HOME - Farmacologia
 
 
12 Luglio 2023

FANS e interazione con farmaci cardiologici

Attenzione ai pazienti cardiologici. Disamina sull’interazione tra FANS e farmaci con indicazioni cardiovascolari, con specifica attenzione agli anticoagulanti 


È facile prescrivere un FANS ma spesso si è disattenti sulle interazioni, considerando appunto che il paziente spesso è politrattato. L’ESC ha stilato recentemente una review (European Heart Journal, 2020) - riguardo alle interazioni tra FANS e anticoagulanti orali, specificatamente sul rischio di sanguinamento in termini di minore protezione da parte delle prostaglandine soprattutto della mucosa gastrica e intestinale, in particolare in pazienti con fibrillazione atriale.  

È stato studiato cioè come, in base alle varie tipologie di anticoagulanti, si manifestasse il rischio di sanguinamento nella terapia di combinazione con FANS. In caso di uso di DOAC con azione diretta sul fattore X attivato (rivaroxaban, apixaban, edoxaban), è risultato che occorre stare molto attenti nei pazienti che assumono FANS e in particolare apixaban. Meno problemi si hanno con pazienti che assumono dabigatran (inibitore della trombina). Da notare che il sanguinamento intestinale va visto non solo come sanguinamento massivo (ematemesi, melena) ma come microsanguinamento cronico (sangue occulto nelle feci) che porta a progressiva anemizzazione.  

Da ricordare che i pazienti che assumono anticoagulanti (VKA o OAC), sono di per sé a rischio di sanguinamento se assumono in associazione anche un FANS. Quindi, in caso di prescrizione di FANS in questi pazienti, occorre cercare di dare una protezione gastrica (specie nel paziente più fragile) e controllare con periodicità l’emocromo (per verificare se il paziente è anemizzato).  

La relazione tra FANS e sanguinamenti importanti, così come il rischio tromboembolico nei pazienti affetti da fibrillazione atriale che ricevono una terapia antitrombotica, indubbiamente c’è, ma nuovamente Anche rispetto al potenziale rischio di sanguinamento o rispetto al rischio tromboembolico nei pazienti affetti da fibrillazione atriale va ribadito che non tutti i FANS sono uguali;e che il ketoprofene è forse la molecola che mostra il profilo più favorevole (Lamberts M, et al. Ann Intern Med, 2014). Quindi, a maggior ragione, in un paziente con diagnosi di sindrome coronarica acuta, scompenso, fibrillazione atriale in trattamento con un anticoagulante orale – se si deve prescrivere un trattamento antidolorifico seguendo lo schema dell’ESC citato in precedenza – ketoprofene tra i FANS si distingue per profilo di sicurezza favorevole.  

Ad ogni modo un paziente con queste caratteristiche, al di là della eventuale necessità di prescrivere un FANS, va monitorato in termini di sanguinamenti, microsanguinamenti, controllo periodico dell’emocromo ogni sei mesi, ricerca di sangue occulto dai 50 anni in su almeno 1-2 volte all’anno, senza tralasciare una buona visita medica chiedendo sempre al paziente se ha notato feci più scure (sanguinamento occulto). 

Come espressamente riportato dal “testo sacro” della farmacologia (Goodman & Gilman), l'uso concomitante di ASA a basso dosaggio con indicazione antitrombotica e ibuprofene o naprossene va evitato per non compromettere l'effetto cardioprotettivo dell’ASA; questa controindicazione all’uso in concomitanza è riportata anche nel riassunto delle caratterisctiche di prodotto di questi preparati. Oltre al possibile aumento degli effetti collaterali gastrointestinali, l’occupazione del sito della COX-1 piastrinica da parte del FANS (ibuprofene o naprossene) può impedire l’accesso dell’ASA con conseguente minore efficacia antipiastrinica.  Questo effetto è stato dimostrato chiaramente con l’ibuprofene (Mackenzie IS, et al. J Intern Med, 2010) e il naprossene. Già da anni questo fatto è noto, eppure è sottovalutato e non è entrato ancora nel bagaglio culturale della classe medica. Per cui il trattamento del dolore in pazienti con patologie cardiovascolari preesistenti rimane una sfida particolarmente difficile e che va affrontata con le giuste conoscenze. In effetti, l’ibuprofene si lega alla COX-1 nello stesso sito dell’ASA e quindi quest’ultimo funziona meno come antiaggregante, con conseguente aumento del rischio aterotrombotico. Invece il ketoprofene si lega a un sito diverso da quello dell’ASA all’interno dell’enzima COX-1 e sono numerosi gli studi che attestano che il ketoprofene è molto più sicuro rispetto agli altri FANS; a conferma di cià la controindicazione all’uso concomitante di ketoprofene conASA  è limitata a dosaggi superiori a 3 g/die (molto elevati, usati raramente e limitatamente all’indicazione antinfiammatoria -Fornasari D. Pain Ther, 2017). Confrontando degli effetti del ketoprofene sulla funzione piastrinica in presenza o in assenza di ASA, l’aggiunta di ASA ha avto alcun effetto additivo sull’inibizione dell’aggregazione determinata dal ketoprofene, proprio perché il sito d’azione (cioè di legame nell’enzima) è diverso (Van Solingen RM, et al. Am J Med, 2001).  

