HOME - DiDomenica
 
 
28 Novembre 2021

Allineatori trasparenti, la responsabilità come antidoto al rischio di diventare prestanome virtuale

di Norberto Maccagno


In qualsiasi modo decida di parlare delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie in tema di ortodonzia (ovviamente non cliniche) ed in particolare per gli allineatori trasparenti diciamo più o meno a distanza, rischio di “ledere la sensibilità” di tutti: odontoiatri, aziende e persino i pazienti. 

L’argomento lo abbiamo già toccato più volte. Credo che come spesso capita, Odontoiatria33 sia stato il primo (giornale) ad informare delle attività di alcune aziende in Europa, con tentativo anche di entrare nel mercato italiano, che proponevano ai cittadini kit (porta impronte e silicone) per auto rilevarsi l’impronta e poi ricevere i vari allineatori a casa.
Poi è nata la versione digitale di questo mercato: si va in un negozio, un commesso rileva con uno scanner intraorale l’impronta, l’azienda elabora lo spostamento virtuale dei denti e poi il cliente riceve a casa i vari allineatori da portare e viene seguito (forse) a distanza (non si sa da chi) per verificare il procedere della terapia.

In Italia, come in molti alti paesi d’Europa, la normativa ha aiutato a frenare questo tipo di commercio, essendo gli allineatori dispositivi medici e la terapia ortodontica un atto medico. Negli USA invece è diverso, alcune tipologie di allineatori sono considerati prodotti cosmetici. 

Ma visto il giro economico generato da queste soluzioni oramai affidabili e decisamente più confortevoli dei dispositivi ortodontici fissi -300 milioni di euro la spesa stimata da KeyStone degli italiani nel 2021 in allineatori- c’è da credere che saranno in molti a cercare soluzioni “creative” per aggirare la normativa. 

Il rischio l’ha ben sintetizzato il prof. Massimo Gagliani nel suo ultimo Agorà del Lunedì quando, citando la “nuova ortodonzia”, ipotizza che questa soluzione ortodontica possa essere una faccenda mediata da una diagnosi medica e da un servizio commerciale dell’azienda fabbricatrice dei dispositivi, relegando il professionista al mero ruolo di prescrittore”.  

Prescrittore o prestanome virtuale, mi chiedo? 

Secondo me il rischio è che sia più la seconda ipotesi, almeno stando all’allarme, con la richiesta di intervento legislativo, lanciato dal SUSO. (LINK) 

Come spesso capita quando Odontoiatria33 dà voce ad una questione, riceviamo commenti e documenti di lettori che ci segnalano cose.Tra quelle ricevute dopo l’articolo sulle richieste del SUSO, una sorta di proposta commerciale che una “azienda” (non siamo riusciti a verificare perciò non la posso citare, non era su carta intestata) propone agli odontoiatri per rilevare nel loro studio le impronte dei pazienti inviati dall’azienda ed eventualmente effettuare le visite di controllo. Viene anche dato in dotazione uno scanner per rilevare le impronte. 500 euro al mese per l’affitto della stanza, 70 euro a scansione, 49 euro a visita di controllo, alcune delle tariffe proposte nell’accordo.Questa la descrizione del protocollo operativo: “il Dentista o un suo collaboratore esegue la scansione intraorale del paziente e invia digitalmente la documentazione ai laboratori di XXXX in cui avviene l'elaborazione del piano di trattamento”

Quello che mi ha lasciato più perplesso è leggere questa precisazione: “Il Dentista è esonerato da qualsiasi responsabilità medica relativa al piano di trattamento e all'esito dello stesso”. 

Esonerato da chi? 

Non sono un odontologo forense ma mi sembra una affermazione “azzardata”. Da quanto negli anni mi è stato raccontato da chi si occupa di contenzioso, ogni volta che un odontoiatra prende in carico un paziente, anche solo per una visita, un consulto, è responsabile. Figuriamoci se poi è stato il dentista a prendere le impronte, nel suo studio.Poi c’è la normativa sui dispositivi medici. Quel dispositivo medico, l’allineatore trasparente, può essere realizzato dai “laboratori di XXXX”, solo a seguito di una prescrizione di un abilitato all’esercizio dell’odontoiatria, e se il laboratorio è registrato come fabbricante visto che dovrebbe rilasciare la dichiarazione di conformità.Il piano di trattamento elaborato dal laboratorio di XXXX da chi viene poi approvato? Dall’odontoiatra che ha rilevato le impronte o dal paziente a cui gli vengono inviate le mascherine, o da nessuno? E se poi la cosa non funziona, crea dei problemi estetici, di masticazione etc., il paziente (o il suo avvocato) da chi andrà, dal laboratorio di XXXX, che non credo neppure saprà chi è, oppure dal dentista che ha rilevato l’impronta? 

E poi ci sarebbero anche tutti gli aspetti fiscali. 

Per la realizzazione degli allineatori, già oggi le principali aziende che li fabbricano industrialmente hanno professionisti che propongono un piano di trattamento, ma lo sottopongono al clinico che ha inviato la prescrizione che lo verifica, eventualmente modifica e poi approva. 

Ha ragione il SUSO a chiedere regole perché le tecnologie aprono spazzi nuovi, alcuni non regolamentati.  

Come per molti aspetti legati alle nuove tecnologie è estremamente difficile non solo normare tutte le sfumature, anche se evidenti, ma è soprattutto molto difficile controllare, ancor di più se la cura arriva per corriere sotto forma di pacchetto.  

