31 Gennaio 2021

Odontoiatria e cancro della bocca: dai fattori di rischio alla riabilitazione - Modulo 2: Presentazione clinica e diagnosi

Corso ECM

Alberto Pispero, Sem Decani, Federico Scotti, Laura Moneghini, Elena Vegni, Daniela Sorrentino, Alberto Saibene, Andrea Sardella

Obiettivi  Questa revisione della letteratura intende aggiornare l’odontoiatra su alcune importanti conoscenze riguardanti il cancro della bocca, in particolare in termini di preven­zione, diagnosi e cura.

Materiali e metodi  Sono state interrogate le più im­portanti banche dati biomediche (PubMed, Embase) e Google Scholar alla ricerca di articoli ri­levanti per gli obiettivi dell’arti­colo.

Di questi articoli è stato ot­tenuto il testo intero. Le informa­zioni contenute nel presente arti­colo sono state integrate con te­sti e dati già a disposizione degli autori.

Risultati  Il carcinoma squamocellulare è una neoplasia molto diffusa a li­vello del cavo orale. Si tratta di una condizione poco conosciuta dai pazienti ma che rappresenta il 90% dei tumori maligni del di­stretto testa-collo. È un tumore epiteliale che origina dallo strato superficiale della mucosa, in zone facilmente ispezionabili dallo stes­so paziente o durante un normale controllo odontoiatrico.

Nonostante questo sia un fattore a favore di una diagnosi precoce, le alterazioni della mucosa che presentano segni di pre-cance­rosi non sono costantemente ri­conosciute. Il ritardo diagnostico è quindi il fattore che più di tutti è in correlazione diretta con la mortalità legata alla malattia. È importante riconoscere tutte le manifestazioni cliniche della ma­lattia in modo da individuare in tempi rapidi ogni alterazione pa­tologica dei tessuti di rivestimen­to. L’attenzione allo stato di salu­te delle mucose orali non deve   essere solo a carico dell’odonto­iatra o del patologo orale, ma an­che dello stesso paziente. Non si possono ignorare le alterazioni anche minime dei tessuti di rive­stimento, annotando in modo puntuale l’eventuale evoluzione nel tempo, dati fondamentali per una diagnosi accurata.

Allo stesso modo l’odontoiatra de­ve porre una diagnosi differenziale tra le condizioni che possono es­sere conseguenza di una proble­matica dento-parodontale o di una patologia specifica delle mu­cose. Nel caso di sospetto di mali­gnità si segue il percorso diagno­stico necessario alla definizione precisa della patologia. Sarà quin­di fondamentale eseguire una biopsia incisionale o escissionale che metta nelle condizioni l’anato­mopatologo di identificare la natu­ra istologica della lesione.

Tra le figure professionali coin­volte nel processo di diagnosi e cura del carcinoma spinocellula­re c’è anche l’otorinolaringoiatra.

Attraverso l’utilizzo di endoscopi è possibile approfondire valuta­zione, trattamento e follow-up, ri­spondendo alle esigenze di una gestione olistica del paziente con neoplasia del cavo orale. È possi­bile infatti valutare in modo com­plessivo le vie aerodigestive su­periori durante stadiazione e fol­low-up, potenziare la valutazione di pazienti con oroscopia difficol­tosa, valutare margini di resezio­ne e identificare precocemente le recidive anche mediante metodi­che innovative.

Un ruolo non meno importante nel processo di cura del paziente è svolto da una comunicazione corretta ed efficace. Ancor di più le strategie comunicative, cen­trate sul paziente, si rilevano in­dispensabili per i professionisti sanitari che si trovano a dover comunicare diagnosi oncologi­che. Le funzioni principali di una buona comunicazione tra medico e paziente sono: la promozione della salute e del processo di guarigione, la corretta risposta alle emozioni dei pazienti, la ge­stione dell’incertezza del sogget­to e la possibilità di prendere de­cisioni informate da parte del pa­ziente e, in ultima analisi, una mi­gliore compliance e aderenza al trattamento.

Conclusioni  Nei pazienti che presentano se­gni clinici di alterazione delle mucose del cavo orale è impor­tante definire con certezza la na­tura della patologia. La diagnosi precoce è fondamentale perché permette la riduzione della mor­talità. Il paziente deve essere in­formato nel modo corretto sull’importanza dello stato di sa­lute del cavo orale. I professioni­sti che operano all’interno di questo distretto devono essere formati a riconoscere ogni alte­razione patologica.

Significato clinico  Il cancro orale è una malattia che il team odontoiatrico deve cono­scere e riconoscere, così da es­sere in grado di offrire ai pazienti una corretta informazione riguar­do alla malattia e permettere processi di diagnosi e di cura adeguati.

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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.02.2021.13




 
 
 
 

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