Quindi, per i dosaggi di ASA più bassi utilizzati con indicazione antiaggregante, non ci sono controindicazioni all’associazione con ketoprofene come antinfiammatorio. Da evitare, invece, l’associazione di ASA a qualsiasi dosaggio con ibuprofene (spesso impropriamente ritenuto il farmaco d’elezione nella pericardite e anche molto impiegato nel periodo Covid).  

Quindi, il messaggio finale è che il ketoprofene in tutti i pazienti cardiopatici può essere utilizzato (come ogni FANS è comunque meglio da evitare nei primi giorni dopo una procedura di stenting o l’impianto di un dispositivo) e per la cura di condizioni cronichepuò essere impiegato in sicurezza. In conclusione, nel trattamento del dolore in pazienti cardiopatici i FANS possono essere utilizzati ma non sono tutti uguali; non si devono avere timori nell’usare ketoprofene in questa popolazione di pazienti.   


Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati

Articoli correlati

Presto in commercio il primo spray nasale di adrenalina in caso di shock anafilattico potenzialmente mortale nei soggetti allergici gravi


Una triste vicenda di cronaca riporta l’attenzione sulla necessità di valutare gli effetti collaterali dei farmaci. Il parere del prof. Giovanni Lodi


La prof.ssa Giuseppina Campisi

Appena pubblicato su Dental Cadmos (accesso libero) il Lavoro della SIPMO e della SIOMMMS che mira a definire la gestione odontoiatrica dei pazienti con cancro al seno o alla prostata in terapia con...


A Reggio Emila un paziente muore dopo aver assunto un antibiotico prescritto dal dentista. Quali i reali rischi nella prescrizione di un farmaco? Lo abbiamo chiesto al prof. Giovanni Lodi


Il prof. Gagliani interviene sul tema citando una ricerca sulle resistenze antibiotiche locali nelle patologie parodontali

di Massimo Gagliani


Con quali farmaci gestire il paziente che lamenta dolore, anche quello causato dalla terapia, e come comportarsi se alcuni di questi non sembrano essere efficaci.

di Arianna Bianchi


Altri Articoli

Sapere fornire un consulto professionale e un conseguente trattamento gender-oriented garantisce un outcome sempre più favorevole per i pazienti coinvolti, scopri il Corso FAD...


Riccione ospiterà l’evento al Palazzo dei Congressi il 27 e 28 settembre 2024, offrendo un'eccezionale formazione clinica, una vetrina tecnologica e opportunità di networking ...


Come per tutte le attività cliniche odontoiatriche, per la sostenibilità ambientale fondamentale è la scelta dei materiali. Da EFP, qualche considerazione


Cronaca     13 Settembre 2024

Graphic medicine

Un fumetto per raccontare il percorso delle pazienti oncologiche all’interno del Policlinico di Palermo 


In vista di ottobre, mese della prevenzione, DentalPro promuove ‘Scegli di stare bene’, una campagna educativa di sensibilizzazione sulla prevenzione e il legame tra salute...


Uno studio inglese conferma che la salute orale, trascurata, degli anziani peggiora la qualità di vita e di salute. SIOH auspica più attenzione verso questi pazienti fragili


8 relatori di fama internazionale, 8 moduli videoregistrati per un totale di 16 ore formative per valutare le varie scelte di come approcciare un caso mono e pluri-disciplinare in un corso unico di...


Se ne parlerà questo fine settimana al Congresso dell'Accademia Chirone a Roma. La prof.ssa Nardi sintetizza cosa si intende per sostenibilità e dove intervenire

di Prof.ssa Gianna Maria Nardi


La rete presente in Italia dal 2015 in 25 strutture ospedaliere e poliambulatori di riferimento, consolida la propria capillarità, salendo a 40 centri distribuiti tra nord e centro del Paese


O33Normative     11 Settembre 2024

Concordato preventivo biennale

Consiste in un accordo con il Fisco che permette, per opzione e non per obbligo, di pagare le tasse per un biennio sulla base di quanto preventivato dall’Agenzia delle Entrate. Ecco come funziona


Un avanzato accelerometro rileva piccoli movimenti del polso associati alle interruzioni respiratorie. Il sistema fornisce poi un report esportabile in pdf da consegnare al proprio medico


Un sabato e domenica dedicato agli gli igienisti dentali avranno un'opportunità diretta di interazione con le aziende che sviluppano strumenti, prodotti e servizi a loro dedicati. Ne abbiamo parlato...


Un’azienda di Boston ha realizzato e cominciato le sperimentazioni di un braccio robotico che prepara un dente direttamente sul paziente in piena autonomia


Incarico assegnato automaticamente da statuto. Rimarrà in carica fino alla nomina del nuovo presidente


 
 
 
 

Il Podcast
dell'Innovazione
Odontoiatrica

TUTTI GLI EPISODI
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 

Corsi ECM

 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

La lezione di storia dell’odontoiatria del prof. Guastamacchia

 
 
 
 
 
 
 
 
chiudi