L’alternativa che renderebbe inutile ogni norma specifica già c’è per l’odontoiatra e si chiama deontologia, etica o più semplicemente: senso di responsabilità.
In questo caso specifico aggiungerei anche il rispetto della professione che si sta svolgendo, il rispetto dei colleghi che hanno studiato per poter intervenire sulle malocclusioni e poi, soprattutto, il rispetto di noi pazienti. Perchè la mercificazione della professione non è più o meno grave a seconda del soggetto (imprenditore o professionista) che sfrutta la nostra buona fede. 

Se l’odontoiatra non si presta a fare il prestanome virtuale, il problema non si pone.   

Articoli correlati

La Food and Drug Administration (FDA) pubblica indica i sintomi da considerare per diagnosticare e prevenire la sindrome dell’apnea ostruttiva notturna (OSAS)


Una revisione della letteratura esplora i principi dell’intelligenza artificiale, le sue applicazioni in ortodonzia e la sua implementazione nella pratica clinica

di Lara Figini


SIDO: “attenzione a offerte che possono compromettere la salute ed invita a rivolgersi ad uno specialista in ortodonzia


Presidente SUSO che sottolinea: “non è l’allineatore a mettere i denti dritti, ma l’ortodontista” e ricorda le responsabilità di fronte al paziente di chi prende l’impronta ed affida...


Lo studio analizza le conoscenze dei professionisti e offre spunti per futuri corsi personalizzati in tema di allineatori trasparenti

di Lara Figini


Dal CED di Bruxelles i moniti per professionisti, politici, utenza. Colasanto (AIO): “monitoriamo e contrastiamo le terapie fai da te”


Ortodonzia demandata al software. Il dott. Marco Pozzi ricorda i rischi per il paziente di affidarsi a non ortodontisti


Ricorderete, e se non lo ricordate eccomi qui per aiutarvi a farlo, le dichiarazioni del Ministro della Salute e del presidente FNOMCeO a fine anno, in prossimità della scadenza...

di Norberto Maccagno


Sembra una ovvietà ma non credo che questa affermazione sia un percepito di voi dentisti quando si parla di società odontoiatriche, di “Catene”.Invece l’aveva chiaro il legislatore quanto nel...

di Norberto Maccagno


Della vicenda dei “dentisti in black”, come hanno titolato alcuni giornali baresi, ad avermi colpito non è tanto la questione etica, morale, sociale, giudiziaria, ma il fatto...

di Norberto Maccagno


Nella settimana del Festival di Sanremo, non potevamo che affrontare un argomento glamour: i grillz, i brillantini o altri “gingilli” applicati ai denti. Tra i più famosi il sorriso...

di Norberto Maccagno


Mentre Odontoiatria33 era in vacanza, la Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato un report sulla spesa sanitaria dal 2016 al 2022.Un lavoro corposo dal quale emerge, tra gli altri, il...

di Norberto Maccagno


Altri Articoli

Il test è un innovativo supporto per l’odontoiatra e l’igienista dentale per la prevenzione, l’individuazione precoce e il trattamento personalizzato di malattie correlate...


La FNOMCeO in audizione alla Camera: strumento orientato al bene della persona, e non sostituto della professionalità del medico


AIO fa il punto e ribadisce la necessità di rivedere il sistema attraverso un Testo Unico. Queste le proposte di intervento


Il dolore associato alle infezioni della polpa dentaria e dei tessuti periapicali può essere molto intenso e spesso è il motivo più comune per cui i pazienti necessitano di...


Oltre 5mila euro il compenso chiesto per interventi di medicina estetica, denunciata per esercizio abusivo, truffa e formazione di atti falsi e false informazioni su qualità personali


Dal Policlinico di Palermo una piattaforma online per aiutare tutti i professionisti della salute nel riconoscimento e diagnosi differenziale di lesioni del cavo orale associate a...


Obiettivo del documento: aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle future mamme sulla necessità di non trascurare l’igiene orale durante la gravidanza


Al Master COI, incontro con prof. Richard Watt. "Servono politiche preventive ed una cura integrata e congiunta che possa affrontare le esigenze complete degli individui"

di Davis Cussotto


Il riconoscimento premia le organizzazioni che hanno dimostrato un impegno per l’integrità aziendale attraverso programmi di etica, conformità e governance


Dal Congresso SIdP l’invito a ragionare su una odontoiatria basata sulla qualità delle cure, sull’etica, sulla prevenzione e non sulla velocità e sulla riabilitazione


Marco Ferrari

L’appuntamento del prossimo maggio, a Firenze, porrà al centro del suo dibattito il tema della sostenibilità declinata nei diversi aspetti: biologica, economica, ambientale e...


Da Fondazione SIdP una “task force” nazionale che possa interagire con le Associazioni, Istituzioni ed i familiari che si occupano di persone fragili e in particolare di persone affette da...


Ricorderete, e se non lo ricordate eccomi qui per aiutarvi a farlo, le dichiarazioni del Ministro della Salute e del presidente FNOMCeO a fine anno, in prossimità della scadenza...

di Norberto Maccagno


L’On. Ciocchetti evidenzia la non applicazione dell’abolizione dell’obbligo di specializzazione nell’Accordo collettivo nazionale e chiede ai Ministeri competenti di riferire


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 

Corsi ECM

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

La lezione di storia dell’odontoiatria del prof. Guastamacchia

 
 
 
 
chiudi