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09 Marzo 2020

Prevenzione della trasmissione da β-coronavirus (2019-nCoV) negli studi odontoiatrici

Uno studio scientifico cinese, oltre a descrivere dettagliatamente le caratteristiche di questo nuovo virus e le sue modalità di trasmissione, raccomanda le misure di controllo delle infezioni nello studio dentistico

di Lara Figini


Un focolaio di polmonite emergente ha avuto origine nella città di Wuhan alla fine del dicembre 2019. L'infezione da polmonite si è diffusa rapidamente da Wuhan alla maggior parte delle altre province e di altri 24 paesi.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato un'emergenza sanitaria pubblica di preoccupazione internazionale per questa epidemia globale il 30 gennaio 2020. I sintomi clinici tipici dei pazienti che soffrono di questa nuova affezione virale da β-coronavirus (2019-nCoV) sono febbre, tosse e mialgia o affaticamento (con TC toracica anormale) e i sintomi meno comuni sono produzione di espettorato, mal di testa, emottisi e diarrea.

Questo nuovo agente infettivo ha maggiori probabilità di colpire i maschi più anziani causando gravi malattie respiratorie. Le vie di trasmissione più comuni del nuovo coronavirus includono la trasmissione diretta (tosse, starnuti e trasmissione per inalazione di goccioline) e la trasmissione per contatto (contatto con le membrane e mucose orali, nasali e oculari) 


Tipologia di ricerca e modalità di analisi 

In uno studio cinese, pubblicato sull’International Journal of Oral Science di marzo 2020, gli autori, oltre a descrivere dettagliatamente le caratteristiche di questo nuovo virus e le sue modalità di trasmissione, raccomandano le misure di controllo delle infezioni nello studio dentistico per evitare le trasmissioni da persona a persona nelle cliniche dentali e negli ospedali. Le esecuzioni di cure odontoiatriche inevitabilmente comportano il rischio di infezione da 2019-nCoV a causa della specificità delle sue procedure, che comporta un rapporto stretto, faccia a faccia con i pazienti, l'esposizione continua a saliva, sangue e altri fluidi corporei e la manipolazione di strumenti affilati.  

I microrganismi patogeni possono essere trasmessi in contesti dentali attraverso l'inalazione di microrganismi presenti nell'aria e possono rimanere sospesi nell'aria per lunghi periodi. I Coronavirus umani come SARS-CoV, Coronavirus della sindrome respiratoria mediorientale (MERS-CoV) o virus corona endemici umani (HCoV) possono persistere sulle superfici come metallo, vetro o plastica per un paio di giorni. Pertanto, le superfici contaminate che vengono frequentemente toccate in ambito sanitario sono una potente fonte di trasmissione di coronavirus. In particolare va considerato il fatto che l’aerosol e le goccioline sono considerati le principali vie di diffusione del 2019-nCoV.  Durante le pratiche dentali l’aerosol originato da pazienti infetti ha elevata probabilità di contaminare l'intera superficie negli studi dentistici. Inoltre, è stato dimostrato che a temperatura ambiente l'HCoV rimane infettivo da 2 ore a 9 giorni e persiste meglio al 50% di umidità rispetto all'umidità relativa del 30%. Pertanto, mantenere un ambiente pulito e asciutto nello studio dentistico contribuirebbe a ridurre la persistenza di 2019-nCoV. 


Risultati

I professionisti odontoiatrici devono conoscere in maniera esaustiva il virus 2019-nCoV e le sue modalità di trasmissione, e adottare le seguenti strategie al fine di prevenire la trasmissione del 2019-nCoV :

  • Identificare i pazienti con infezione da 2019-nCoV: per lo screening la temperatura corporea del paziente deve essere misurata in primo luogo tramite un termometro frontale. È necessario utilizzare un questionario per selezionare i pazienti con potenziale infezione da 2019-nCoV (vedi sotto il questionario). Se un paziente risponde "Sì" a una qualsiasi delle domande di screening e la sua temperatura corporea è superiore a 37,3 ° C, il paziente deve essere rimandato e invitato a sottoporsi a indagini ulteriori presso le strutture competenti.


