Le "linee guida" italiane sull'utilizzo dei colluttori per la salute orale (Italian Mouthwash Guidelines o Img), presentate recentemente a Roma, sono una novità assoluta e in qualche modo sanciscono l'importanza cosmetica, terapeutica ed economica di questi prodotti.
L'americana Food and Drug Administration (Fda) suddivide i collutori in due categorie fondamentali: i prodotti con finalità cosmetica e quelli con finalità terapeutica. I collutori cosmetici sono prodotti da banco, studiati con lo scopo principale di rinfrescare la bocca, combattere l'alito cattivo e di fornire qualche aiuto nel caso in cui non si disponga di spazzolino e dentifricio. Molti odontoiatri, supportati anche da studi scientifici, minimizzano sull'utilità di questi composti e, anzi, raccomandano molta prudenza rispetto a un loro utilizzo non controllato da uno specialista. Al contrario, i collutori terapeutici raccolgono molti consensi per le loro prorpietà antibatteriche e protettive contro patologie orali. Negli Stati Uniti sono regolati dalla Fda e generalmente passano anche attraverso l'approvazione dell'American Dental Association (Ada).
Si è così manifestata l'esigenza di fare ordine, raccogliere e confrontare i dati degli studi scientifici in merito e dare indicazioni affidabili a odontoiatri e pazienti. La sfida è stata raccolta, nel nostro paese, da Aidi, Andi, Anid e Collegio dei docenti di odontoiatria, che hanno raccolto l'invito della Pfizer Consumer Healthcare e hanno presentato i risultati ottenuti al XIV Congresso del Collegio dei docenti di odontoiatria, cui hanno assistitopiù di 800 persone e alcuni dei più importanti esponenti della comunità scientifica nazionale e internazionale. Il gruppo di lavoro, coordinato dal professor Andrea Pilloni dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", si è posto l'obiettivo di dare una risposta alle questioni basilari relative agli effetti dei collutori. E' stata una ricerca di tipo bibliografico che ha preso in considerazione 1.775 voci dalla banca dati elettronica Medline e 262 da Embase. Letti, analizzati e scremati in fasi successive, gli studi ritenuti utili sono stati sottoposti alla revisione del professor Antonio Carrassi dell'Università degli Studi di Milano (nella foto).
Innanzitutto si è voluta verificare l'efficaciadei collutori nella prevenzione delle gengiviti e delle manifestazioni infiammatorie correlate. Il risultato è stato sostanzialmente positivo: esistono studi scientifici validi che hanno riscontrato vantaggi significativi nella riduzione dei sintomi di flogosi gengivale e delle manifestazioni infiammatorie a essa riconducibili. Sono stati esaminati alcuni indici come il GI - indice gengivale, legato alle modoficazioni morfologiche subite dalla gengiva - e il BI - bleeding index, che rileva la presenza di sanguinamento. I composti a base di clorexidina e oli essenziali hanno evisdenziato ottime capacità nel ridurre gli indici di flogosi gengivali nel maggior numero di studi, ma anche il cetilpiridinio cloruro si è mostrato molto efficace. Esistono alcune evidenze che dimostrao gli effetti positividei seguenti principi attivi: floruro amminico e floruro stannoso, zinco e triclosan, prebrushing a base di triclosan-copolimero.
Il secondo quesito è entrato nel merito della placca batterica. Generalmente le ricerche hanno preso in considerazione le variazioni dell'indice di placca e dell'indice di Turesky, che misura l'accumulo di biofilm orali sulle superfici. Anche in questo caso le proprietà benefiche dei collutorisoo state confermate scientificamente. Proprio come nel caso delle gengiviti, anche questa volta sono stati clorexidina e oli essenzialin i principi attivi ad aver riscosso maggiore successo.
Infine i ricercatori hanno voluto controllare l'eventuale presenza di effetti collaterali. Le principali conseguenze indesiderate, in seguito a trattamenti di lunga durata, sono un incremento nella formazione del tartaro e la comparsa di pigmentazioni. La clorexidina, molto efficace contro placca e gengiviti, è stata associata alla comparsa di queste manifestazioni sfavorevoli più frequentemente rispetto ad altri principi attivi.
In conclusione, le "linee guida" presentate a Roma si esprimono chiaramente a favore dei collutori: "ai fini della tutela della salute orale, è utile e appropriato suggerire ai pazienti la costante utilizzazione di collutori come supporto delle tradizionali tecniche di rimozione meccanica dei biofilm orali. La prevenzione della flogosi gengivale può contribuire non solo alla prevenzione della gengivite, ma anche a quella delle parodontopatie".
GdO 2007; 13
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