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26 Giugno 2022

L’ottimizzazione della protesi diventa una sit-com

di Norberto Maccagno


Ci sono delle trasmissioni che, per genialità, hanno fatto la storia della nostra televisione offrendo svago ma anche momenti di riflessione. Tra queste indubbiamente le candid camera di Specchio Segreto, geniale idea di Nanni Loy della metà degli anni sessanta e settanta. Nei 50 anni successivi sono stati in molti a tentare di replicare il successo di quella trasmissione, tra questi il simpatico programma Italiani Fantastici in onda per tutto il mese di giugno dal lunedì al venerdì alle 14 su RAI 2, condotto da Alessandro Di Sarno. Un programma, leggo sul sito della RAI, “di esperimenti sociali che, grazie alla tecnica della candid camera, darà modo agli ignari protagonisti di confessarsi, raccontarsi e allo stesso tempo di indagare i caratteri, i pregiudizi, i valori degli italiani all'alba del terzo millennio”. 

Il format è sostanzialmente questo: attraverso una divertente candid camera viene esasperata una situazione, che sempre stando al sito ufficiale, nasce da fatti di cronaca ed al termine, insieme ad un gruppo di “opinionisti per caso”, vengono analizzare le reazioni degli ignari protagonisti oggetto della candid camera partendo dalla domanda: ma io al posto loro cosa avrei fatto? 

Martedì e mercoledì, il 22 e 23 giugno anche l’odontoiatria diventa indirettamente protagonista del programma, anche se avrebbe potuto coinvolgere indifferentemente altre professioni visto che la situazione analizzata è: voi difendereste una persona che sta per essere licenziata anche se una persona vi arreca un danno?
La puntata parte riproponendo una puntata di Specchio Segreto dove in un negozio di cappelli un attore “ruba” i cappelli dei clienti mentre li appoggiano sul bancone per provarsene dei nuovi, alla fine viene incolpata la commessa minacciata di essere licenziata. 

Nella versione di Italiani Fantasticila persona da licenziare è un odontotecnico, impersonato dal conduttore Alessandro Di Sarno, chiamato in studio dall’odontoiatria (reale) perché avrebbe realizzato una corona di un colore troppo scuro. L’odontoiatra demanda all’odontotecnico di risolvere il problema e lo lascia solo con il paziente. Da qui si innescano tutta una serie di equivoci e gags, anche divertenti.In realtà i pazienti coinvolti sono due e le situazioni, simili, vengono proposte nelle puntate di martedì e mercoledì.
Difficile sintetizzarle, dovete vedere entrambe le puntate.
Al termine il dibattito dove una serie di ospiti dicono la loro. Ed anche qui qualche sorriso: nella prima candid camera, tra le tante provocazioni che il paziente subisce viene informato che per un errore la capsula applicata era quella tolta ad un altro paziente e una degli opinionisti (un avvocato) dice che non avrebbe nulla in contrario nel ricevere un dente di un altro paziente (morto) perché lei è favorevole alla donazione degli organi. 

Tra gli opinionisti anche un odontoiatra che porta, fortunatamente, informazioni pertinenti. L’ho anche sentito telefonicamente e mi ha raccontato che in realtà le questioni affrontate sono state molte, tra queste anche le competenze del Team odontoiatrico, ma come sempre i tagli fanno poi emergere solo una minima parte di quanto espresso. 

Guardando con gli occhi di un addetto ai lavori sarebbero tante le criticità da sottolineare, ma lo scopo della trasmissione non è certamente quello di spiegare le dinamiche dello studio odontoiatrico. Il dubbio, però, che vorrei condividere con voi è perché nello scegliere una situazione critica tra datore di lavoro e collaboratore che mettesse in imbarazzo il cliente, si è scelto lo studio odontoiatrico e più nello specifico il rapporto tra dentista ed odontotecnico.  

Peraltro, dimostrando di conoscere anche bene le dinamiche dello studio odontoiatrico, che poi sono state esasperate per diventare paradossali e divertenti. Nel secondo appuntamento il conduttore nei panni dell’odontotecnico dice al paziente: sa quante volte ho tolto dai problemi il dentista, quello che sa gliel’ho insegnato io. 
Mi sembrava di sentire alcuni di voi odontotecnici quando vi lamentate dei vostri clienti odontoiatri. 

L’ego di tutti i giornalisti, me compreso, si gratifica quando possiamo dire: “cosa vi avevo detto”. Quindi potrei citare il DiDomenica scorso sottolineando come la trasmissione confermerebbe quanto sostenevo, ovvero la difficoltà di distinguere le competenze dell’odontotecnico e dell’odontoiatria da parte dei politici, dei pazienti ed ora anche degli autori televisivi. 

In realtà la candid camera dimostra che il paziente quella differenza la conosce, “ma lei è un dentista?” chiedono entrambi i pazienti quando il sedicente odontotecnico propone di fare l’anestesia per estrarre dei denti sani.Piuttosto estremizza il rapporto, a volte anche conflittuale, che odontoiatri ed odontotecnici hanno in studio. 

Ma a mettere tutti d’accordo sarà il digitale, non so se perché la tecnologia non sbaglia e quindi non servirà più chiamare l’odontotecnico in studio per vedere di rimediare all’errore oppure, perché come dicono gli odontotecnici, tra poco non ci saranno più odontotecnici da chiamare.    


A questo link potete vendere la puntata del 22 giugno, la candid camera odontoiatrica è la prima.

A questo quella trasmessa il giorno dopo, per vedere la candid camera odontoiatrica dovete scorrere fino al minuto 41:15

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