  • Utilizzare le misure di protezione individuale per i professionisti del settore odontoiatrico, tra cui occhiali protettivi, mascherine, guanti, cuffie, visiere e indumenti protettivi durante tutto il periodo epidemico di 2019-nCoV.


  • Far effettuare ai pazienti uno sciacquo con collutorio prima delle procedure dentali. Si ritiene generalmente che un collutorio antimicrobico preoperatorio riduca il numero di microbi orali. Come indicato dalla Guida per la diagnosi e il trattamento dell’infezione da  coronavirus (la 5a edizione) pubblicata dalla Commissione nazionale per la salute della Repubblica popolare cinese, la clorexidina, che viene comunemente usata come collutorio nello studio dentistico, potrebbe non essere efficace per uccidere 2019-nCoV . Ma sul tema la comunità scientifica sta dibattendo. Il 2019-nCoV è vulnerabile invece all’ossidazione, per cui si consiglia l'uso di collutori preprocedurali contenenti agenti ossidanti come 1% di perossido di idrogeno o 0,2% di povidone, allo scopo di ridurre dal carico salivare i microbi orali, incluso la potenziale trasmissione di 2019-nCoV. 


  • Utilizzo della diga di gomma: L'uso della diga di gomma può ridurre significativamente la produzione di aerosol o schizzi contaminati da saliva e sangue, in particolare nei casi in cui vengono utilizzati manipoli ad alta velocità e dispositivi ad ultrasuoni dentali.


  • Utilizzare solo manipoli con antiretrazione:  I manipoli odontoiatrici ad alta velocità senza valvole antiretrazione possono aspirare ed espellere detriti e fluidi durante le procedure dentali. Pertanto, l'uso di manipoli dentali senza funzione anti-retrazione dovrebbero essere evitati durante tutto il periodo epidemico di COVID-19.


  • Disinfezione delle aree cliniche e non:  devono essere adottate misure di disinfezione efficaci e rigorose sia in sala operativa che nella sala d’aspetto o corridoi d’entrata. Devono essere pulite e disinfettate frequentemente le maniglie delle porte, le sedie e le scrivanie e tutto ciò che può essere toccato dai pazienti.


  • Gestione corretta dei rifiuti sanitari: I rifiuti sanitari (compresi i dispositivi di protezione monouso dopo l'uso) devono essere trasportati tempestivamente nell'area di deposito temporaneo adeguata della struttura. I rifiuti generati dal trattamento di pazienti con infezione sospetta o confermata da 2019-nCoV sono considerati rifiuti sanitari infettivi, e in questo caso si dovrebbero utilizzare sacchi per imballaggio di questi rifiuti a doppio strato di colore giallo e contrassegnarli.  


QUESTIONARIO: 


1) Hai la febbre o hai avuto la febbre negli ultimi 14 giorni?

2) Hai avuto una recente insorgenza di problemi respiratori, come tosse o difficoltà respiratoria negli ultimi 14 giorni?

3) Hai viaggiato negli ultimi 14 giorni nella città di Wuhan e nelle aree circostanti o in zone considerate a rischio per 2019-nCoV?

4) Sei entrato in contatto con un paziente con infezione confermata 2019-nCoV negli ultimi 14 giorni?

5) Sei entrato in contatto con persone che provengono dalla città di Wuhan e dalle aree circostanti, o da zone considerate a rischio per 2019-nCoV negli ultimi 14 giorni?

6) Vi sono almeno due persone con esperienza documentata di febbre o problemi respiratori negli ultimi 14 giorni in stretto contatto con voi?

7) Hai partecipato di recente a riunioni, incontri o hai avuto stretti contatti con molte persone? 


Per approfondire: 

Transmission routes of 2019-nCoV and controls in dental practice Xian Peng, Xin Xu, Yuqing Li, Lei Cheng, Xuedong Zhou e Biao Ren International Journal of Oral Science (2020) 12:9

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