Obiettivi Lo scopo del presente studio pilota caso-controllo è stato valutare l’efficacia del dispositivo ortodontico distal-jet a supporto scheletrico rispetto al distal-jet ad ancoraggio dentale in termini di quantità di distalizzazione ottenuta nell’arco di 6 mesi e di perdita di ancoraggio dentale riscontrata.
Materiali e metodi Venti pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere un trattamento con distal-jet su miniviti (Gruppo A) o con distal-jet tradizionale (Gruppo B). Nel Gruppo A due miniviti sono state inserite in sede para-mediana della volta palatina; l’inserimento delle miniviti ortodontiche è stato computer-guidato grazie all’utilizzo di una guida chirurgica realizzata con una stampante 3D. Sono stati raccolti e analizzati i modelli di studio digitali e i cefalogrammi latero-laterali pre-trattamento e a 6 mesi di follow-up.
Sia sui modelli dentali che sul telecranio in proiezione latero-laterale sono stati valutati la quantità di distalizzazione molare superiore e gli effetti collaterali dento-alveolari. È stata condotta un’analisi statistica descrittiva per valutare la quantità di distalizzazione del molare superiore e gli effetti collaterali dento-alveolari ottenuti a 6 mesi di follow-up. Il T-test è stato utilizzato per calcolare le differenze tra i due gruppi con una significatività settata a P ≤0,05. È stata calcolata l’affidabilità intra-operatore, utilizzando un T-test a 2 campioni, la significatività è stata settata a P ≤0,05.
Risultati Nel Gruppo A è stata registrata una maggiore quantità di distalizzazione del primo molare superiore nei 6 mesi di follow-up con una differenza statisticamente significativa tra i gruppi (P = 0,002). Considerando gli effetti dento-alveolari, nel Gruppo A è stata riscontrata una spontanea distalizzazione dei primi premolari e una retro-inclinazione degli incisivi centrali.
Nel Gruppo B, invece, i primi premolari si sono spostati mesialmente (mesial drift) e gli incisivi centrali mascellari hanno subito una vestibolo-inclinazione (flaring incisale) con conseguente perdita di ancoraggio anteriore. In entrambi i gruppi si è osservato un aumento del diametro trasversale in zona molare e una maggiore tendenza alla rotazione del primo molare mascellare nel Gruppo con distal-jet tradizionale.
Conclusioni Il presente studio ha confrontato due sistemi di distalizzazione dei molari mascellari: il distal-jet ad ancoraggio scheletrico e quello ad ancoraggio dentale. Il distal-jet su miniviti ha permesso una maggiore quantità di distalizzazione nel breve follow-up (6 mesi) non causando gli effetti collaterali dento-alveolari (deriva mesiale dei premolari e flaring incisale) presenti quando si utilizza il distal-jet tradizionale. Sono necessari studi randomizzati controllati per confermare tali risultati.
Significato clinico La distalizzazione molare mascellare è il trattamento non estrattivo più utilizzato nella correzione della malocclusione di II Classe. L’utilizzo di dispositivi intra-orali tradizionali non è privo di effetti indesiderati. Oggi l’impiego di apparecchiature supportate da miniviti permette un maggiore controllo dell’ancoraggio.
Il presente studio pilota ha fornito risultati che, nel breve follow-up, dimostrano una maggiore quantità di distalizzazione del molare mascellare senza la perdita di ancoraggio tipica del distal-jet tradizionale. Tali risultati dovrebbero incoraggiare il clinico a utilizzare apparecchiature ad ancoraggio scheletrico.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.02.2021.06
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