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24 Settembre 2023

All’ASST Rhodense si punta sugli odontoiatri liberi professionisti a 40 euro, lordi, all’ora

di Norberto Maccagno


Tra le notizie che Odontoiatria33 propone a voi lettori, anche quelle dei concorsi pubblici che offrono la possibilità ad odontoiatri, igienisti dentali ed ora anche agli Aso, di lavorare negli ambulatori odontoiatrici pubblici.
Solo in queste ultime due settimane abbiano dato notizia dei concorsi banditi a Melegnano e Vercelli, mentre a fine luglio è scaduto il bando per partecipare ad un concorso per igienista dentale a Mestre. 

Sappiamo, però, che sono delle rarità i posti messi a disposizione per lavorare a tempo indeterminato nel SSN, come ci aveva sottolineato Pio Attanasi, Segretario organizzativo settore convenzioni del Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana (SUMAI). Nel 2020 i posti banditi per gli odontoiatri in tutta Italia erano stati 40.
D'altronde attualmente, sempre su tutto il territorio nazionale, sono 118 gli odontoiatri assunti a tempo indeterminato dal SSN, certo poi ci sono gli specialisti ambulatoriali esterni (1.449), ovvero gli odontoiatri che oltre a lavorare nel proprio studio, collaborano per alcune ore alla settimana negli ambulatori pubblici. 

Il dott. Attanasi ci ricordava che per essere dipendente si deve partecipare a concorsi appositamente banditi e per essere specialisti ambulatoriali interni convenzionati si deve essere inseriti nelle graduatorie delle ASL ai sensi dell’ACN come prevede la legge Balduzzi.  

Nei giorni scorsi, un dirigente di un sindacato di medici che lavorano nel pubblico, mi fa notare come in certe ASST lombarde mancano gli specialisti odontoiatri in graduatoria, o meglio gli odontoiatri fanno domanda per esserci ma se vengono chiamati non accettano o quelli che accetterebbero non vengono chiamati. Va anche detto che le ore che le Asl destinano all’assistenza pubblica sono sempre meno e che, almeno in quelle lombarde, nonostante il Decreto Bollette abbia abolito l’obbligo di specializzazione per lavorare nel pubblico, per gli specialisti ambulatoriali si fa ancora riferimento all’ACN che non è ancora stato aggiornato con la nuova disposizione di legge. Anche se il vecchio contratto prevede la possibilità di assumere non specialisti, se non si trovano gli specialisti, ma a quanto pare questa possibilità viene disattesa.  

Probabilmente, per cercare di sopperire alla mancanza di specialisti ambulatoriali odontoiatri e poter continuare a garantire il servizio, anche minimo, l’ASST Rhodense (siamo a Rho nell’hinterland milanese) ha deciso di percorrere una strada nuova, quella della collaborazione a Partita Iva. 

Così, il Direttore dell’ASST Rhodense ha firmato una delibera per cercare odontoiatri o medici specialisti in odontoiatria disposti a prestare attività di assistenza specialistica di odontoiatria presso il poliambulatorio di Arese in regime di libera professione. Probabilmente l’ASST aveva fretta di trovare “un dentista”, perché la delibera è stata pubblicata il 18 agosto 2023 e le domande dovevano arrivare “improrogabilmente” entro il 28 agosto 2023, perché la collaborazione sarebbe partita dal 4 settembre 2023. Non sappiamo se hanno trovato l’unico odontoiatra che cercavano. In realtà ho anche provato a cercare più informazioni, ma non ho trovato i contatti giusti. 

Quindi, quanto scritto fino ad ora sulla vicenda, sono solo mie supposizioni. 

Invece ecco le “certezze” che leggo nel bando: 

  • Tra i requisiti richiesti per partecipare al bando, oltre alla “comprovata esperienza”, vi è “la Specializzazione in odontoiatria o in disciplina equipollente (D.M. 30.01.1998) o in disciplina affine (D.M. 31.01.1998) e s.m.i.”, ricordo che il Decreto Bollette con l’abrogazione di quest’obbligo è entrato in vigore prima della data della delibera. Forse, non essendo questo un concorso pubblico, l’ASST può in realtà decidere i titoli che chi dovrà lavorare nei suoi ambulatori devono avere. 
  • L’incarico è libero professionale con Partita iva e non darà luogo a nessun rapporto dipendenza con l’ASST. 
  • Le attività cliniche previste sono riferite alle prestazioni di odontoiatria conservativa compresa pedodonzia, protesi dentaria, ortognatodonzia. 
  • Viene chiesta la disponibilità per due mezze giornate, della durata di 4 ore, da un minimo di n. 1 mezza giornata ad un massimo di n. 2 mezze giornate alla settimana. 
  • La durata della collaborazione sarà di 4 mesi, “dal 04.09.2023 ovvero dalla data da concordare in sede di stipula del contratto sino al 31.12.2023, salvo proroga per esigenze aziendali”. 
  • Il compenso sarà di 40 euro l’ora lordi, omnicomprensivi. Il candidato dovrà dotarsi di copertura assicurativa, con massimali adeguati, per RCT e infortuni. 

Sul compenso ovviamente non sono in grado di giudicare, facendo un altro mestiere. Direi che, rispetto a qualche tempo fa quando, sempre la Regione Lombardia, decise di demandare la gestione degli ambulatori pubblici ai service privati che pagavano gli odontoiatri 10 euro l’ora, è un passo in avanti.  

Altra considerazione che affido a voi lettori, postate il vostro parere sulla nostra pagina Facebook, è se vale la pena tenere aperto un ambulatorio ovviamente attrezzato e funzionante per sole due mezze giornate alla settimana. Anche se sul sito dell’ASST Rhodense, è indicato che per l’odontoiatria, ad Arese, l’ambulatorio è aperto solo il mercoledì dalle 8:00 alle 12:30.

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