiego, ormai posso dirlo. A vent’anni volevo studiare giornalismo, ma non ho avuto nemmeno il coraggio di chiederlo ai miei. Si sarebbero...
Aziende 04 Ottobre 2024
Promuovere l'igiene orale tra i più giovani: un progetto educativo per sensibilizzare gli studenti sulla salute dentale.
Cronaca 04 Ottobre 2024
Le nuove composizioni delle CAO di Agrigento; Brindisi; Genova; Modena; Palermo; Pordenone, Roma
“L'esercizio della professione sanitaria in forma d'impresa: La Società Tra Professionisti: principi e adempimenti normativi”, il titolo del libro
Cronaca 04 Ottobre 2024
Chi può richiederlo, per quali scopi può essere utilizzato, come fare a richiederlo. Sul sito ENPAM la guida
Cronaca 03 Ottobre 2024
Con l’assoluzione perché il fatto non sussiste si chiude una vicenda giudiziaria durata tre anni
Approfondimenti 03 Ottobre 2024
Un'occasione per ricordare ai propri pazienti l'importanza di sorridere ma anche di sorridere con un sorriso sano, e non solo per un fattore estetico
Approfondimenti 03 Ottobre 2024
Denise Calzolari, igienista dentale, ricorda i consigli che possono essere dati ai pazienti sull’importanza di prendersi cura dei propri denti ogni giorno
In occasione del World Smile Day, ecco il decalogo a firma di Straumann Group e del Dott. Carosi con curiosità sulla salute orale e consigli per un sorriso bello e sano
Cronaca 02 Ottobre 2024
Il Ministro della Salute fa il punto sulla legge 33 del 2023 che rappresenta “uno dei capisaldi dell'azione di Governo e Regioni sulla quale misureremo anche la capacità e la lungimiranza del...
Nasce un progetto per spiegare che la masticazione è uno stimolo fondamentale per lo sviluppo delle piene potenzialità̀ intellettive e della memoria del bambino
Cronaca 02 Ottobre 2024
Due i corsi attivati, uno in provincia di Belluno ed uno tra Venezia e Treviso. Un terzo partirà nel 2025 a Vicenza
Dentisti e pediatri di libera scelta uniscono le forze per promuovere la prevenzione come stile di vita fin dai primi mesi di vita, per garantire una salute orale e generale duratura
O33Approfondimenti 01 Ottobre 2024
Dentisti e pediatri di libera scelta uniscono le forze per presentare il primo Manifesto per la salute orale dei più piccoli