Obiettivi L’odontoiatria negli ultimi anni si è profondamente trasformata e sta continuando a farlo. La tecnologia ha permesso progressi fino a qualche tempo fa inimmaginabili; stanno emergendo diverse modalità organizzative per esercitare la professione ed è diventata importante l’acquisizione di nuove competenze, come il marketing e il management. Abbondano, infatti, proposte formative in grado di soddisfare questi bisogni.
Anche la comunicazione tra odontoiatra e paziente è in continuo cambiamento, sulla spinta di un’esigenza di reciprocità e dell’aumentato livello di informazione da parte della popolazione sui temi di natura sanitaria.
È necessario comprendere questi cambiamenti e adattarsi all’evoluzione del rapporto, in quanto opporre resistenze non può fare altro che creare barriere nella comunicazione.
Discussione Nonostante l’importanza di nuove competenze e modalità nell’esercizio della professione, è necessario ricordare che in odontoiatria restano determinanti le capacità di ascolto e di osservazione e il desiderio di entrare in contatto sincero con il paziente, che porta un bisogno di salute.
In particolare, il momento della prima visita è fondamentale nel percorso di cura, in quanto rappresenta l’occasione per creare un clima di fiducia e di alleanza terapeutica.
Nel corso della prima visita gioca un ruolo determinante la parte emotiva dell’esperienza, che porta il paziente a crearsi un giudizio nei confronti dell’odontoiatra e del team che sarà poi difficile da cambiare nel corso del tempo.
Conclusioni Questo Modulo non si pone come obiettivo quello di dare consigli da seguire fedelmente o suggerire protocolli comportamentali sempre uguali, ma ha lo scopo di sensibilizzare su tutti gli aspetti di una prima visita che possono fare la differenza e porre l’attenzione sui dettagli della relazione che spesso sottovalutiamo.
Il segreto per stabilire una comunicazione efficace con il paziente è comprendere come funzionano i meccanismi delle relazioni interpersonali e verificare il risultato prodotto da ogni messaggio. Solo con questo approccio è possibile, di volta in volta, scegliere autonomamente quale sia il comportamento più efficace da tenere, tra i tanti possibili, con il singolo paziente.
Inoltre, ogni odontoiatra dovrebbe conoscere le motivazioni personali che lo hanno spinto a esercitare la professione, per non correre il rischio di replicare modelli proposti da altri che non corrispondono all’identità e ai valori personali.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.06.2019.09
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