Obiettivi Questa revisione della letteratura intende aggiornare l’odontoiatra su alcune importanti conoscenze riguardanti il cancro della bocca, in particolare in termini di prevenzione, diagnosi e cura.
Materiali e metodi Sono state interrogate le più importanti banche dati biomediche (PubMed, Embase) e Google Scholar alla ricerca di articoli rilevanti per gli obiettivi dell’articolo.
Di questi articoli è stato ottenuto il testo intero. Le informazioni contenute nel presente articolo sono state integrate con testi e dati già a disposizione degli autori.
Risultati Il carcinoma squamocellulare è una neoplasia molto diffusa a livello del cavo orale. Si tratta di una condizione poco conosciuta dai pazienti ma che rappresenta il 90% dei tumori maligni del distretto testa-collo. È un tumore epiteliale che origina dallo strato superficiale della mucosa, in zone facilmente ispezionabili dallo stesso paziente o durante un normale controllo odontoiatrico.
Nonostante questo sia un fattore a favore di una diagnosi precoce, le alterazioni della mucosa che presentano segni di pre-cancerosi non sono costantemente riconosciute. Il ritardo diagnostico è quindi il fattore che più di tutti è in correlazione diretta con la mortalità legata alla malattia. È importante riconoscere tutte le manifestazioni cliniche della malattia in modo da individuare in tempi rapidi ogni alterazione patologica dei tessuti di rivestimento. L’attenzione allo stato di salute delle mucose orali non deve essere solo a carico dell’odontoiatra o del patologo orale, ma anche dello stesso paziente. Non si possono ignorare le alterazioni anche minime dei tessuti di rivestimento, annotando in modo puntuale l’eventuale evoluzione nel tempo, dati fondamentali per una diagnosi accurata.
Allo stesso modo l’odontoiatra deve porre una diagnosi differenziale tra le condizioni che possono essere conseguenza di una problematica dento-parodontale o di una patologia specifica delle mucose. Nel caso di sospetto di malignità si segue il percorso diagnostico necessario alla definizione precisa della patologia. Sarà quindi fondamentale eseguire una biopsia incisionale o escissionale che metta nelle condizioni l’anatomopatologo di identificare la natura istologica della lesione.
Tra le figure professionali coinvolte nel processo di diagnosi e cura del carcinoma spinocellulare c’è anche l’otorinolaringoiatra.
Attraverso l’utilizzo di endoscopi è possibile approfondire valutazione, trattamento e follow-up, rispondendo alle esigenze di una gestione olistica del paziente con neoplasia del cavo orale. È possibile infatti valutare in modo complessivo le vie aerodigestive superiori durante stadiazione e follow-up, potenziare la valutazione di pazienti con oroscopia difficoltosa, valutare margini di resezione e identificare precocemente le recidive anche mediante metodiche innovative.
Un ruolo non meno importante nel processo di cura del paziente è svolto da una comunicazione corretta ed efficace. Ancor di più le strategie comunicative, centrate sul paziente, si rilevano indispensabili per i professionisti sanitari che si trovano a dover comunicare diagnosi oncologiche. Le funzioni principali di una buona comunicazione tra medico e paziente sono: la promozione della salute e del processo di guarigione, la corretta risposta alle emozioni dei pazienti, la gestione dell’incertezza del soggetto e la possibilità di prendere decisioni informate da parte del paziente e, in ultima analisi, una migliore compliance e aderenza al trattamento.
Conclusioni Nei pazienti che presentano segni clinici di alterazione delle mucose del cavo orale è importante definire con certezza la natura della patologia. La diagnosi precoce è fondamentale perché permette la riduzione della mortalità. Il paziente deve essere informato nel modo corretto sull’importanza dello stato di salute del cavo orale. I professionisti che operano all’interno di questo distretto devono essere formati a riconoscere ogni alterazione patologica.
Significato clinico Il cancro orale è una malattia che il team odontoiatrico deve conoscere e riconoscere, così da essere in grado di offrire ai pazienti una corretta informazione riguardo alla malattia e permettere processi di diagnosi e di cura adeguati.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.02.2021.13
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