L’uso del microscopio operatorio, fino a qualche tempo fa riservato a interventi di microchirurgia nelle sale operatorie, sta iniziando a diventare una realtà sempre più diffusa.
In quest’intervista i dottori Alberto Pispero, Carlo Ghezzi e Domenico Massironi evidenziano i molteplici vantaggi che questo strumento porta non solo nell’esecuzione degli interventi, ma anche alla salute stessa dell’odontoiatra.
Dottor Pispero, quali sono i principali vantaggi degli strumenti ingrandenti?
Il campo di lavoro di un odontoiatra è molto ristretto ed è necessario avere un’ottima visione e illuminazione. Se abbiamo la possibilità di ingrandire, e quindi aumentare, il potenziale visivo e allo stesso tempo accrescere la portata luminosa nel campo operatorio è possibile operare in modo molto più preciso, incrementando il potenziale propriocettivo dell’operatore e permettendogli di eseguire movimenti molto più fini.
Questo riguarda tutti gli ambiti dell’odontoiatria, a partire dalle manovre di igiene professionale fino ad arrivare a procedure più invasive.
L’utilizzo di sistemi ingrandenti, inoltre, ha benefici di tipo posturale in quanto obbliga l’operatore a una posizione di lavoro più eretta, che dipende dalla distanza focale del dispositivo di magnificazione che si sta utilizzando.
Il lavoro dell’odontoiatra è ripetitivo, si prolunga per tante ore ed è importante avere attenzione a questo aspetto al fine di prevenire eventuali patologie muscolo-scheletriche, a partire dalla zona lombare fino a giungere al rachide cervicale e alle spalle.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.08.2017.02
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