La foto in copertina è stata fatta in ospedale lo scorso aprile, alla fine di un lungo turno di ambulatorio, nel momento forse più buio del nostro 2020, quando in Lombardia la malattia era fuori controllo e faceva tanta paura, mentre i giorni di lockdown, accumulandosi, deprimevano l’umore di tutti.
Nonostante tutto ciò stiamo sorridendo. Lo si capisce anche se le nostre bocche sono coperte.
Sorridiamo perché siamo insieme, i quattro della foto e gli altri colleghi fuori campo, e lavorare insieme ci piace molto. Sorridiamo perché ci sembra di avere fatto bene il nostro dovere, prendendoci cura di tutti i pazienti che anche in questo momento hanno chiesto il nostro aiuto. Sorridiamo perché le mascherine che indossiamo hanno compiuto un lungo viaggio, concluso alla Barona, periferia di Milano, ma iniziato a Bangkok, dalle mani generose di un’amica e collega thailandese che appena saputo delle difficoltà in cui ci troviamo ha pensato a un modo per aiutarci e per dimostrarci la sua vicinanza. Permettendoci anche di scoprire quanto la solidarietà faccia bene.
Questo per dire che è sempre possibile trovare dei motivi per sorridere. Il primo che mi viene in mente è che si sono finalmente esauriti tutti i 366 giorni di questo annus horribilis.
Ecco, potrebbe essere un buon esercizio di inizio anno: anziché fare propositi che non manterremo, elencare le cose che saranno capaci di regalarci un sorriso.
Questi i miei futuri sorrisi. Uno per la clinica: presto l’ospedale in cui lavoro renderà di nuovo operativi i 40 riuniti che da marzo possiamo utilizzare solo a mezzo servizio, permettendoci di riaccogliere i pazienti che attendono di essere curati e gli studenti che vogliono imparare a curarli. Uno per l’accademia: a 700 anni dalla sua fondazione un’odontoiatra dirigerà la più grande università europea (e l’impresa eccezionale è tutta nell’apostrofo). Uno per Dental Cadmos: presto avremo un sito internet dedicato alla nostra rivista. E uno per gli affetti: perché prima o poi nel 2021 torneremo ad abbracciarci. Poi ce ne sarebbe uno per i colori del cuore, ma questa è più che altro una speranza, perché la mia è una squadra pazza.
Buona lettura.
Giovanni Lodi, Direttore Scientifico di Dental Cadmos
doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.01.2021.01
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