I dati Almalaurea fotografano le caratteristiche dei giovani odontoiatri, la qualità formativa degli atenei italiani e le ambizioni di lavoro. Dopo 7 mesi dalla laurea già lavorano
Il consorzio Almalaurea ha pubblicato il Rapporto sul profilo dei laureati del 2020 che si basa su una rilevazione che coinvolge 291mila laureati del 2020 di 76 Atenei e restituisce un’approfondita fotografia delle loro principali caratteristiche. Tra questi anche gli studenti delle sedi di corso di laurea in Odontoiatria e protesi dentale.
Dati di quest’anno condizionati, certo, dalla pandemia ma che, rilevano da Almalaurea, “ha riguardato solo una parte marginale del percorso di studio concluso durante il 2020”.
Per quanto riguarda Odontoiatria sono 1.087 i laureati nel 2020 (di questi 957 hanno risposto ai quesiti posti da Almalaurea), il 54,3% di loro sono maschi, l’età media è di 27 anni mentre il 2,3% è straniero. 108,7 il voto di laurea medio. Questi gli atenei dove il numero di laureate donne ha superato quello dei maschi: Chieti (52,4%), l’Università delle Marche (52,2%), Milano San Raffele (62,9%), Modena (83,3%), Palermo (54,5%), Parma (50%), Perugia (505), Pisa (57,1%), Roma Sapienza (56%), Roma Tor Vergata (56,8%), Torino (54,5%).
Per quanto riguarda la mobilità degli studenti iscritti ad Odontoiatria, la maggior parte dei laureati ha studiato fuori della provincia di residenza (29,7%) o fuori regione (26,9%). In prevalenza sono gli studenti del Sud che si sono trasferiti al Centro Nord.
Sul fronte “sociale” è meno marcato il gap tra laureati provenienti da famiglie con almeno un genitore laureato (58,8%) e genitori senza laurea (40,3%). La maggior parte dei laureati (89%) ha ottenuto un diploma liceale (scientifico 63,7%, classico 20,8%), 82,6 il voto medio di maturità. Maggioranza dei laureati (51,4%) che prima di odontoiatria si erano iscritti ad un altro corso di laurea. Odontoiatria scelta dal 64,8% per fattori “culturali e professionalizzanti”.
Parte dell’indagine Almalaurea è dedicata al “gradimento” degli studenti dell’ateneo dove hanno studiato ed in particolare alla formazione ottenuta durante il percorso di studi che è stato giudicato “decisamente positivo” dal 39,8% dei laureati e più positivo che negativo dal 44,7%. Hanno invece risposto “più no che si” il 12,6% dei neo laureati mentre lo hanno bocciato con un “decisamente no” il 2,7% .
Queste le percentuali di gradimento “positivo” ottenute dai singoli atenei: Bari (61,5%); Bologna (87,5%); Brescia (100%); Cagliari 95,3%); Campania Luigi Vanvitelli (90,9%); Catania (73,3%); Catanzaro (90,5%); Chieti e Pescara (86,9%); Ferrara (100%); Firenze (90,7%); Foggia (100%); Genova (64,5%); Insubria (84,2%); L’Aquila (86,2%); Marche Politecnica (68,4%); Messina (92,3%); Milano (86,4%); Milano Bicocca (96%); Milano Vita-Salute S. Raffaele (93,8%); Modena e Reggio Emilia (62,5%); Napoli Federico II (85,8%); Padova (92,3); Palermo (40%); Parma (94,7%); Pavia (86,7%); Perugia (92,0%); Pisa (85%) ; Roma Sapienza (78,9%); Roma Tor Vergata (80,4%); Sassari (100%); Torino (94,9%); Trieste (100%); Verona (88%).
Per quanto riguarda futuro post laurea, il 72% dei laureati ha intenzione di proseguire gli studi, il 34% iscrivendosi ad una scuola di specializzazione mentre il 19% ad un master universitario o altro tipo di master o corso (11%).
In tema di prospettive di lavoro, i neo laureati puntano a trovare un posto di lavoro per acquisire professionalità (87%); possibilità di utilizzare le competenze acquisite (79,3%); guadagnare (74,5%). Se, ovviamente, lo sbocco privato è quello naturale indicato, il 38,7% sarebbe interessato a lavorare nel pubblico.
Tra i dati disponibili nella banca dati di Almalaurea anche quello sulla condizione occupazionale dei laureati in odontoiatria a 5 anni dal conseguimento del titolo, qui le risposte sono ridotte, solo 363. Di questi il 91,5% ha dichiarato di lavorare (il 7,2% di chi non lavora è perché die di non cercarlo) ed aver trovato una occupazione 7 mesi dopo la laurea. L’89,7% di loro lavora come libero professionista con una retribuzione media mensile netta di 2.271 euro. Forse è anche per questo che il 98,2% di loro ritiene che la laurea in odontoiatria sia molto efficace per trovare una occupazione e si dicono molto soddisfatti della scelta fatta.
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