Mentre l'insegnamento superiore e universitario si affida a modelli pedagogici ancora fondati in gran parte sull'ascolto dell'insegnante e sulla lettura passiva, si vanno sempre più affermando modalità informative e formative che sfruttano le potenzialità di internet.
Realtà virtuale, simulazione dei pazienti, podcast, blog, la grande enciclopedia costituita da Wikipedia, iTunes U (che permette la creazione di contenuti audio e video scaricabili dagli studenti), apprendimento assistito dal computer... sono solo alcune delle possibilità offerte dalla rete, che stanno rapidamente trasformando la formazione medico-scientifica.
Le ultime generazioni di studenti sono cresciute in un mondo digitale ed è per loro del tutto naturale l'esperienza dell'interazione su Web mentre trovano più arduo focalizzare l'atten-zione per lungo tempo e in modo passivo verso un'unica fonte informativa.
YouTube
Un'applicazione internet che negli ultimi anni si è sviluppata tanto da essere descritta come fenomeno sociale è YouTube.
Anche in questo caso il concetto chiave è quello dell'interattività: YouTube è un archivio, dalle dimensioni sempre più impressionanti (si parla di tre miliardi di visualizzazioni al giorno!), composto da video che possono essere caricati in rete da qualunque utente e sono messi a disposizione di tutti.
Progressivamente il mezzo è stato sfruttato, oltre che da un gran numero di singoli navigatori, anche da emittenti televisive, partiti politici, università, aziende, istituti ospedalieri e organizzazioni non governative per proporre idee e fornire informazioni a un'audience molto rilevante.
È naturale che YouTube abbia destato l'attenzione degli esperti per le opportunità che offre per l'inse-gnamento e l'apprendi-mento.
I benefici
Il primo beneficio deriva dal fatto di essere uno strumento ampiamente conosciuto, già utilizzato da milioni di utenti per scopi prevalentemente ricreativi, ma anche informativi.
In secondo luogo, si può accedervi ovunque e in qualsiasi momento.
Andrew Clifton, della Facoltà di Medicina e scienze sociali dell'Università di Nottingham, nell'esplorare le potenzialità di YouTube per la formazione infermieristica lo paragona a "una tv digitale che non si spegne mai e trasmette contemporaneamente su migliaia di canali a cui si può accedere on demand".
Questa caratteristica va incontro alle specifiche esigenze di molti studenti, che passano una gran parte del loro tempo lontani dalle aule scolastiche e universitarie, mentre è ormai generalizzata la possibilità di collegarsi a internet da casa e sempre di più anche attraverso apparecchi wireless portatili.
Secondo Clifton, l'utilizzo di YouTube può cominciare in classe e poi essere ripreso dagli studenti fuori dalle aule e può portare a un maggiore impegno e profitto degli studenti, principalmente grazie a tre fattori.
Prima di tutto facilita il mantenimento dell'attenzione, anche grazie al ricorso alla musica, a effetti grafici e alla maggiore facilità di preparare contenuti informativi meno seriosi e talvolta umoristici.
Si produrrebbe anche una più efficace memorizzazione dei concetti, grazie alle sollecitazioni visive che accompagnano le informazioni.
I contenuti
Infine, "il contenuto di YouTube è unico per ampiezza e profondità".
Ma è proprio questa ampiezza a costituire talvolta un ostacolo. Cha et al. denunciano ad esempio la quantità di contenuti duplicati e di upload illegali. Freeman and Chapman avvertono che YouTube può essere piegato a interessi particolaristici e che l'in-formazione può essere poco obiettiva, citando l'esempio delle aziende produttrici di tabacco che vi sponsorizzano i propri prodotti.
Il problema delle fonti
Il rischio è che la qualità dell'apprendimento possa essere compromessa se le risorse derivano da fonti poco attendibili e agli studenti si richiede un approccio critico che consenta di riconoscere il valore dei contenuti che vengono loro proposti.
Un recente studio dedicato nello specifico all'informazione sulle tematiche odontoiatriche presenti su YouTube è stato pubblicato recentemente sul Journal of Dental Education.
Vi si trova la conferma che nei social media come YouTube la gran parte delle informazioni è caricata da persone non esperte, ma emerge una tendenza a un uso sempre maggiore da parte di giornali e istituzioni accademiche per scopi formativi.
Gli autori evidenziano nuove possibilità educative in campo odontoiatrico e ritengono che il potenziale di YouTube sia ancora lontano dall'essere pienamente compreso e utilizzato: "i dentisti - affermano - devono imparare a riconoscere l'importanza di questi siti anche in relazione alla formazione dell'opinione pubblica nei riguardi della loro professione".
Nurse Education Today 31 (2011) 311-313.
Presented at IMC'07, October 24-26, 2007, San Diego, California, USA.
Tobacco Control 16, 207-210.
Journal of Dental Education, Volume 75, Number 12.
Leggi anche:
- Insegnamento a distanza: le esperienze positive
- E-learning: le tecnologie per l'apprendimento
GdO 2010;7:11
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