L'operatore sanitario ma soprattutto l’igienista dentale deve gestire i bisogni di salute del paziente anziano in modo interdisciplinare, spiega la prof.ssa Nardi
L’osservazione clinica dei segni e dei sintomi clinici della persona assistita è il punto di partenza per preparare un piano terapeutico di prevenzione che possa assicurare la qualità delle prestazioni e standard di efficacia di salute dento-parodontale. La correlazione delle condizioni del cavo orale con la salute sistemica deve portare l’operatore ad interfacciarsi in modalità interdisciplinare per gestire i bisogni mutevoli dell’individuo, soprattutto per i pazienti in fascia d’età senior.Nel caso dei protocolli di prevenzione è fondamentale ricevere l’esatta diagnosi di situazioni cliniche con una attenta considerazione, nel caso di presenza di patologie sistemiche, degli effetti collaterali che alcuni farmaci procurano nel cavo orale.
In termini di effetti sulla popolazione, ad esempio, le allergie procurate dai pollini, secondo i dati dell’Oms, interessano tra il 10 e il 40% della popolazione e l’assunzione degli antistaminici, diminuendo l’attività salivare, inibisce la protezione che essa svolge sui tessuti del cavo orale, procurando secchezza delle fauci. Stessa sintomatologia è procurata dai farmaci decongestionanti e dagli antidolorifici.
La società invecchia e il peso delle patologie cronico-degenerative diventa sempre più rilevante con condizioni di multicronicità che riguardano 1 anziano su 4. In Italia si contano circa 17.177 anziani di cui 83% donne (Istat 2021).
Ad alterare l’eubiosi del cavo orale è da considerare l’assunzione di diuretici, dei farmaci per il controllo della pressione e degli antidepressivi. Le patologie croniche più comuni sono cardiopatie (27,8%), malattie respiratoriecroniche (20,3%), diabete (19,7%), tumori(12,5%), ictus o ischemia cerebrale (8,4%), insufficienza renale(8,1%). Questi dati devono far riflettere sulla necessità di essere preparati ad erogare protocolli operativi di igiene domiciliare che possano rispondere alle necessità di favorire una gestione opportuna, nell’approccio di concordance sulla scelta di tecnologie che possano aiutare il management della salute orale, considerando le criticità dovute all’età delle persone assistite senior quali ad esempio una manualità ridotta. Spesso le riabilitazioni presenti sono implantari e/o protesiche mobili, per cui è necessario far percepire l’esigenza del controllo chimico e meccanico del biofilm batterico.
Gli spazzolini di ultima generazione, manuali, sonici o elettrici, agevolano l’efficacia perché dotati di filamenti delicati, opportuni per le mucose delicate dei pazienti senior. Per gli spazi interprossimali scovolini in gomma con forme dinamiche, (GUM Soft-Picks Advanced) agevolano ergonomicamente l’efficacia dello spazzolamento.
Il controllo chimico del biofilm batterico è opportuno per migliorare la vita di relazione per combattere, oltre che l’insulto batterico sui tessuti del cavo orale, anche l’annoso problema dell’alitosi.
Il collutorio deve quindi essere superidratante e delicato (Ialozon) per permetterne un uso quotidiano ed allievano la percezione di dolorabilità.
Il manufatto protesico deve essere spazzolato con spazzolino per protesi che va igienizzata spesso.
Ergonomicamente, l’utilizzo di soluzioni spray all'olio di oliva ozonizzato, cetilpiridinio cloruro, bicarbonato di sodio, (Ialozon-Clean) spruzzate in maniera agevole a distanza di 5 cm dalla protesi, devono sensibilizzare la persona assistita senior al controllo del maleodore della stessa.
L’evidenza scientifica ha confermato l’utilità di considerare l’utilizzo dei probiotici per i loro effetto antagonista verso i patogeni, associato anche all'influenza della risposta immunitaria locale e sistemica come fattore indipendente, è responsabile della riduzione dell'infiammazione e distruzione tissutale.
Le tecnologie dedicate all’oral care devono agevolare, nel caso di senior fragili assistiti dai caregiver, la gestione domiciliare, e la possibilità del consulto di igiene orale in remoto è una grande opportunità d considerare.
Noi tutti operatori sanitari, dobbiamo implementare le competenze al management della salute orale ad una certa età.
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